Il più classico dei classici: i “Grandi Cru d’Italia”, associazione delle migliori griffe (da Antinori a Frescobaldi, da Masciarelli a Caprai, da Biondi Santi a Planeta) “governata” dal vignaiolo-editore Paolo Panerai (la sua azienda è la chiantigiana Castellare di Castellina), hanno consegnato ieri sera i premi ai migliori giornalisti del vino d’Italia e del mondo e hanno “scoperto” che il “Wine Spectator” è la rivista più autorevole e che il “Gambero Rosso” è la guida più importante.
Ma le innovazioni del premio, autentica e straordinaria novità nel panorama del vino, non finiscono qui: James Suckling, sempre di “Wine Spectator”, è il miglior giornalista del mondo, e Daniele Cernilli, sempre del “Gambero Rosso”, d’Italia.
I “Grandi Gru d’Italia” hanno quindi consacrato come “giovani migliori giornalisti” il quarantacinquenne Ian d’Agata, direttore dell’International Wine Accademy di Roma, per l’Italia, e Antonio Galloni, il nuovo corrispondente del “guru” del “The Wine Advocate”, Robert Parker per l’Europa.
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