Casa Perbellini 12 Apostoli dello chef Giancarlo Perbellini a Verona è il nuovo ristorante tre Stelle Michelin d’Italia, che porta a 14 i ristoranti tristellati nel Belpaese, con la conferma di Villa Crespi a Orta San Giulio dello chef Antonino Cannavacciuolo (eletto “Chef Mentor” 2025, perché “scopre e forma giovani talenti in tutta Italia”, come Gianluca Renzi del Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua di Asti e Gianni Bertone del Cannavacciuolo by the Lake di Pettenasco che hanno conquistato la prima Stella, ed ai quali lo chef, che sale così a 10 Stelle, ha dedicato il riconoscimento perché, ha detto, “oggi realizzo un sogno e voglio che facciate lo stesso anche voi”), Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, Enoteca Pinchiorri a Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde con Riccardo Monco, Uliassi a Senigallia di Mauro Uliassi, Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa (con la famiglia del Barolo Ceretto), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio della famiglia Santini, La Pergola del Rome Cavalieri a Roma di Heinz Beck, Da Vittorio a Brusaporto dei fratelli Cerea, Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura, Reale a Castel di Sangro di Niko Romito, Atelier Moessmer a Brunico di Norbert Niederkofler, Quattro Passi di Nerano di Fabrizio Mellino e Enrico Bartolini al Mudec di Milano di Enrico Bartolini (lo chef ancora più stellato d’Italia, secondo in Europa solo ad Alain Ducasse, grazie all’ex Casual a Bergamo, il Villa Elena con lo chef Marco Galtarossa, che passa da una a due Stelle, portando a 14 Stelle il suo universo): ecco l’“Olimpo” della ristorazione italiana nel verdetto della Guida Michelin Italia 2025, che, nella “Star Revelation” di scena, oggi, per la prima volta a Modena, al Teatro Pavarotti-Freni, ha celebrato l’edizione n. 70. Con una vera e propria “pioggia” di Stelle per il Belpaese, con il nuovo tre Stelle, 2 nuovi due Stelle, il Villa Elena e Campo del Drago dello chef Matteo Temperini nel Rosewood Castiglion del Bosco “3 Chiavi Michelin” a Montalcino , e ben 33 nuovi ristoranti una Stella in 13 Regioni, e che, nel complesso, può ora vantare 393 ristoranti stellati (terza al mondo dopo Francia e Giappone, anche con due stellati in meno del 2024 quando erano 395), con 341 che hanno una Stella, 38 ristoranti due Stelle,69 Stelle Verdi per la sostenibilità, con 11 new entry, e 250 ristoranti Bib Gourmand, con 16 novità. E che sono guidati da chef giovanissimi formati dai migliori chef d’Italia.
Come Massimo Bottura, lo chef italiano più famoso al mondo, la cui chef Jessica Rosval ha conquistato una Stella e la Stelle Verde per il ristorante “Al Gatto Verde” di Modena, che si conferma una delle capitali della “Food Valley” italiana, con il Lambrusco, “Vino Rosso Partner” dell’evento, il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico, il Prosciutto di Modena, lo zampone ed il cotechino, i tortellini e, ovviamente, con la sua Osteria Francescana (le cui tre Stelle erano già state riconfermate nei giorni scorsi), dove, per la prima volta, è andata in scena la “Star Revelation” della Guida Michelin Italia 2025, che, per festeggiare l’edizione n. 70 ha scelto di tornare in Emilia Romagna (dopo che, in passato, Parma e Piacenza hanno già ospitato la cerimonia), sullo sfondo di una terra duramente colpita dalle alluvioni, che ha sempre saputo rialzarsi (e dove “il wine & food vale 30 miliardi di euro, e, prima ancora, è il nostro patrimonio culturale”, ha ricordato Alessio Miani, assessore Agricoltura Regione Emilia Romagna, gettando un ponte solidale verso la Spagna e la regione di Valencia). Anche Davide Oldani vede assegnata una nuova stella al ristorante Olmo, a San Pietro all’Olmo affidato a Riccardo Merli.
Ma anche come lo chef Giancarlo Perbellini, nuovo chef tristellato d’Italia con Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona, che passa da due a tre Stelle, e che rappresenta un vero e proprio pezzo di storia della città, che è lo sfondo della sua storia personale e professionale, perché qui, ha raccontato, “mi sono formato da giovanissimo e oggi mi racconto attraverso la mia creatività in cucina”. E da dove è passata la storia stessa della gastronomia italiana e “riportare il 12 Apostoli al vertice è stato un triplo salto mortale, riuscito, grazie alla nostra squadra di giovani ragazzi ed al loro grande entusiasmo, dalla sala alla cucina”. Con chef Perbellini che, intervistato da WineNews, ha aggiunto come “la “benzina” che muove tutto è la passione, che nasce fin da bambini, che dovrebbero riscoprire la manualità e tornare a giocare con le cose che fanno parte del nostro essere e della nostra storia, e che si trasforma nei sogni che ti mantengono vivo da adulto. L’unicità dei prodotti ed il gusto, la storia di cui siamo ricchi, e i tanti passionari che la raccontano e la promuovono, sono, invece, i valori della cucina italiana, accanto alle differenze che derivano dall’essere fatte delle regionalità”.
Una storia quella della gastronomia italiana, scritta anche dalla Guida Michelin Italia, che festeggiato 70 edizioni ricordando di aver visto la luce nel 1956 quando si intitolata “Italia. Dalle Alpi a Siena” e arrivando a coprire tutto il Belpaese già l’anno successivo. E non c’erano le Stelle, ma le informazioni necessarie alle persone per viaggiare bene e in comodità. Arriveranno nel 1959, e da allora la Guida si è evoluta arricchendosi di informazioni per i viaggiatori e sperimentando nuovi canali di comunicazione oltre all’iconica versione cartacea che contraddistingue la “Rossa” più autorevole e temuta al mondo. E se per raccontare le storie dei suoi “archivi” ci vorrebbe un evento intero, tra le più belle c’è quella di un ristorante che è in guida dal 1956 e che vanta la Stella dal 1959: Arnaldo Clinica Gastronomica, a Rubiera, a Reggio Emilia, storico locale di famiglia dello chef Roberto Bottero, terza generazione, portato avanti con la moglie Ramona e, oggi, con il figlio, e che, tra i suoi ospiti più illustri, ha visto sedere ai suoi tavoli il grande tenore Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari, patron della Ferrari, la “Rossa” più famosa al mondo, e che ha ricevuto un Premio Speciale. “Oggi celebriamo 70 anni di successi e soddisfazioni che i grandi chef di questo Paese ci hanno regalato - ha detto Gwendal Poullennec, direttore internazionale Guide Michelin - la cucina italiana è tra le più affascinanti per la sua storia ed il suo legame con i territori, e non a caso è tra quelle che influenzano la scena gastronomica mondiale”. La pubblicazione di quest’anno si rivela ricca come la precedente (comprende attorno ai 2.000 ristoranti), con l’iscrizione di 130 nuovi ristoranti e 36 novità tra gli stellati, segno che il Paese mantiene tutto il suo dinamismo in termini di gastronomia, e con la maggior parte degli chef si concentra su una cucina locale, ricorrendo il più possibile a piccoli produttori del territorio. La regione con più novità è la Lombardia, con 10 ristoranti stellati, seguita a pari merito da Campania e Toscana, con 5, mentre al terzo posto c’è l’Emilia-Romagna, con 4 novità. Nella classifica delle Stelle Michelin per regioni, la Lombardia mantiene la leadership con 61 ristoranti (3 tre Stelle, 7 due Stelle, 51 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 50 ristoranti (1 tre Stelle, 7 due Stelle, 42 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 44 ristoranti (1 tre Stelle, 5 due Stelle, 38 una Stella). Scivola in quarta posizione il Piemonte con 35 ristoranti (2 tre Stelle, 3 due Stelle, 30 una Stella), mentre conferma il quinto posto il Veneto con 34 ristoranti Stellati (2 tre Stelle, 3 due Stelle, 29 una Stella). Al vertice della “Top 5” delle Province si conferma Napoli con 27 ristoranti, seguita da Roma con 23 e Milano con 20. “È una grandissima annata” per l’Italia, ha aggiunto Poullennec. Merito, in un trend che prosegue da alcuni anni - per fortuna - anche di tanti chef giovanissimi: tra le 36 novità, sono 14 gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni, 4 dei quali con età uguale o under 30.
Per questo come nell’edizione 2024 (che aveva visto due nuovi Tre Stelle, Norbert Niederkofler con l’Atelier Moessmer e Fabrizio Mellino con il Quattro Passi), la Guida Michelin Italia 2025 rimescola ancora le sue carte, tra novità, come due ristoranti per due Stelle Michelin - con lo chef Matteo Temperini del ristorante Campo del Drago, tra i vigneti di Brunello a Montalcino, che, a WineNews, dice come “questo riconoscimento è proprio un pieno di benzina per il futuro” - ma anche ritorni come il Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi della famiglia Iaccarino con lo chef Ernesto Iaccarino che riconquista la Stella e conquista la Stella Verde, ed eccellenza. Come nel caso, ormai noto, di Enrico Bartolini che si consacra come lo chef più stellato d’Italia, secondo in Europa solo ad Alain Ducasse ed eletto dalla Michelin “Chef Mentor” nel 2022, con 14 Stelle più una Verde, tre con l’Enrico Bartolini al Mudec-Museo delle Culture di Milano, due con il Glam a Palazzo Venart a Venezia (chef Donato Ascani), la Locanda del Sant’Uffizio del Relais Sant’Uffizio a Cioccaro di Penango (chef Gabriele Boffa), al Villa Elena a Bergamo in Città Alta (chef Marco Galtarossa), ed una a testa con l’Anima Ristorante dell’Hotel Una Verticale-Una Esperienze sempre a Milano (chef Michele Cobuzzi), a Il Fuoco Sacro del Petra Segreta Resort & Spa a San Pantaleo in Sardegna (chef Luigi Bergeretto e Alessandro Menditto), a Poggio Rosso di Borgo San Felice Relais & Chateaux del Gruppo Allianz a Castelnuovo Berardenga (chef Juan Camilo Quintero, con Stella Verde per la sostenibilità), alla Trattoria Enrico Bartolini dell’Andana Resort del Gruppo Terra Moretti a Castiglione della Pescaia (chef De Moura Cossio Bruno), e al Bluh Furore del Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana della famiglia Irollo de Lutiis (chef Vincenzo Russo).
Last but not least, il brindisi ufficiale della Michelin, con il Consorzio del Franciacorta “Sparkling Wine Partner” e sostenitore del premio “Michelin Sommelier Award”, che tra i Premi Speciali assegnati dalla Guida Michelin Italia 2025, è andato ad Oscar Mazzoleni del Carroponte di Bergamo, meta cult per gli amanti del vino, il cui patron “è un esperto e appassionato sommelier che grazie alla sua grande cantina soddisfa ogni cliente”, nel solco della partnership triennale del prestigioso Metodo Classico (che ha visto la Franciacorta, negli anni scorsi, come “Destination Partner”) e la Rossa, rinnovata per altri tre anni e ampliata fino in Usa, mercato n. 1 del vino italiano. “Esprimiamo la nostra riconoscenza alla ristorazione italiana, ai suoi chef ed ai suoi top sommelier, lavoro che richiede molta passione, competenza e tanto tempo da dedicare al servizio perfetto - ha detto il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini - la nostra partnership con Michelin continua in Usa, dove, come nel resto del mondo, è sempre più fondamentale per il vino italiano accompagnare l’alta cucina italiana ed i suoi grandi chef”.
Focus - Guida Michelin Italia 2025: i tre Stelle Michelin
Alba - Piazza Duomo
Brunico - Atelier Moessmer Norbert Niederkofler
Brusaporto - Da Vittorio
Castel di Sangro - Reale
Firenze - Enoteca Pinchiorri
Milano - Enrico Bartolini al Mudec
Modena - Osteria Francescana
Nerano - Quattro Passi
Orta San Giulio - Villa Crespi
Roma - La Pergola
Rubano - Le Calandre
Runate - Dal Pescatore
Senigallia - Uliassi
Verona - Casa Perbellini 12 Apostoli N
I due Stelle Michelin
Anacapri - L’Olivo
Bergamo - Villa Elena N
Brusciano - Taverna Estia
Castellammare di Stabia - Piazzetta Milù
Cervere - Antica Corona Reale
Cioccaro - Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
Colle di Val d’Elsa - Arnolfo
Concesio - Miramonti l’Altro
Cornaredo - D’O
Firenze - Santa Elisabetta
Gargnano - Villa Feltrinelli
Udine - Agli Amici
Imola - San Domenico
Ischia - daní maison
Licata - La Madia
Longiano - Magnolia
Lonigo - La Peca
Lughetto - Antica Osteria Cera
Senigallia - Madonnina del Pescatore
Milano - Verso Capitaneo
Milano - Andrea Aprea
Milano - Seta by Antonio Guida
Montalcino - Campo del Drago N
Montemerano - Caino
Napoli - George Restaurant
Ragusa - Duomo
Roma - Acquolina
Roma - Il Pagliaccio
Roma - Enoteca La Torre
Sarentino - Terra The Magic Place
Serralunga d’Alba - La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti
Taormina - St. George by Heinz Beck
Telese - Krèsios
Tirolo - Castel fine dining
Trieste - Harry’s Piccolo
Venezia - Glam Enrico Bartolini
Viareggio - Il Piccolo Principe
Vico Equense - Torre del Saracino
I nuovi ristoranti con una Stella Michelin
Agnone - Locanda Mammì
Albiate - Grow Restaurant
Asti - Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti
Bagno di Romagna - Ristorante del Lago
Baronissi - Cetaria
Carovigno - Dissapore di Andrea Catalano
Castelnuovo Berardenga - Contrada
Cesenatico - Ancòra
Chiusdino - Saporium
Cornaredo - Olmo
Dolcedo - Equilibrio
Fiesole - Serrae Villa Fiesole
Fiorano Modenese - Alto
Fosdinovo - Locanda de Banchieri
Gragnano - O Me O Il Mare
Lamezia Terme - Abbruzzino Oltre
Milano - Moebius Sperimentale
Milano - Sine by Di Pinto
Modena - Al Gatto Verde
Monza - Il Circolino
Olgiate Olona - Acqua
Pettenasco - Cannavacciuolo by the Lake
Pinzolo - Grual
Ponte San Pietro - Cucina Cereda
Puegnago sul Garda - Casa Leali
Roma - Achilli al Parlamento
Sant’Agata Sui Due Golfi - Don Alfonso 1890
Sirmione - Tancredi
Squille - Marotta
Taormina - Vineria Modì
Venezia - Palais Royal Restaurant
Verona - Iris Ristorante
Vietri sul Mare - Volta del Fluenti by Michele De Blasio
Gli “Special Awards”
Premio Michelin Sommelier 2025 by Consorzio Franciacorta
Oscar Mazzoleni, Al Carroponte, Bergamo
Premio Michelin Servizio di sala 2025 by Intrecci - Scuola di alta formazione di sala
Vanessa Melis, Pascucci al Porticciolo, Fiumicino
Premio Michelin Giovane chef 2025 consegnato da Maicol Izzo, vincitore 2924
Matteo Vergine, Grow Restaurant, Albiate (premiato anche con una Stella Michelin)
Premio Michelin Chef Mentor 2025 by Blancpain
Antonino Cannavacciuolo, Villa Crespi, Orta San Giulio
Premio Michelin Passion Dessert 2025 by Molino Dalla Giovanna
Riva, Antonio Lerro, Numana
All’Enoteca, Davide Palluda, Canale
Il Visibilio, Daniele Canella, Castelnuovo Berardenga
Re Santi e Leoni, Luigi Salomone, Nola
Inkiostro, Salvatore Morello, Parma
Agli Amici Dopolavoro, Martina Peluso, Venezia
Coltivare, Luca Zecchin , La Morra
Le Stelle Verdi
Villa Maiella, Arcangelo Tinari, Guardiagrele
Prezioso, Egn Heiss, Merano
Artifex, Tina Marcelli, Brennero
Don Alfonso 1890, Ernesto Iaccarino, Sant’Agata sui Due Golfi
Al Gatto Verde, Jessica Rosval, Modena
Ronchi Rò, Fares Issa, Dolegna del Collio
Agriturismo Ferdy, Alessio Manzoni, Lenna
Il Tiglio, Enrico Mazzaroni, Montemonaco
Locanda La Raia, Gavi
Il Cappero, Onofrio Pagnotto, Isola di Vulcano
Bistrot, Andrea Mattei, Forte dei marmi
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