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IL MENSILE “IL MIO VINO” ATTACCA DURAMENTE L’AIS E BIBENDA, CHE NEGLI ULTIMI ANNI HA LAVORATO MOLTO PER L’IMMAGINE DEL VINO ITALIANO NEL GRANDE PUBBLICO. E FRANCO RICCI RISPONDE …

Italia
Franco Ricci

Il mensile “Il Mio Vino Professional” - diretta emanazione della rivista “Il Mio Vino” nel numero di aprile 2006 - ha attaccato duramente l’Associazione Italiana Sommelier (Ais) e Bibenda, sollevando, in un articolato dossier, dubbi su Franco Ricci.

Eppure sono noti a tutti i meriti dell’Associazione Italiana Sommelier, che negli ultimi anni ha svolto un enorme lavoro per elevare l’immagine del vino italiano, contribuendo in misura rilevante alla diffusione della cultura enologica nel nostro Paese. E’ altrettanto nota a tutti gli addetti ai lavori e al pubblico degli appassionati l’abilità, la competenza e i meriti di Franco Ricci, vulcanico presidente dell’Ais di Roma, grande animatore di eventi enogastronomici e inventore di Duemilavini, la guida ufficiale dell’Ais, spedita ogni anno in tutta Italia ad ogni sommelier associato (sono oltre 30.000), e dell’Oscar del Vino.

“Il Mio Vino Professional” ha indagato sui rapporti effettivi che sussistono tra Bibenda, Ais Roma e Ais nazionale. Secondo il mensile, Franco Ricci “amministratore unico di Bibenda srl, la società che gestisce l’edizione della guida, della rivista che ha per titolo lo stesso nome della società, l’organizzazione di eventi come Bibenda day e l’Oscar del Vino e di corsi per appassionati”, insieme ad Ais Roma ha finito per costituire “un binomio che si è fatto sempre più stretto, fino ad arrivare ad una quasi totale sovrapposizione” e “questa specie di “furto d’identità” - sempre secondo “Il Mio Vino Professional” - ai danni della Ais nazionale è il punto di partenza della denuncia di Salvatore Enna, sommelier romano, fatta pervenire ai vertici dell’associazione”, il cui punto centrale è che la Bibenda Editore srl eserciti varie attività in concorrenza con quelle dell’Ais, cosa che ai soci è tassativamente vietata dallo statuto”.

Nella denuncia, pubblicata dalla rivista milanese, Enna, che in seguito a tale vicenda il Collegio dei Probiviri espellerà dall’associazione, scrive: “a chi non fosse superficiale e distratto fruitore delle attività della sede romana dell’Ais, non sarà passato inosservato che si sono sempre più frequentemente presentate, negli ultimi tempi, situazioni ambigue e confuse. Ambiguità e confusione che riguardano sia i corsi tenuti presso la sede che altre manifestazioni, senza escludere tutto quello che ruota attorno al nome Bibenda. In verità, sembra quasi di assistere ad una progressiva perdita di visibilità da parte dell’Ais nazionale o regionale a favore di una società privata con fini di lucro che si chiama Bibenda Editore srl”.

Sempre secondo “Il Mio Vino Professional”, dunque, “approfittando della sua posizione all’interno dell’Ais, Franco Ricci, manovrerebbe in modo da usare le risorse e la credibilità dell’associazione per portare visibilità e guadagni alla sua società” essendo egli “l’unico legame tra Ais Roma e Bibenda srl”, di cui è “proprietario praticamente assoluto, il 94,5% delle quote sono in mano sua”.

In seguito a questo articolo, non si è fatta attendere la durissima risposta del consiglio direttivo dell’Ais di Roma, che ha scritto a tutte più importanti cantine italiane, minacciando di escludere dalle prossime edizioni della guida “Duemilavini” tutte quelle che faranno pubblicità su “certe” testate giornalistiche.


L’Ais Roma, d’accordo con Bibenda, scrive alle cantine italiane: quelle che faranno pubblicità su “certe” testate giornalistiche saranno radiate dalle prossime edizioni della guida “Duemilavini”

Il messaggio sembra essere molto chiaro: l’Associazione Italiana Sommelier (Ais) Roma ha scritto una mail alle più importanti cantine italiane spiegando che, d’ora in poi, le aziende che faranno pubblicità su “certe” testate giornalistiche saranno in pratica radiate dalle prossime edizioni della guida “Duemilavini”, una delle più importanti e seguite in Italia. Il nome delle testate incriminate non è indicato, ma l’allusione sembra essere rivolta al mensile “Il Mio Vino”.

Un attacco frontale che ha evidentemente dato il via ad una guerra senza esclusione di colpi: tanto che la risposta dell’Ais Roma è stata la minaccia di “scomunica” per tutte quelle cantine che avranno rapporti pubblicitari su “certe” testate giornalistiche.

Questo il messaggio testuale inviato dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Sommelier di Roma alle proprietà delle aziende vinicole: “Vi comunichiamo che il Consiglio Direttivo di Associazione Italiana Sommelier Roma, d’accordo con Bibenda Editore, ha deciso di non pubblicare sulle edizioni Duemilavini e Bibenda, notizie e/o recensioni di aziende vinicole che si avvalgono di messaggi pubblicitari a mezzo di testate che la scrivente associazione non riconduce a degna professionalità (richiesta/pubblicazione di articoli a pagamento) e che rivolgono attacchi provocatori e infamanti nei confronti di terzi, come anche recentemente accaduto. Questa decisione è stata presa soprattutto al fine di proteggere le aziende presenti nelle nostre edizioni e per evitare pericolose confusioni, nel rispetto dei nostri lettori”.

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