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VINO & SOSTENIBILITÀ ETICA

Il Gavi Premia “La Buona Italia” e scrive la prima “Carta del Vino Responsabile”

Per i 20 anni della Docg, il bianco “Cortese” del Piemonte premia Caprai, Franciacorta e Banfi, e definisce la sostenibilità etica con gli esperti

Il Premio Gavi “La Buona Italia” alla Arnaldo Caprai, la cantina guidata da Marco Caprai artefice della rinascita del Sagrantino di Montefalco, per l’attuazione di The New Green Revolution, primo Protocollo italiano di sostenibilità ambientale ed economica, applicato alla produzione vitivinicola e certificato a livello territoriale, e, in parallelo, per il progetto #Caprai4love per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città e del territorio, nel segno di una sostenibilità che è anche etica e sociale. Menzione Speciale al Consorzio per la Tutela del Franciacorta per l’adesione ai progetti di sostenibilità ambientale Sata ed Itaca e la creazione di un regolamento per l’uso sostenibile degli agrofarmaci, ma anche per il progetto Terre di Franciacorta per la valorizzazione del territorio. E Menzione Speciale, infine, alla Castello Banfi, cantina leader del Brunello di Montalcino e del vino italiano, per aver coronato il cammino iniziato nel 2003, quando fu la prima azienda agricola italiana a ricevere la certificazione etica SA8000, con la pubblicazione nel 2017 del primo “Bilancio di Sostenibilità”. Ecco “La Buona Italia”, esempi concreti di best practices made in Italy premiati oggi a Gavi dal Consorzio Tutela del Gavi con l’edizione n. 4 del Premio Gavi dedicato alla responsabilità sociale delle filiere del vino, celebrando i primi 20 anni di Docg del bianco “Cortese” del rosso Piemonte.
È in questa occasione che, attorno alla responsabilità sociale delle filiere del vino, 50 specialisti, tra rappresentanti degli istituzioni, degli organi di informazione, esperti e operatori del settore, chiamati a raccolta dal Consorzio, guidato dal neo presidente Roberto Ghio, nel Comitato di indirizzo del Laboratorio Gavi, hanno individuato le linee guida della prima “Carta del Vino Responsabile 2018”, un vero e proprio “manifesto” sulla responsabilità sociale in ambito vinicolo, che supera il concetto di una sostenibilità che sia solo ambientale, definendola come una questione economica, sociale, di etica, in base a 10 parametri da seguire: 1) Sposare e promuovere i giusti valori; 2) Tutelare la terra; 3) Salvaguardare l’acqua; 4) Contrastare i cambiamenti climatici; 5) Impegnarsi per la sostenibilità; 6) Proteggere e valorizzare la biodiversità; 7) Credere nelle persone; 8) Risparmiare le risorse naturali; 9) Promuovere la cultura e le arti; 10) Creare valore sociale ed economico per il territorio. Il risultato è infatti una nuova prospettiva del concetto di “Buona Italia” e del termine sostenibilità includendo molteplici dimensioni: la bottiglia “prodotto” che deve soddisfare un consumatore sempre più consapevole e avere caratteristiche di qualità, autenticità, tracciabilità; l’ambiente, attraverso la salvaguardia del paesaggio e il sapiente utilizzo dei prodotti in vigneto; il territorio, con politiche di conservazione del patrimonio idrogeologico, naturale e culturale del luogo e le risorse umane, perché l’indotto vino genera occupazione e sviluppo.
A decretare il vincitore e le Mezioni Speciali del Premio la giuria del Comitato di Indirizzo composta da 28 protagonisti e osservatori dei settori dell’agroalimentare, della sostenibilità, dell’informazione, del marketing e della comunicazione d’impresa, del turismo, delle arti e della cultura - di cui fa parte anche il direttore WineNews Alessandro Regoli, ndr - nell’evento condotto dall’ecofood blogger Lisa Casali, tra una short list di 20 realtà italiane eccellenti (16 aziende e 4 Consorzi), con i loro progetti virtuosi, che applicano il rapporto concreto tra vino e responsabilità sociale in Italia.
La cornice, è l’evento “BecauseGaviCares” alla Tenuta La Centuriona a Gavi, luogo simbolo in cui il Marchese Cambiaso, nel 1859, pose i primi impianti specializzati proprio a Cortese, oggi alla base di uno dei vini più apprezzati della tipologia a livello internazionale, prodotto da uve Cortese 100% nel digradare di vigneti sulle colline degli 11 Comuni del territorio di Alessandria: Bosio, Capriata d’Orba, Carrosio, Francavilla Bisio, Gavi, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, San Cristoforo, Serravalle Scrivia e Tassarolo. Negli ultimi 10 anni la Docg ha assistito ad un costante incremento: +41% di ettari vitati (da 1.076 agli attuali 1.510) per una produzione di bottiglie del +62% (da 8 a oltre 12 milioni), di cui oltre l’85% destinata all’export. Una realtà di circa 440 aziende tra produttori, vinificatori e imbottigliatori, 193 soci, che impiega 5.000 persone nell’intera filiera per un totale di 60 milioni di fatturato.
Il Premio Gavi “La Buona Italia” e il Laboratorio Gavi - promossi con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero delle Politiche Agricole, Regione Piemonte, Federculture e Touring Club Italiano, nel 2018 Anno del Cibo Italiano - inaugurano “Gavi for Arts”, la rassegna di eventi dedicata alla scoperta del territorio e del suo patrimonio culturale e quest’anno alla celebrazione dei 20 anni del riconoscimento della Docg al Gavi (fino al 27 maggio).
Info: www.consorziogavi.com

La short list delle 20 realtà virtuose del mondo del vino italiano candidate al Premio Gavi “La Buona Italia” 2018
Arnaldo Caprai, Umbria
The New Green Revolution: il primo protocollo italiano di sostenibilità, applicato alla produzione vitivinicola e certificato a livello territoriale.
Argiolas, Sardegna
Progetto di conservazione di vitigni sardi, riduzione di CO2; agricoltura integrata; energie rinnovabili.
Barone Pizzini, Lombardia
Primo Franciacorta Biologico; Certificazione vinicoltura biologica; Adesione al progetto I.T.A.C.A per il calcolo delle emissioni di carbonio; Premio viticoltura sostenibile del Gambero Rosso 2015. Attestato Biodiversity Friend.
Bortolomiol, Veneto
Creazione di un bosco per il compenso delle emissioni; Produzione biologica; Riduzione del consumo acqua. Efficienza energetica; risorse rinnovabili.
Cantine La Pergola, Lombardia
Vini biologici certificati CCPB (produzione biologica, eco-compatibile ed eco-sostenibile). Sperimentazione coltivazione e vinificazione sostenibili.
Castello Banfi, Toscana
Prima cantina ad ottenere la certificazione di responsabilità etica, sociale ed ambientale. A basso impatto ambientale. Impianto di cipressi contro le emissioni di CO2.
Michele Chiarlo, Piemonte
Certificazione V.I.V.A per il vino sostenibile su tutta la filiera; vertical garden sui muri delle cantine; energie rinnovabili.
Cantine Riunite e CIV, Emilia Romagna
Viticoltura biologica dal 1988; Adozione del codice etico, Impianto fotovoltaico, Progetti sociali e di recupero delle tradizioni del territorio.
Fattoria La Maliosa, Toscana
Gestione agricola biodinamica a ciclo completamente vegetale. Valorizzazione dei percorsi turistici del Territorio.
Frescobaldi, Toscana
Agricoltura certificata AgriQualità (tracciabilità del prodotto e no OGM); Gestione sostenibile delle foreste circostanti; Impiego di energia rinnovabili. Valorizzazione della biodiversità del territorio.
Genagricola, Veneto
Agricoltura di precisione con monitoraggio costante, valorizzazione della biodiversità, produzione di vitigni autoctoni; Adozione codice etico, programmi per sicurezza e welfare dei lavoratori.
La Selva, Toscana
Produzione biologica certificata. Adozione codice etico per i lavoratori; Rapporto di Sostenibilità; Implementazione di lavori di rimboschimento; Programmi di protezione del paesaggio e della fauna.
La Raia, Piemonte
Cantina ecosostenibile; Programmi di welfare aziendale; agricoltura biodinamica; consegna di prodotti biologici a domicilio.
Mezzacorona, Trentino Alto Adige
Adozione di pratiche per la sostenibilità ambientale; Gestione delle risorse energetiche ed ambientali; Cittadella del Vino: progetto di riqualificazione ambientale.
Salcheto, Toscana
Prima azienda a produrre vino con carbon foot print (parametro per stimare le emissioni di carbonio). Autonomia energetica; Uso di materiali sostenibili; Sperimentazione di un indice di biodiversità.
Tasca Conti d’Almerita, Sicilia
Adesione al progetto SOStain (sostenibilità per la viticoltura) e certificazione; osservatorio sulla realtà e sui fenomeni culturali contemporanei; Vincitore 2017 del Premio Green Company of The Year.
Consorzio Franciacorta, Lombardia
Adesione ai progetti di sostenibilità SATA, I.T.A.C.A per il calcolo delle emissioni di carbonio. Creazione di un regolamento per l’uso sostenibile degli agro-farmaci.
Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, Veneto
Ideazione del protocollo RRR (riduci, risparmia, ricicla); la prima realtà ad ospitare l’International Winegrowing Summit.
Consorzi di Tutela e promozione del Lambrusco Dop, Emilia Romagna
Adesione ai parametri Equalitas per la sostenibilità; Organizzazione del corso per Sustainability Managers; master di valorizzazioni agroalimentari ed enogastronomiche presso l’università di Modena.
Consorzio Tutela Vini Montefalco, Umbria
New Green Revolution: protocollo di produzione sostenibile che comprende un modello di sviluppo economico.

La giuria del Premio Gavi
Claudio Bocci, dg Federculture
Silvio Barbero, vicepresidente Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Mario Calderini, direttore di Tiresia - Centro Ricerca Social Innovation Politecnico di Milano
Laura Cantoni, presidente Astarea, Membro Consiglio PLE Planet Life Economy Foundation
Lisa Casali, responsabile Pool Inquinamento
Mina Clemente, responsabile Ambiente e Sviluppo Sostenibile Camera Commercio Milano
Luciano Ferraro, caposervizio Corriere della Sera
Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura Regione Piemonte
Marco Gualtieri, presidente Seeds&Chips Milano Cucina
Laura La Posta, caporedattrice Il Sole 24 Ore
Francesco Moneta, Laboratorio Gavi/The Round Table
Maurizio Montobbio, ex presidente Consorzio Tutela del Gavi
Carlo Pietrasanta, ex presidente Movimento Turismo del Vino
Fabio Piccoli, direttore responsabile Wine Meridian
Alessandra Piubello, Decanter Uk, Guida Veronelli
Federico Quaranta, autore e conduttore radiofonico e televisivo Decanter Radio 2
Andrea Radic, giornalista, inviato Rai e Le Frecce
Davide Rampello, autore, regista, direttore artistico Padiglione Zero Expo 2015
Alessandro Regoli, direttore WineNews
Eleonora Rizzuto, coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS dedicato Goal 12
Mauro Rosati, dg Fondazione Qualivita
Giuseppe Roma, presidente RUR, Consigliere TCI-Touring Club Italiano
Simona Roveda, direttore editoriale Lifegate
Catterina Seia, vicepresidente Fondazione Fitzcarraldo
Marco Sciarrini, coordinatore Politiche del Lavoro nel Mercato Agricolo, Ministero delle Politiche Agricole
Rossella Sobrero, presidente Koinetica, Gruppo promotore Salone della CSR e Innovazione sociale
Andrea Zanfi, editore e scrittore Bubble’s

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