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IL GRUPPO ITALIANO VINI - 6 “TRE BICCHIERI” + IL PREMIO SPECIALE PER IL MIGLIOR ENOLOGO - E’ LA PRIMA AZIENDA ITALIANA, IN TERMINI DI RICONOSCIMENTI, PER LA GUIDA “VINI D’ITALIA” GAMBERO ROSSO - SLOW FOOD

Italia
Emilio Pedron

“Artas” 2004 di Castello Monaci, Sfurzat 2003 e Sfurzat “5 Stelle” 2003 di Nino Negri, Amarone della Valpolicella “Proemio” 2003 di Santi, Chianti Classico “La Selvanella” Riserva 2003 e 1999 (quest’ultimo nella lista dei “Tre Bicchieri” non dati) e il premio speciale come enologo dell’anno a Casimiro Maule (uomo di grande esperienza con ben 36 vendemmie alle spalle è alla guida tecnica della cantina Nino Negri): è questo il “bottino” del Gruppo Italiano Vini, che diventa così l’azienda più premiata della guida “Vini d’Italia” Gambero Rosso Slow Food 2007, presentata l’altro ieri a Torino.
Il Gruppo Italiano Vini, guidato da Emilio Pedron, è la prima azienda vinicola italiana per bottiglie prodotte (oltre 70 milioni) e giro d’affari (quasi 250 milioni di fatturato) e raccoglie le tenute Ca’ Bianca in Piemonte, Nino Negri in Lombardia, Lamberti, Folonari, Galtarossa e Santi in Veneto, Conti Formentini in Friuli, Melini e Macchiavelli in Toscana, Bigi in Umbria, Fontana Candida in Lazio, Terre degli Svevi in Basilicata, Castello Monaci in Puglia e Rapitalà in Sicilia.
Per la pugliese Castello Monaci (150 ettari a vigneto), che coglie questo risultato con l’“Artas” 2004 (da uve primitivo con piccole aggiunte di negroamaro), si tratta del primo “Tre Bicchieri”; conferma, invece, per l’azienda Nino Negri, che conquista sia il premio speciale di enologo 2007, con il suo storico direttore di produzione Casimiro Maule che due “Tre Bicchieri”con lo Sfurzat versione “base” 2003 e il “5 Stelle” 2003; premiato, con il massimo riconoscimento di Gambero Rosso Slow Food, anche l’Amarone “Proemio” 2003 di Santi (40 ettari di vigneto) e risultato di grande rilievo per l’azienda toscana Melini, che conquista i “Tre Bicchieri” sia con il Chianti Classico Riserva 2003 “La Selvanella” sia con lo stesso vino nella “versione” non dati con l’annata 1999. Un vino quest’ultimo, ottenuto dalle uve del vigneto di Lucarelli, fra Panzano e Radda in Chianti, esteso per 46 ettari completamente accorpati.

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