Il legame tra l’Hermitage di San Pietroburgo e il vino italiano si rinnova una volta di più: per le celebrazioni del 250esimo anniversario del più importante museo di Russia, si brinderà con l’Amarone di Allegrini, nome top del grande rosso della Valpolicella.
“È un piacere e un onore - commenta a WineNews Marilisa Allegrini - e dopo l’esperienza del Guggenheim, rinsalda ancora di più il nostro coinvolgimento nel mondo dell’arte. Perché siamo convinti di una cosa: l’arte ispira l’impresa, e l’impresa deve sostenere l’arte”.
“Tutto è nato perché i russi - aggiunge la produttrice - amano molto l’Italia e i suoi vini, così come la responsabile della parte italiana dell’Hermitage, Irina Artemieva. Nelle celebrazioni, in febbraio, ci saranno anche tante delegazioni istituzionali in vista, e così hanno cercato un rosso importante che rappresentasse l’Italia, e abbiamo avuto la fortuna che la scelta sia caduta sul nostro Amarone. E a noi di Allegrini, che siamo sempre più dentro al mondo dell’arte, non solo con l’esperienza del Guggenheim ma anche con le tante manifestazioni organizzate a Villa della Torre, è sembrato un ulteriore occasione per rafforzare questo legame. Anche perché pensiamo che vivere in un mondo pieno di cultura e di arte sia più bello. E poi, infondo anche il vino, è parte di una cultura, magari con la “c” minuscola, se avvicinato a certi capolavori dell’arte, ma rappresenta e racconta comunque un territorio e una storia”.
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