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Il Cile elimina la favorita del girone, la Spagna, dai Mondiali di calcio, e nel Paese andino esplode la gioia. Anche della Borsa, che scommette su i big di vino e birra, Viña Concha y Toro e Compañia de las Cervecerias Unida, per un’altra vittoria

I campioni del mondo in carica della Spagna dicono addio al Mondiale, al Maracanà è il Cile a festeggiare, in una partita destinata a rimanere nella storia della “Roja” sudamericana. I gol di Edu Vargas e Charles Aránguiz hanno sancito la fine di un’epoca, calcisticamente parlando, e acceso gli entusiasmi di un intero Paese, tanto che poche ore dopo la fine della partita, come racconta il network economico “Bloomberg” (www.bloomberg.com), la Borsa cilena registrava già i primi effetti postivi, trainata, non a caso, dai titoli dei due big di vino e birra, Viña Concha y Toro, primo produttore del Paese, che ha chiuso a +3,4%, e Compañia de las Cervecerias Unida, in rialzo del 3,2%. Il motivo è semplice: con la nazionale ormai certa di superare il girone, in Cile ci sarà perlomeno un’altra serata di festa, da vivere nelle strade, tra fiumi di vino e di birra. La Spagna, invece, lascia il Brasile a testa bassa, da favorita, e il Mondiale saluta già uno dei suoi calciatori vigneron, probabilmente il migliore, sotto tutti i punti di vista: Andres Iniesta, che dopo la delusione chissà che non vada a cercare conforto tra le botti o tra i filari dell’azienda di famiglia, aspettando la prossima vendemmia, la prossima Liga, il prossimo inizio.

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