I terreni della California, cuore pulsante della viticoltura a stelle e strisce, sono sempre più al centro dell’attenzione degli investitori, disposti a pagarli anche più del prezzo reale di mercato. Come ha fatto la “Harvard Management Company”, il fondo d’investimento dell’Università più famosa del mondo, che gestisce qualcosa come 33 miliardi di dollari, che negli ultimi due anni ha speso grosso modo 61 milioni di dollari, per 10.000 acri (più di 4.000 ettari) divisi tra le contee di Santa Barbara e San Luis Obispo, molti già vitati, altri da vitare. Secondo Michael Fritz, a capo della Mercator Research, agenzia specializzata nella compravendita di proprietà agricole in California, l’intento dell’Università di Harvard non è quello di entrare realmente nel mondo del vino. Si tratterebbe, come racconta a “Wine Searcher” (www.wine-searcher.com) , di un semplice investimento dettato dalla grande popolarità e desiderabilità dei vigneti della California. Anche se, sotto ai filari, c’è un altro tesoro: le riserve idriche, sempre più al centro del dibattito sulla gestione delle risorse, che rappresentano un plus valore importante da queste parti ...
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