Pronti a boicottare i vini sudafricani in tutto il mondo se “non saranno garantite migliori condizioni di vita dei dipendenti che lavorano nei campi, che sono trattati come schiavi, e se non reintegreranno gli scioperanti che hanno chiesto un aumento”. È il monito che arriva dal Congresso dei sindacati del Sudafrica, molto vicino al partito di maggioranza del Paese, l’African National Congress, che, dal 2012, lotta per i diritti dei lavoratori in agricoltura, arrivando fin troppo spesso allo scontro con le forze di sicurezza, creando un clima esplosivo. Ma una minaccia del genere, già messa in atto nel 1991 per porre fine alla piaga dell’apartheid, quanta eco riscuoterebbe sui mercati in cui si consuma effettivamente la maggior parte del vino prodotto dal Sudafrica? Il quotidiano britannico The Guardian lo ha chiesto ai propri lettori, con il sondaggio online “e voi, boicottereste i vini sudafricani?”: il 59% degli internauti che hanno risposto si è dichiarato favorevole al boicottaggio. Intanto la vendemmia 2013 nel Sudafrica si avvicina, e si prevede anche abbondante, con il comparto vinicolo del Paese che cerca di creare un fronte unico per trovare una soluzione e non perdere la faccia di fronte al resto del mondo, anche ribadendo il coinvolgimento dei vini sudafricani nella viticoltura etica, dimostrando che l 65% dei vini commercio equo e solidale venduti nel mondo provengono dal Sud Africa.
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