Il Liv-ex Fine Wine 100 (www.liv-ex.com), l’indice borsistico del vino più importante al mondo, si mette alle spalle un altro mese in calo, il dodicesimo consecutivo. Un intero anno in sofferenza, con il -1,46% di marzo che riporta le quotazioni medie vicine ai livelli del 2009. Eppure, anche nelle difficoltà c’è uno spiraglio di luce, quello portato da Ornellaia, che con l’annata 2009 continua a macinare record: la valutazione del grande rosso di Bolgheri a marzo è cresciuta dell’8,5%, a quota 1.160 sterline per cassa. Bene fa anche il Bordeaux più economico del Liv-Ex, il Léoville Poyferré 2003 che, con una crescita del 6,2% si attesta adesso a quota 1.025 sterline. Tra le etichette leader di marzo, anche Haut-Brion 2010, Armand Rousseau 2009 Clos St Jacques e Pétrus 2001
Ad inabissare il livello dei prezzi medi, d’altro canto, ci pensa il botto di Haut-Brion 2008, Lafite 2008, Pontet-Canet 2009 e 2010 ed Yquem 2007, che in un solo mese hanno perso in media il 10,7% del proprio valore sull’indice borsistico. La caduta generalizzata dell’annata 2008 dei grandi bordolesi, del resto, era attesa un po’ da tutti gli analisti: nel periodo successivo alla sua commercializzazione, infatti, raggiunse presto prezzi altissimi, vista la grande qualità dell’annata, ma un riequilibrio su livelli più “normali”, prima o poi, sarebbe dovuto arrivare. Stessa dinamica che ha colpito, o che colpirà, le annate di Yquem successiva alla 2004. Sorprende, invece, il calo di Pontet-Canet, che veniva da un periodo di ottime performance, con l’annata 2009 in crescita del 5,3% nel mese di gennaio, e la 2010 su del 4,2% a febbraio, guadagni azzerati da un marzo disastroso: -6,6% per la 2009 e -9% per la 2010.
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