“È un’operazione che Marc de Grazia (storico importatore americano, che ha fatto anche la fortuna di tante cantine italiane dagli Anni Ottanta del Novecento in Usa, oltre che ambasciatore dei “fine italian wines”, ndr) poteva fare con chiunque, ma se ha deciso di farlo con noi, e con me in particolare, è perchè alla base c’è una grande amicizia ed un grande rispetto reciproco”: così, Lamberto Frescobaldi, commenta, a WineNews, la notizia dell’investimento per una quota rilevante, ma di minoranza, dello storico gruppo toscano nella Tenuta delle Terre Nere di Marc De Grazia, una delle icone dell’Etna, territorio di maggior successo della Sicilia del vino, per un’azienda che ha il cuore in Contrada Calderara, a Randazzo, ma oltre 40 ettari di vigneti divisi in 29 appezzamenti in 9 contrade. Un affare di cui le cifre restano riservate, come di consueto, ma la cui stima realistica è tra i 15 ed 20 milioni di euro.
“Il nostro investimento è mirato ad un progetto che vedrà Frescobaldi e Tenuta delle Terre Nere supportarsi e valorizzarsi ancora di più a vicenda. Quella di Marc de Grazia, che continuerà a guidare l’azienda - aggiunge ancora Frescobaldi - è una realtà sana, che funziona, con molte vigne rinnovate di recente ed una cantina nuova molto bella, moderna ed efficiente”.
Come sempre accade in questi casi, come del resto è fisiologico, non è escluso che se un domani più o meno lontano Marc de Grazia e la sua famiglia decidessero di cedere il resto dell’azienda, quello che oggi è il nuovo “socio di minoranza”, sarebbe un interlocutore primario e privilegiato.
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