
Un percorso sensoriale che replica la topografia di un vero paesaggio alpino con muschi e microalghe e che culmina con la degustazione del “gelato (o dei gelati) del futuro”. È quanto hanno realizzato ecoLogicStudio, studio italiano, di base a Londra, che si occupa di architettura e design innovativo e specializzato in biotecnologie per l’ambiente, e The Ne(s)t, un team con sede a Torino composto da professionisti in progettazione e realizzazione di architetture in simbiosi con la natura, con il Synthetic Landscape Lab dell’Università di Innsbruck, al “Sigep World”, il Salone dedicato ai professionisti del gelato, della pasticceria, della panificazione artigianale, della pizza e del caffè, giunto alla sua edizione n. 46, la più grande di sempre (con 1.300 brand e la partecipazione di oltre 3.000 buyer internazionali), in programma alla Fiera di Rimini fino a domani, con l’installazione “Glacial Drip” in “Taste of Tomorrow”.
La combinazione tra innovazione culinaria e sostenibilità ambientale si concretizza con i “Gelato Superfoods” realizzati dal maestro gelatiere Sergio Colalucci: i gelati in degustazione sono a base di microalghe essicate - coltivate all’interno dell’ambiente realizzato ad hoc dai due studi - come la Spirulina e la Clorella, e che sono state mixate con sei gusti esclusivi come erba cipollina, finocchietto, melissa, menta, salvia e timo. Un’esperienza che unisce creatività, sapori innovativi e consapevolezza ecologica e che nasce dalla volontà di ecoLogicStudio e The Ne(s)t di ispirare una radicale riconsiderazione di come interagiremo con la catena alimentare e gli ecosistemi che ci sostengono quando questi, in futuro, verranno meno: una riflessione sulla resilienza e il potenziale di rigenerazione, anche del gelato stesso, con cui fronteggiare anche il cambiamento climatico.
Man mano che i ghiacciai si sciolgono infatti, viene spiegato, vengono sostituiti da nuovi microbioti alpini ricchi di alghe, licheni e muschi, così come ricreati nel “Glacial Drip”, un vero e proprio bioma vivente arricchito da un giardino di piante alpine medicinali e aromatiche, che celebra la biodiversità e invita a prendersi cura degli ecosistemi, prima di assaggiare i gelati prodotti e producibili in questo ambiente. L’installazione comprende anche 13 bioreattori fotosintetici con microalgae che catturano la Co2 e purificano l’aria, contribuendo alla creazione di un paesaggio che migliora sia la salute umana che il benessere del pianeta. Spirulina e Clorella, ciclicamente raccolte ed essiccate, vengono poi utilizzate per la produzione del gelato stesso.
La speranza lanciata tramite “Glacial Drip” è quella di offrire un futuro per l’umanità spiegando come la perdita dei ghiacciai venga controbilanciata dal fiorire di nuovi ecosistemi adattivi, evidenziando al contempo anche la resilienza e il potenziale di rigenerazione della natura, incarnata in questo caso in maniera anche simbolica da un prodotto unico e antico come il gelato, uno dei prodotti più riconosciuti all’estero per quanto riguarda il made in Italy.
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