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IL CUORE DELLA RICERCA SUL VINO BATTE A BORDEAUX: ECCO L’ISVV, INSTITUT DES SCIENCES DE LA VIGNE ET DU VIN. A WINENEWS LO RACCONTANO IL COORDINATORE DELLA FORMAZIONE GILLES DE REVEL E IL RESPONSABILE RICERCA ENOLOGICA PHILIPPE DARRIET

Un investimento pubblico-privato da 30 milioni di euro: così è nato, nel 2009, l’Isvv (Institut des Sciences de la Vigne et du Vin) di Bordeaux, finanziato dal Governo francese, dal consiglio regionale dell’Acquitania, dall’Unione Europea, dal dipartimento della Gironda, dalla Città di Bordeaux e dalle organizzazioni interprofessionali di filiera, ovvero dalle aziende di Bordeaux. E oggi, con i suoi 10.000 metri quadrati di aule e laboratori (nonché la sala degustazione più grande d’Europa), l’Istituto è il punto di riferimento europeo e non solo della ricerca sul vino. Non solo sugli aspetti tecnici, sulla vigna o sulla cantina, ma anche su quelli economici e sociali, come spiega a WineNews.tv Gilles De Revel, coordinatore della formazione dell’Isvv: “l’importanza dei vini di Bordeaux, che si riflette sull’Isvv, é un elemento essenziale per la ricerca, ma noi lavoriamo su tutti i vini, sull’enologia e sulla vigna, ma al tempo stesso anche sul mercato. Come si vende il vino? Qual è l'influenza del marketing? Quali sono i mercati essenziali del vino? E siccome la ricerca è senza confini per definizione, i risultati che raccogliamo, chiaramente, vanno a beneficio di tutta la comunità del vino mondiale. E devo dire che tanti studenti vengono dall’Italia”. E proprio la collaborazione con istituti di tutti il mondo è uno dei punti di forza dell’Isvv, come ha spiegato Philippe Darriet, direttore della ricerca in ambito enologico: “abbiamo avviato collaborazioni con istituti di ricerca in Italia, in Spagna, in Germania, ma anche in Australia e negli Stati Uniti, in un’ottica di complementarietà delle competenze e delle indagini. E lo stesso approccio lo utilizziamo nella multidisciplinarietà di ciò che studiamo, c’è un continuo scambio di conoscenze. Per noi le caratteristiche più importanti di un vino devono essere la qualità, l’identità e la tipicità, quindi studiamo quali componenti o pratiche di vigna e di cantina possano esaltarle, ma studiamo, per esempio anche con psicologi e neurologi per capire come il cervello umano percepisce il vino, e così via”. Il tutto sostenuto, tengono a sottolineare da Bordeaux, da importanti investimenti pubblici e privati.
Info: www.isvv.univ-bordeauxsegalen.fr

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