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IL 2014 È INIZIATO DA UN PEZZO, MA NON È TROPPO TARDI PER LE ULTIME PREVISIONI, QUELLE DI THE DRINKS BUSINES, CHE ELENCA LE 10 TENDENZE CHE CARATTERIZZERANNO IL MONDO DEL VINO, VISTO DALLA GRAN BRETAGNA MA CON UNO SGUARDO DAGLI ORIZZONTI AMPISSIMI

Italia
I millennials, prossimi protagonisti del mondo del vino

Il 2014 è iniziato da un pezzo, ma non è troppo tardi per le ultime previsioni, quelle di The Drinks Business (www.thedrinksbusiness.com) che, nel suo stile, elenca le 10 tendenze che caratterizzeranno il mondo del vino, visto dalla Gran Bretagna ma con uno sguardo dagli orizzonti ampissimi, nel corso dell’anno.
Prima di tutto, sarà un anno di scoperte, con i wine lovers d’Oltremanica pronti a lasciarsi ammaliare da territori e vini finora poco conosciuti, da Bierzo in Spagna alla Campania e alla Basilicata in Italia, passando per l’Ungheria e per il Vinho Verde del Portogallo, con puntate in luoghi più esotici, come Turchia e Cina. Poi, c’è grande fiducia, a differenza di quanto succede sul mercato Usa, nella generazione dei Millenials, pronti a guidare una nuova generazione di influencers e trend setter, con riferimenti socioculturali del tutto nuovi nel mondo del vino. Da un punto di vista globale, il maggiore equilibrio tra domanda e offerta sarà accompagnata da un cambiamento nel consumo globale: non rimarremo a corto di vino quindi, anzi, nel medio termine ce ne dovrebbe essere abbastanza senza intaccare il prezzo medio e quindi gli introiti dei produttori. Il movimento dei vini naturali sarà ancora sulla cresta dell’onda, e la sostenibilità diventerà un tema centrale su tutti i livelli, specie nell’ottica del minor intervento possibile in vigna e del taglio delle emissioni, argomenti sempre più sensibili tra i consumatori.
Su un piano decisamente più tecnico, invece, il 2014 sarà l’anno della riscoperta dello Chardonnay, specie nei terroir più freschi del Nuovo Mondo, Cile, Argentina, California, Sudafrica e Nuova Zelanda, a scapito del Pinot Grigio. Cambierà anche la comunicazione, o meglio, evolverà, adattandosi alle rivoluzioni continue, ma anche riscoprendo la bellezza del contatto diretto, perché nonostante il boom creativo dei contenuti, non sempre questi hanno incontrato il pubblico giusto, anzi. Un effetto di questo cambiamento sarà la caduta di quello che in Gran Bretagna è chiamato il “Wall of Wine”, ossia l’ostacolo invisibile che divide il mondo del vino dalla platea dei consumatori, che spesso lo percepiscono come qualcosa di molto complesso e difficilmente approcciabile ma che, grazie soprattutto al lavoro della gdo, lo sarà sempre meno. La Cina, come in molti altri settori, continuerà a rallentare, ma questo non vuol dire che diminuirà l’attenzione per un mercato che, in maniera un po’ più lenta, ha ancora margini di crescita enormi.
I problemi, invece, anche nel 2014 arriveranno dal mondo della burocrazia e della legislazione. Come? Con la pressione delle tante lobby di difesa della salute, e con la necessità di fare cassa, proprio tassando il nettare di Bacco, come dimostra il dibattito ancora in corso in Gran Bretagna ed in Francia. Infine, i confini tra le vendite on trade ed off trade saranno sempre più sfumati, con degustazioni al supermercato degne di un ristorante, e ristoranti che penseranno a come i propri clienti potranno finire di gustare il proprio vino tra le mura di casa.

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