Inizia dalla Sardegna l’avventura del Giro d’Italia 2017, il numero 100, con la prima tappa che partirà il 5 maggio da Alghero (l’arrivo ad Olbia dopo 203 chilometri di saliscendi), e vivrà il suo “antipasto” la sera del 4 maggio, nella cena di apertura della Corsa Rosa nelle cantine Sella & Mosca, riferimento della Sardegna del vino, di proprietà della famiglia Moretti, che dedicherà al Giro una degustazione, manco a dirlo, di rosati.
Ma il momento clou, per chi ama vino e ciclismo, è in calendario per il 16 maggio, quando la corsa farà tappa a Montefalco, per la cronometro “Sagrantino Stage” tra i vigneti del celebre rosso umbro (39,2 km decisivi da Foligno a Montefalco, con tanto di etichetta celebrativa e un programma di eventi aspettando il Giro; www.consorziomontefalco.it), rilanciato dalla griffe Caprai.
Un’edizione n. 100 del Giro che avrà anche un’altra tappa tra i vigneti: la penultima, il 27 maggio, la Pordenone-Asiago, 190 km nel cuore di alcune delle Docg, Doc e Igp viticole più note del Veneto. Dai cui vigneti provengono anche le “bottiglie del trionfo”, con immancabile etichetta rosa, cuvée speciale prodotta da Astoria e “battezzata” a Vinitaly dal direttore del Giro, Mauro Vegni. La cronotappa umbra conferma dell’attenzione della Corsa Rosa per i patrimoni enologici nazionali, in tappe combattute e spettacolari, ricordando l’arrivo a Montalcino, nel 2010, dopo aver percorso km di sterrato tra i vigneti di Brunello, ma anche, nel 2014, la Barbaresco-Barolo, nel 2015 la Treviso-Valdobbiadene, e nel 2016 la Chianti Classico Stage da Radda in Chianti-Greve in Chianti.
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