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I SALDI IN ENOTECA? A “MACCHIA DI LEOPARDO”. NEL CUORE DEL PERIODO DEI SALDI ESTIVI, INDAGINE DI WINENEWS.IT TRA ALCUNE DELLE ENOTECHE PIÙ CELEBRI DI TUTTO IL BELPAESE. DOVE ALCUNE SI AFFIDANO ALLE SVENDITE STAGIONALI, ALTRE NON CI PENSANO PROPRIO

Italia
I saldi arrivano in enoteca ... ma a macchia di leopardo

L’andamento delle vendite di vino si comporta come quelle dei vestiti: ad ogni stagione si cambia. E se d’estate si scelgono abiti più leggeri, anche i vini seguono il trend e i rossi più importanti e più strutturati lasciano il passo ai bianchi più freschi e più facili da bere nel quotidiano. In cosa si differenziano? Mentre i capi di abbigliamento seguono ferree regole legate ai periodi di saldi, non sempre vale la stessa cosa per i vini, dove i saldi ci sono, ma a “macchia di leopardo”, con alcune enoteche che li propongono, ed altre invece che non ci pensano proprio, perché, a differenza di un abito, il vino quando è buono vale per tutte le stagioni. A dirlo un’indagine di www.winenews.it tra alcune delle enoteche più celebri di tutto il Belpaese
“Noi facciamo 4 tranche di sconti - spiega Paolo Trimani dell’Enoteca Trimani di Roma - 1 per ogni stagione. Ognuno di 9 giorni, con le bottiglie scontate tutte del 20%. È più facile così per i compratori accedere ad una bottiglia più costosa, ed è anche più facile che il cliente compri più bottiglie del vino che avrebbe acquistato normalmente. Il cliente, insomma, si beve lo sconto”. Diversa la strategia dell’Enoteca Piccolomini di Siena: “non facciamo nessun tipo di saldo sui nostri vini - dice Francesco Bonfio - anche perché per noi è facile vendere molto vino ritenuto invernale, come il Brunello di Montalcino, agli stranieri anche d’estate”.
Crede molto nei saldi, invece, Giovanni Consonni dell’Enoteca Dall’Enologo di Giussano (Monza-Brianza): “li facciamo dal 2005, in 2 momenti dell’anno: a febbraio sui vini più importanti e più strutturati, da luglio fino ad agosto sui vini bianchi. È più facile così avvicinare i potenziali clienti a bottiglie che potrebbero risultare difficili da comprare. Adesso ci sono 100 etichette in saldo e la nostra clientela fidelizzata - continua - è sempre informata su quali vini”. Di sconti si parla anche all’Enoteca Ferrara di Roma che segue fedelmente i periodi di saldi dei negozi della capitale. A Palermo all’Enoteca Picone, si vendono soprattutto vini “stagionali, vanno molto i bianchi del Trentino Alto Adige e i bianchi di Sicilia, che si abbinano bene con il pesce. Ma di saldi non se ne fanno”.
All’Enoteca Cavalli di Parma “c’è uno scaffale con sconti fissi del 50%, ma si tratta di rimanenze o di bottiglie in esaurimento. Non è che non hanno valore - precisa Maurizio Cavalli - ma sono più difficili da vendere a prezzo pieno”. Di promozioni, ma non di saldi, parla anche la famiglia De Lorenzo dell’Enoteca Nuvola di Foggia: “facciamo promozione su tanti vini, soprattutto quelli giovani, che si bevono facilmente. Serve anche a pubblicizzare un determinato tipo di vino”. “Noi applichiamo sconti del 10% su 4 etichette alla volta (tutte della stessa azienda o di 2 aziende diverse) - spiega Fabio Leali dell’Enoteca Grado di Trento - le nostre promozioni valgono per 15 giorni”. Anche l’Enoteca Il Vinaio di Torino “non applica veri e propri saldi - sottolinea Manuela Zacchello - ma facciamo forti sconti su vecchie annate di vini di qualità che costano sui 20 euro, soprattutto sui bianchi, però, perché i vini rossi tendono a non svalutarsi nonostante il passare del tempo”.

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