I vini di tutte le denominazioni di Toscana, insieme a olio, salumi e pane del “Granducato”, protagonisti a Milano con “Toscana: Any Taste of Tuscany”, di scena dal 30 ottobre al 1 novembre nei Chiostri dell’Umanitaria (http://anytasteoftuscany.it), per salutare l’Esposizione Universale all’insegna del gusto con degustazioni, corsi e spettacoli, in un grande evento che chiude il ciclo del “Fuori Expo” della Regione.
Tanti i Consorzi protagonisti (Brunello di Montalcino, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina, della Denominazione San Gimignano, di Tutela Bianco di Pitigliano, Montecucco, a Tutela del Morellino di Scansano, Valdarno di Sopra, Vini Maremma, Vino Chianti, Vino Chianti Classico, Vino Nobile, Vino Orcia, Vini Cortona, Finocchiona, Prosciutto Toscano, Promozione e tutela per il Pane Toscano a lievitazione naturale, Olio Dop Chianti Classico, Olio extravergine di oliva Toscano Igp) in quella che, di fatto, “è una prova generale di aggregazione che andrà oltre Expo - spiega a WineNews Giovanni Busi, presidente del più grande dei consorzi di Toscana, quello del vino Chianti - visto che stiamo lavorando per costituire un’associazione che ci tenga tutti insieme, finalizzata esclusivamente alla promozione, che vorremmo concretizzare già entro la fine dell’anno.
Un’idea che, va detto, è nata anche per impulso dell’ex Assessore all’Agricoltura della Regione Gianni Salvadori, quando tutti i consorzi del vino di riunirono intorno al tavolo per affrontare la questione del Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana. E questo evento di Milano, di fatto, per noi è un test per il futuro, perché c’è la consapevolezza che i mercati del mondo sono sempre più complessi, soprattutto quelli relativamente nuovi come la cina, ed è meglio affrontarli tutti insieme, con la forza dei nostri marchi unita a quella del brand Toscana. Soprattutto per i consorzi ed i territori più piccoli, per i quali singolarmente sarebbe impossibile. Stiamo lavorando per limare i dettagli e mettere insieme uno statuto, molto semplice perchè finalizzato alla promozione e niente di più. Un passo ulteriore per superare i campanilismi e valorizzare le differenze che, per fortuna, tra di noi ci sono, ma che costituiscono una ricchezza. Con il vino che, ovviamente, in Toscana fa da traino agli altri prodotti, dai salumi all’olio e così via, e diventa anche un vettore di promozione turistica, dei territori, dell’arte e di quanto di bello c’è nella nostra Regione, abbinato ai prodotti tipici”.
Intanto, nelle “tre giornate toscane” di Milano, ci saranno pranzi, cene e aperitivi con i migliori vini del territorio e i piatti tipici della tradizione, anche con contaminazioni meneghine, accompagnati da musica ed eventi come “HalloWine”, la serata Dj set.
Ogni giorno sarà possibile assaggiare etichette di vini diversi delle quattordici denominazioni presenti, effettuare degustazioni “Unconventional” come l’appuntamento “God Save the Tuscany” con Andrea Gori, partecipare ai cooking show dello chef Paolo Gori e del critico enogastronomico Leonardo Romanelli, e al gioco di assaggi di olio extra vergine di oliva per “cercare l’intruso”.
E ancora, ci sarà il corso di cucina della “Pappa Academy”, con le massaie del territorio che insegneranno al pubblico milanese come cucinare uno dei più celebri piatti toscani, la pappa al pomodoro; il pubblico potrà poi assaggiare il piatto preparato e gli altri prodotti in degustazione come prosciutto, finocchiona, olio nuovo e pane a lievitazione naturale. Senza dimenticare il “brunch toscano”, che sarà intervallato dall’assaggio delle cruditè dei macellai toscani e dalle degustazioni guidate dei vini, come quella di “DoctorWine” Daniele Cernilli.
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