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Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore crea valore per il territorio, e nel distretto l’occupazione giovanile è al 45,6% del totale, con le quote rosa che hanno toccato il 40,7% tra gli under 40 impiegati nelle 170 aziende della Docg

Italia
Le colline di Conegliano e Valdobbiabene

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore crea valore per il territorio, di cui è divenuto simbolo e portavoce nel mondo. Lo dice il Consorzio di Tutela, e lo confermano i dati del nuovo Rapporto del Centro Studi del Distretto sull’anno 2013, da cui emerge un alto livello di occupazione giovanile (pari al 45,6% del totale) e quote rosa che hanno toccato il 40,7% tra gli under 40 impiegati nelle 170 case spumantistiche della Docg. Tra gli aspetti più interessanti che emergono dal Rapporto c’è sicuramente la percentuale di giovani, con meno di 40 anni, che ricoprono il ruolo di titolare o co-titolare: rappresentano il 32,9% sul totale aziendale. Sempre a proposito di personale dirigenziale, il tasso di incidenza dei giovani che ricoprono il ruolo di responsabile export è pari al 47,9%, mentre quello delle attività di direttori commerciali è pari al 21,9%. La maggioranza delle imprese detiene nell’organigramma aziendale giovani con preparazione universitaria (58,7%). Merito anche della presenza, in quest’area, a Conegliano, della scuola enologica Cerletti e della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova.
“Questi dati ci fanno capire come quella del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore - spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Innocente Nardi - sia una denominazione in cui non contano solo le percentuali di crescita, i fatturati e le esportazioni in continua espansione. Nel corso del 2013, la dimensione dell’offerta del Conegliano Valdobbiadene ha raggiunto un valore stimato alla produzione pari a 362,2 milioni di euro, e il mercato internazionale dello spumante Docg ha ottenuto un nuovo massimo con un valore della produzione pari a 132,2 milioni di euro”.
Prosecco Docg che, ancora una volta si è dimostrato più forte della crisi: nel 2013, secondo il rapporto, la tipologia spumante, che oggi rappresenta più del 90%, è aumentata in valore del 6,6% nel 2013, con un giro d’affari pari a 327,2 milioni di euro.
In Italia il Conegliano Valdobbiadene è cresciuto dell’11,4% in valore e del 10,5% in volume nell’ultimo anno. Negli ultimi 10 anni il trend è stato in costante ascesa: dal 2003 al 2013, infatti, si è registrato un aumento a volume pari a un +72.9%. Anche i dati Horeca a livello nazionale vanno in direzione opposta rispetto all’attuale congiuntura economica: +8,9 % in valore e + 7,3% in volume in un panorama generale che vede questo importante canale in calo.
Fuori dai confini i risultati parlano di una denominazione in crescita: l’export rappresenta una quota del 42% per l’intera denominazione. La Germania si conferma nel 2013 il primo Paese importatore di Prosecco Docg a valore con 29,6 milioni di euro. La flessione in volume, pari al 5,9% su base annua, è stata compensata da un aumento del livello dei prezzi dell’1,8%, un risultato importante se si considera che il mercato tedesco è da sempre molto competitivo. La Svizzera, secondo mercato estero della Docg, ha raggiunto una quota pari a 28,8 milioni di euro. Le esportazioni in questo Paese rappresentano il 21,8% delle vendite all’estero. Molto promettente si presenta poi il mercato inglese, che ha denotato un significativo aumento del valore con un +11,3% su base annua. Oltreoceano gli Stati Uniti si sono collocati, nel 2013, al quarto posto tra i mercati e si sono contraddistinti per una crescita elevata (+11,9% in raffronto al 2012).
“Numeri resi possibile - spiega una nota - grazie anche all’attività di promozione svolte all’estero dal Consorzio di Tutela che ha messo a disposizione dei consumatori di tutto il mondo una Web Accademy in tre lingue e ha tradotto il suo sito anche in cinese. E se dal Rapporto del Centro Studi del Distretto sul 2013, emergono dati positivi, anche nel 2014 si respira ottimismo: secondo il Consorzio di Tutela, l’espansione delle vendite è prossima al 5%, in linea con il trend dell’ultimo decennio, in cui si è registrato, nel complesso, un aumento netto in volume (+80%) ed in valore (+88%).

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