02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

FRENA ANCORA LA CRESCITA DEL VINO ITALIANO NEL MERCATO USA: NEI PRIMI 7 MESI 2013, +0,2 IN VOLUME E +6,1% IN VALORE SUL 2012, IN UN ANNO CHE SI ERA APERTO CON UN +10,7% E +14,2%. LA LETTURA DI WINENEWS SUI DATI DELL’ITALIAN WINE & FOOD INSTITUTE

Italia
Vino negli scaffali Usa

La buona notizia è che l’Italia del vino in Usa, suo mercato più importante, continua a mantenere una posizione di leadership tra i vin importanti, con una quota di mercato del 26,7% in volumi, e del 32,5% in valore. Quella meno buona è che la crescita delle esportazioni, che ad inizio 2013 era partita con +10,7% in volume e +14,2% in valore, continua a frenare, come già evidenziato da WineNews: i dati dell’Italian Wine & Food Institute, guidato da Lucio Caputo, aggiornati a luglio, dicono +0,2% in quantità (1,46 milioni di ettolitri) e +6,1% in valore (748,5 milioni di dollari) nei primi 7 mesi del 2013 sul 2012.

Certo, un dato ancora in positivo, peraltro se letto alla luce dell’andamento complessivo delle importazioni di vini negli Stati Uniti, diminuite del 6,1% in volume (5,5 milioni di ettolitri) e cresciute in valore del 5,8% (2,3 miliardi di dollari). Ma la frenata è netta, e l’ipotesi di un saldo negativo a fine anno diventa sempre più concreta. Considerando, peraltro, che i dati di luglio non tengono conto dell’andamento dell’economia Usa degli ultimi mesi, e dello “shut down” del Governo federale che, al di là dei problemi che sta creando a livello pratico e burocratico per le importazioni delle bevande alcoliche, con la paralisi dell’attività dell’Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau, per esempio, di certo non regalano un clima di fiducia nei consumatori.

In ogni caso, tornando ai dati dell’Italian Wine & Food Institute, per vedere come vanno le cose per i maggiori competitor dell’Italia, sul mercato Usa, emerge che l’Australia, al n. 2 per volume, fa segnare un -6,2 in quantità, e un +0,1% in valore, mentre la Francia, seconda in valore, cresce del 3,4% in, e ben del 10,8% in valore. Guardando ai prezzi per litro di vino, l’Italia è passata da 5 a 5,3 dollari, la Francia è scesa dai 9,9 ai 9,7, l’Argentina è cresciuta dai 4,4 ai 4,6 dollari, stabile l’Australia. Continuano a cresce in doppia cifra, sia in valore (+11,5%) che in volume (+11,6%) le importazioni in usa di spumanti, a quota 352.810 ettolitri per 344 milioni di dollari, con l’Italia leader in quantità (173.370 ettolitri, sui 146.780 del 2012) e n. 2 in valore (97,9 milioni di dollari, sugli 84 del 2012), superata solo dalla Francia, che con 93.000 ettolitri incassa 206 milioni di dollari.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli