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NEL CALICE

I Super Tuscans che hanno segnato il “rinascimento enoico”, continuano ad esprimere l’eccellenza

A Vinitaly 2025, gli assaggi WineNews, nella degustazione del “Comitato Historical Super Tuscans”, tra storia ed un nuovo percorso votato al futuro
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I Super Tuscans, tra storia e futuro, nel calice a Vinitaly 2025

I “Super Tuscan” sono una tipologia di vino che ha segnato indelebilmente il “rinascimento enoico” della Toscana, proiettando i vini della regione nell’olimpo mondiale. A raccontarlo e ricordarlo, la degustazione firmata, oggi a Vinitaly 2025, a Verona, dal “Comitato Historical Super Tuscans”, fondato nel 2021, e che riunisce le cantine che hanno fatto nascere i Super Tuscan nel territorio del Chianti Classico, con Paolo Panerai (Domini di Castellare) alla presidenza e 16 soci fondatori (San Felice, Marchesi Antinori, Montevertine, Castello di Monsanto, Castellare di Castellina, Isole e Olena, Badia a Coltibuono, Querciabella, Castello di Fonterutoli, Ambrogio & Giovanni Folonari, Riecine, Fèlsina, Castello di Volpaia, Castello di Ama, Castello di Albola e Brancaia). Una degustazione guidata dalla giornalista enoica Michelle Cherutti-Kowal, presidente per la Toscana dei “Decanter World Wine Awards”.
Una degustazione che ha messo ancora più in evidenza la capacità di lettura del proprio territorio d’origine, specialmente nel caso dei vini a prevalenza Sangiovese, capaci, inoltre, di offrire freschezza e bevibilità, anche in un’annata, la 2015, non certo da annoverare tra le più fresche del recente passato, e dove i vini a base Sangiovese hanno, probabilmente, espresso con migliore definizione i loro rispettivi terroir di provenienza e, inoltre, hanno colto con precisione le nuove tendenze stilistiche, caratterizzate da una ricerca sempre più accentuata di freschezza e bevibilità, peraltro, presenti, anche se in misura più contenuta, nel sorso dei vini più in debito con le varietà internazionali.
Negli assaggi WineNews, nel gruppo dei Sangiovese in purezza (o con aggiunta di vitigni locali) brilla una strepitosa versione 2015 del Pergole Torte di Montevertine, dai profumi floreali e di sottobosco ad accompagnare un sorso vivace ed a tratti trascinante. Non è da meno il Cepparello 2015 di Isole e Olena, di impostazione complessiva più potente, e dove gli aromi sono fruttati e speziati e la bocca succosa e ampia. Naso intrigante per il Fabrizio Bianchi 2015 del Castello di Monsanto, dai profumi di sottobosco e spezie ad anticipare una progressione gustativa reattiva e raffinata. Naso dai toni affumicati e fruttati per La Gioia 2015 di Riecine, dal tannino nervoso e saporito. Fine il Sangioveto 2015 di Badia a Coltibuono, dalla progressione gustativa lieve e ben ritmata e dai toni aromatici di grafite e menta. China, corteccia e fiori di campo caratterizzano l’affascinante naso de I Sodi Di San Niccolò (Sangiovese, Malvasia Nera) 2015 di Castellare di Castellina, pieno e polposo. Potente nel suo bagaglio aromatico di frutti neri e spezie, che trova piena corrispondenza in una bocca serrata e austera, il Fontalloro 2015 di Fèlsina.
Nel gruppo delle etichette ottenute da Sangiovese con aggiunta di vitigni internazionali o da soli vitigni di origine francese, emerge una 2015 memorabile de L’Apparita (Merlot in purezza) del Castello di Ama, dal naso fragrante e chiaro e dalla bocca incisiva e gustosa. Il Blu 2015 (Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon) di Brancaia è vino elegante, dal naso ben profilato, dai tocchi speziati e affumicati con la bocca a rispondere piena e succosa. Polvere di caffè e frutti scuri per il naso del Tignanello 2015 (Sangiovese, Cabernet Sauvignon. Cabernet Franc) di Marchesi Antinori, che in bocca è dolce e articolato. Fruttato il naso del Camartina 2015 (Cabernet Sauvignon, Sangiovese) di Querciabella, dalla bocca compatta e decisa. Nel Concerto 2015 (Sangiovese, Cabernet Sauvignon) del Castello di Fonterutoli (Mazzei), i tratti aromatici sono sorretti da rimandi alla vaniglia e a toni tostati, ad alimentare un gusto pieno e morbido. L’Acciaiolo 2015 (Sangiovese, Cabernet Sauvignon) del Castello di Albola (Zonin1821), ha profumi fragranti di sottobosco, piccoli frutti rossi e spezie, e concede un sorso saporito e continuo. Il Balifico 2015 (Sangiovese, Cabernet Sauvignon) del Castello di Volpaia profuma di frutti rossi maturi e in confettura, con tocchi di ruggine e sottobosco, anticipando un palato saporito e ampio. Nel Vigorello 2015 (Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot) di San Felice, i profumi di frutti neri e spezie definiscono un sorso succoso e non privo di fragranza. Il Cabreo 2015 (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot) di Folonari possiede, infine, profumi intensi di frutti rossi maturi e spezie, che accompagnano un’ampia e serrata progressione gustativa.

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