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FIERE

Il business del “bio” (e non solo) cresce, e Sana di BolognaFiere diventa “Sana Food”

Di scena insieme a “Slow Wine Fair”, dal 23 al 25 febbraio 2025. Focus sull’Horeca, dove cresce l’attenzione per tutto quello che è “sano e naturale”

Continua a crescere il business del cibo biologico italiano, che nel Belpaese ha superato i 5,4 miliardi di euro, soprattutto nel fuori casa (nel 2023 1,26 miliardi, a +18%), a cui si sommano 3,6 miliardi di euro all’export (+8%), grazie ad una crescere sensibilità a tutto quello che è ritenuto “sano” e genuino da parte dei consumatori, ma anche dei ristoratori. E proprio per focalizzare l’offerta sul settore Horeca, nasce Sana Food, che sarà di scena a BolognaFiere (in collaborazione con FederBio, Demeter, V Label Italia, Aita, Cia e Angem, e con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura), dal 23 al 25 febbraio 2025, in contemporanea, per precisa scelta e condivisione di target e visioni, con la Slow Wine Fair di Slow Food, per fare il punto sugli ultimi trend del settore biologico, anche attraverso la novità dell’“Osservatorio 100 Giorni Sani!”, e con gli ormai tradizionali “Stati Generali del Biologico”, nati negli anni del Sana - Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, che dal suo essere “multisettoriale” tra cibo, cosmesi, arredamento e non solo, diventa più specifico e settoriale (e con Sana Beauty che sarà di scena dal 20 al 22 marzo 2025, ndr).
Come spiega, a WineNews, Claudia Castello, Exhibition Manager di Sana, dalla presentazione della kermesse bolognese, oggi a Milano, che nel trentaseiesimo compleanno di Sana segna una svolta per lo storico evento fieristico dedicato al mondo del biologico e del naturale, che cambia formula ed evolve.
“Il nuovo concept, in programma a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio 2025, si concentra sulle esigenze e le ultime tendenze espresse dai consumatori, sempre più attenti ad applicare alla propria dieta i principi della Sana alimentazione, si rivolge ai professionisti e agli operatori dell’Horeca e del retail specializzato, ed esplora soluzioni e temi dalla forte valenza sociale e ambientale”, è stato spiegato oggi in conferenza stampa. Solo un terzo degli italiani pranza a casa - la percentuale sale al 50% per la cena - e i consumi out of home sono in forte crescita rispetto ai consumi degli italiani di prodotti food & beverage acquistati nella Gdo, che da 15 anni oscillano intorno ai 160 miliardi di euro, secondo i dati 2024 di The European House - Ambrosetti.
A dare impulso al format Sana Food è stata proprio questa evoluzione del mercato che, soprattutto per i consumi fuori casa - il valore recentemente censito del solo mercato food & bev di bar, ristoranti e osterie vale oltre 92 miliardi di euro nel 2023, secondo il Rapporto Fipe Confcommercio - risponde a un importante aumento della domanda di prodotti sani e sostenibili, innovativi nella composizione e nella presentazione e, al contempo, rispettosi delle diverse tradizioni territoriali. La tre giorni di Sana Food sarà un vero e proprio viaggio nel mondo della “Sana alimentazione”, dai piatti pronti ai menù gourmet, per offrire una panoramica completa delle proposte provenienti dalle principali realtà produttive, specialmente a filiera controllata e con volumi medio-piccoli. In continuità con Sana, il biologico e il biodinamico saranno il cuore di Sana Food, affiancati da ulteriori segmenti merceologici che completano il quadro della Sana alimentazione.
In Italia, molti degli esercizi che propongono menù biologici hanno anche un’offerta di piatti per vegetariani. È, quindi, naturale che a Sana Food trovino spazio i produttori e i distributori e rivenditori di prodotti vegetariani, vegani, plant based e dell’alimentazione funzionale (“free from” e “rich in”, alimenti per gli sportivi, la terza età e l’infanzia, per soggetti allergici, intolleranti, per chi ha adottato un particolare regime dietetico e così via). Oltre ai vini buoni, puliti e giusti della Slow Wine Fair, che si svolge in contemporanea a Sana Food, i visitatori del mondo Horeca troveranno cibi sostenibili, sani e soprattutto buoni: i tanti prodotti Dop, Igp e Stg che compaiono abitualmente sulle nostre tavole e che hanno reso famosa in tutto il mondo la Dieta Mediterranea. “Sana Food raccoglie la preziosa eredità di Sana per offrire alle imprese del food service e dell’Horeca soluzioni innovative e al passo coi tempi - commenta Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere - l’evento si propone come agorà per l’intera business community del settore, chiamata a riflettere sull’importanza di una gestione responsabile delle risorse e a dotarsi di strumenti utili a sintonizzarsi con un consumatore ogni giorno più consapevole e orientato verso prodotti salutari, sostenibili e di alta qualità. Sposando questo progetto, BolognaFiere intende contribuire a un futuro in cui l’attenzione all’origine degli alimenti e al benessere delle persone diventi centrale sia per i produttori che per chi consuma, anche fuori casa. La contemporaneità di Sana Food con Slow Wine Fair è un valore aggiunto per gli espositori e per i visitatori, e consolida BolognaFiere come punto di riferimento fieristico per il food & beverage di qualità e per la riflessione strategica sulla sostenibilità”.
Come osserva Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio, “il biologico sta registrando un incremento significativo nei consumi fuori casa, riflettendo la crescente consapevolezza dei consumatori verso scelte alimentari sostenibili e salutari. Gli ultimi dati mostrano un deciso aumento dell’utilizzo di alimenti bio in ristoranti, mense e strutture di ospitalità. Questo trend positivo è il risultato di un’evoluzione culturale che vede nel biologico non solo una scelta di qualità, ma anche un impegno per la tutela dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la conservazione della biodiversità e la crescita del benessere sociale. Come FederBio, siamo fortemente impegnati nel sostenere iniziative che promuovano una sempre maggiore diffusione del biologico anche nei canali Horeca e retail specializzato. Questo sforzo si innesta in un momento cruciale per il biologico, che punta a diventare il modello di riferimento dell’intero comparto agroalimentare italiano. Il nostro Paese ha assunto un ruolo guida nella transizione agroecologica, ma è essenziale intensificare gli sforzi per cogliere gli obiettivi del Green Deal europeo. Servono investimenti in innovazione, ricerca, formazione e comunicazione - indica chiaramente Mammuccini - si deve lavorare sulle filiere e su iniziative per stimolare consumi. Solo così sarà possibile arrivare al 25% di Sau bio entro il 2027, come previsto dal Piano Strategico Nazionale della Pac, e riaffermare il ruolo di leadership dell’Italia in campo biologico. In questo contesto, diventano fondamentali i momenti di incontro e confronto tra imprese, operatori, istituzioni, tecnici e ricercatori come Rivoluzione Bio, di cui FederBio è il principale promotore insieme a BolognaFiere, AssoBio e Nomisma, grazie al progetto di promozione Being Organic in Eu”.
“Il mercato dei cibi “free from” - sottolinea ancora Claudia Castello, Exhibition Manager di Sana - sta vivendo un aumento esponenziale, perché risponde a esigenze alimentari sempre più diffuse e diversificate. Numerosi studi indicano che una percentuale crescente della popolazione ricerca attivamente prodotti senza glutine, lattosio o altri allergeni. Dal 2019 al 2023 il mercato italiano è passato da 6,8 a 8,1 miliardi di euro (fonte: Gs1 Italy, 2024), mentre il mercato mondiale prevede una crescita nel periodo 2019-2029 da 91,55 a 170,55 miliardi di dollari (fonte: Mordor Intelligence). Questa tendenza è alimentata da una maggiore consapevolezza dei consumatori riguardo alla propria salute e al benessere, e rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo economico e sociale. Per cogliere appieno questo potenziale, abbiamo creato un Comitato che coinvolge esperti del settore, responsabili della qualità, aziende produttrici, rappresentanti delle istituzioni, figure legali specializzate in diritto alimentare, per discutere di standard qualitativi elevati, promuovere l’innovazione e garantire la massima trasparenza verso i consumatori. Il primo incontro di questo tavolo di lavoro sarà il 15 ottobre, mentre il primo seminario sul mondo “free from” si terrà il 6 novembre”.
A leggere, profilare e, quando possibile, anticipare le esigenze dei consumatori interessati a questo tipo di proposte, contribuisce una delle principali novità di Sana Food, l’“Osservatorio 100 Giorni Sani”. Realizzata in collaborazione con Channel Marketing Company, LightUp Italia! e Toluna Group, questa survey consumer punta a fornire un’analisi approfondita delle intenzioni e delle motivazioni di acquisto della popolazione italiana e internazionale a partire dall’indagine condotta per 100 giorni, due volte all’anno, su 4.000 consumatori selezionati. Oggetto dell’inchiesta, le idee, i suggerimenti e i comportamenti di consumo fuori casa, riguardanti il concetto di stile di vita sano, di 3.000 italiani e 1.000 danesi di età eterogenea, così da mettere a confronto scelte e preferenze di due Paesi culturalmente distanti. Se la prima fase dell’indagine, compiuta a cavallo tra la primavera e l’estate 2024, ha delineato il ritratto di un consumatore attento e informato, la seconda rilevazione servirà a evidenziare il consolidamento di alcuni trend emergenti e le eventuali differenze rispetto alle interviste dei primi cento giorni, come spiegato, a WineNews, da Claudia Maccarini di LightUp Italia!.
Tante saranno le occasioni di approfondimento al Sana Food, ed in particolare nella Lab Academy Sana Food, laboratorio di idee organizzato in collaborazione con il professor Sebastiano Porretta, presidente di Aita - Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare, per aggiornarsi ed interagire con i professionisti più accreditati, sui dati di mercato più significativi e l’evoluzione di specifici segmenti, sulla percezione dei consumatori e le tendenze che contraddistinguono la produzione alimentare e i consumi out of home, senza tralasciare i temi della sostenibilità, della tecnologia e dell’innovazione. Per un Sana Food che conferma la sua vocazione b2b, e anche gli “Stati Generali del biologico e del biodinamico di Rivoluzione Bio”, con la regia di Nomisma, che illustrerà i dati raccolti dall’Osservatorio Sana 2025, in collaborazione con FederBio, nel progetto “Being Organic in Eu”, gestito da FederBio in partenariato con Naturland De e cofinanziato dall’Ue nel Regolamento Eu n. 1144/2014. Ma come detto, per coltivare la crescita dell’export del bio, ci saranno anche operatori stranieri dai principali mercati europei ed extraeuropei, quali Austria, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Moldavia, Polonia, Romania, Regno Unito, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, Canada e Stati Uniti, con il supporto di Ice - Agenzia. E sempre nel quadro della strategia di internazionalizzazione, Sana Food ha portato alcune eccellenze italiane di settore al Plant Based World Expo North America (New York, 11 e 12 settembre), appuntamento di riferimento per la vendita al dettaglio e la ristorazione del segmento. In collaborazione con Universal Marketing e con Jd Events, Sana Food ha partecipato alla trasferta statunitense con una collettiva italiana, mettendo in luce innovazione e sostenibilità delle proposte made in Italy. E sono allo studio ulteriori forme di sinergia che, oltre a Italia e Stati Uniti, puntano a coinvolgere anche il Plant Based World Expo London. Ma non solo: grazie alla partnership con V Label, Sana Food sarà presentata in anteprima a Dubai, negli eventi Private Label Middle East Expo (24-26 settembre), Free From Food (2-3 ottobre) e Middle East Organic and Natural Product Expo (18-20 novembre).

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