I rossi battono i bianchi dieci a uno. Non è una pagella di qualità dei vini, ma il giudizio sulla loro efficacia nel contrasto dei radicali liberi, tra i responsabili dell'invecchiamento delle persone. La tesi che un paio di bicchieri di vino rosso al giorno facciano bene alla salute è sottolineata da un medico pugliese, Emanuele Altomare, preside della Facoltà di Medicina di Foggia, relatore a Torino all'Accademia di medicina e dall'Accademia di agricoltura.
"Rossi e bianchi bloccano entrambi i radicali liberi - afferma Altomare - ma l'efficacia dei primi è dieci volte maggiore: la spiegazione è nel diverso metodo dio fermentazione. I vini rossi sono arricchite da sostanze antiossidanti liberate dalle bucce degli acini e dai semi dei vini rossi, che invece, nella vinificazione dei bianchi, vengono separati immediatamente dal mosto, lasciato fermentare senza le parti solide".
Il peggior nemico dei radicali liberi sembra un particolare tipo tra i pigmenti naturali che appartengono alla famiglia dei polifenoli, il resveratrolo, contenuto nella buccia delle uve rosse: è quello che, secondo alcuni studi, ha dimostrato di essere il più attivo come antiossidante.
"Il consumo moderato di vino, quindi - conclude il professor Altomare - in particolare di quello rosso, può risultare utile, se in dosi moderate".
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