Che il clima stia cambiando è un dato di fatto, e che l’innalzamento delle temperature stia rivoluzionando anche le prospettive future del vigneto mondo è sempre più evidente. Tanto che sono in molti, per ultima la Master of Wine Jancis Robinson, a disegnare una mappa piena di stravolgimenti per i prossimi decenni: bollicine in Inghilterra del Sud e Germania, vigneti a profusione in Cina e qualche filare in luoghi un tempo inimmaginabili, come la Scandinavia.
Il clima, del resto, è probabilmente la prima variabile da tenere sotto controllo nel ciclo della vite, e l’ultima vendemmia, in ritardo un po’ ovunque, ne è la dimostrazione più calzante. Anche per questo, sarà l’argomento al centro della conferenza internazionale Eurospec e di due incontri pubblici organizzati dalla Fondazione Edmund Mach, di scena dal 6 all’8 novembre, che vedranno la partecipazione di scienziati ed esperti di spicco dei cambiamenti climatici. Primi fra tutti, Mario Alverà , rappresentante in Italia del Climate Reality Project, fondato da Al Gore, e Ranga Myneni, professore dell’Università di Boston, uno degli autori principali del quinto rapporto sul cambiamento climatico dell’Ipcc, l’organo scientifico delle Nazioni Unite che riunisce centinaia di scienziati impegnati a studiare i cambiamenti climatici.
Il congresso Eurospec chiude un progetto europeo quadriennale coordinato proprio in Trentino dalla Fondazione Mach, e riunirà al Muse un centinaio di ricercatori provenienti da 21 Paesi Europei, più altri da Canada, Argentina, Australia e Nuova Zelanda che si confronteranno sulle moderne tecniche di telerilevamento per stimare la fotosintesi della vegetazione e lo scambio dei flussi di carbonio a scala planetaria. Tra gli esperti spiccano alcuni grandi nomi coinvolti proprio nella redazione del quinto rapporto della Ipcc, di scienziati della Nasa e di molti altri top scientists Europei, specializzati nella integrazione delle osservazioni, effettuate a terra o da satellite, sugli scambi di carbonio.
In programma anche due incontri aperti al pubblico organizzati dalla Fondazione Mach in collaborazione con il Muse: il primo evento è in calendario per giovedì 7 Novembre, uno Science Cocktail con dibattito intitolato “Spreading the wor(l)d: passaparola sui cambiamenti climatici”. Ospiti della serata Ranga Myneni, e Mario Alverà, e moderatore Franco Miglietta, dirigente di ricerca del Cnr-Ibimet e responsabile del consorzio di ricerca FoxLab, Forest & Wood Science, della Fondazione Edmund Mach. Venerdì 8 novembre, proiezione al Cinema Modena dell’ultimo lavoro del celebre fotografo statunitense James Balog, “Chasing Ice”, film pluripremiato come miglior documentario del 2012.
La proiezione, organizzata grazie alla collaborazione con il Trento Film Festival, sarà anticipata dagli interventi di Christian Casarotto, mediatore culturale del Muse e Carlo Barbante, direttore dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr, che parleranno dell’impatto del cambiamento climatico dal livello globale, all’arco alpino, focalizzando l’attenzione sui ghiacciai.
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