“Caso Soldera” vicino alla svolta? Stando alle rivelazioni di Montalcinonews (www.montalcinonews.com), sembrerebbe di sì. I Carabinieri della Stazione di Montalcino, in collaborazione con i militari di Siena, coordinati dal Pubblico Ministero Aldo Natalini, potrebbero scrivere - racconta la testata on line Montalcinonews.com che, per prima, ha avanzato ipotesi dell’“atto vandalico mirato” e ha raccontato la pista che stanno seguendo gli inquirenti (sabotaggio da parte forse di un ex dipendente) - la parola fine sull’indagine che riguarda il sabotaggio alla cantina Case Basse, già in questo fine settimana. Oltre venti le persone interrogate in questi giorni, tra questi, i proprietari della cantina, la famiglia Soldera, i vicini di casa, i dipendenti e gli ex dipendenti della cantina.
Come Montalcinonews ha anticipato lunedì 10 dicembre, news poi ripresa nei suoi contenuti dai media di tutta Italia, e più volte scritto nei giorni scorsi, sembra farsi sempre più strada la pista dell’atto “vandalico mirato”, del sabotaggio per mano di “qualcuno che abbia avuto degli screzi con la famiglia Soldera. Qualcuno che sapeva dove e cosa cercare. Qualcuno che conosceva la zona e la struttura, le abitudini dei proprietari che abitano molto vicini ed era ben informato anche sulla mancanza di telecamere e impianto d’allarme”.
Mentre i Carabinieri di Montalcino sono tornati, proprio questa mattina, nella cantina Case Basse, anche le voci, da Montalcinonews mai prese in considerazione, che propendevano sulla “criminalità organizzata”, sembrano perdere ogni fondamento. Chi è stato allora? È stato qualcuno, un giovane uomo, che avrebbe, dolosamente, premeditando l’azione con largo anticipo, versato nelle fogne 600 ettolitri di Brunello per danneggiare irreparabilmente la produzione della cantina, guidata da Gianfranco Soldera. Il sospettato, forse, voleva danneggiare la famiglia Soldera ma non avrebbe pensato alle gravi conseguenze e alle pesanti ricadute sul territorio e nel mondo a causa della grande risonanza mediatica che il fatto ha scatenato sui mass media internazionali.
Le accuse per l’autore del crimine potrebbero essere molto pesanti, con capi d’imputazione “esemplari” per condannare un gesto “vandalico” che non ha ferito solo un produttore di Brunello di Montalcino ma un territorio e una comunità che, in questi giorni, si guarda con occhi smarriti e increduli di fronte ad un gesto così grave. I capi di imputazione potrebbero contemplare la violazione di domicilio, il danneggiamento aggravato ed altre accuse che il Pubblico Ministero potrebbe emettere anche per scongiurare il rischio di emulazione del gesto. C’è poi da valutare, in sede processuale, l’eventuale costituzione di parte civile per un possibile azione di risarcimento della famiglia Soldera e, forse, anche di altri “attori” del territorio che hanno, comunque, subito un danno d’immagine da un’azione vandalica.
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