Il vino italiano, tutto sommato, soprattutto grazie all’export, non sta così male. Anzi, a guardare il resto dell’economia del Belpaese, è sicuramente in salute, in un contesto difficili: i fatturati delle realtà più importanti sono in crescita, la fiducia sul futuro è buona. A preoccupare i produttori, più che il mercato, la crisi e la concorrenza straniera tout court, è il peso della burocrazia. Una questione annosa, che con forza sta tornano al centro del dibattito. E dopo il meeting romano a Eataly, con Oscar Farinetti che ha riunito produttori, istituzioni e controllori intorno ad un tavolo per parlare di semplificazione, anche in Valpolicella, le diverse anime della filiera si sono confrontante sul tema. È successo nella Cantina Negrar, nel convegno “Vino e diritto” organizzato dallo Studio Legale Beghini.
“Soffriamo per un eccesso di controlli: non è possibile che un terzo del personale di un’azienda si debba dedicare solo alla burocrazia. In Italia sono undici gli enti che svolgono compiti ispettivi e che spesso si sovrappongono tra di loro impedendo alle aziende di concentrarsi sulla produzione e sulla competitività”.
Ma se la semplificazione è tutta da realizzare e costruire, nuove normative sono invece già realtà: “da agosto 2012 - ricorda Nicola Bottura di Siquria, Società italiana qualità rintracciabilità alimentare - sono richiesti anche per le Igp controlli e certificazioni più restrittive, e nuove normative sono previste anche per le Doc”.
Nonostante tutto, le denominazioni e la loro capacità di evocare valori positivi e riconoscibili per il consumatore, oltre che di tutelare l’origine del prodotto. Ma vanno utilizzate correttamente. Come ha ricordato Biagio Morana, responsabile dell’Ispettorato Controllo Qualità Repressione Frodi di Verona, parlando dell’Igp Verona: “la produzione di Igp, evoca prodotti di punta quali l’Amarone nonostante i controlli siano molto più blandi: per questo è necessario fare chiarezza su questa denominazione”.
Sul fronte del lavoro, poi, la riforma “Fornero” di certo non ha entusiasmato le cantine, perché, come ha ricordato Luigino Bertolazzi, presidente dell’Assoenologi Veneto Occidentale, “con le nuove norme il lavoratore perde il contatto diretto con l’azienda e viene facilitato il passaggio continuo da un datore di lavoro all’altro”.
Tra le buone notizie, il piano per il sostegno all’imprenditoria giovanile 2013, con i contributi del Piano per lo Sviluppo Rurale dell’Unione Europea: “lo scorso anno - ha detto Luca Furegon, dirigente produzioni zootecniche e alimentari di Avepa, Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura - solo in Veneto sono stati erogati 60 milioni di euro di incentivi, le aziende veronesi ne hanno beneficiato per 30, si tratta di un aiuto importante che permetterà ai nostri agricoltori di continuare ad essere competitivi sul mercato globale”.
Focus - I fondi 2013 del Programma nazionale di Sostegno - Settore Vino
Regione - Promozione mercati esteri - Ristrutturazione e riconversione vigneti - Vendemmia Verde - Investimenti - Totale
Piemonte - 7.550.564 - 8.836.235 - 2.286.093 - 2.942.722 - 21.615.614
Vai d’Aosta - 269.126 - 0 - 18.841 - 12.561 - 300.528
Lombardia - 2.989.498 5.263.555 1.061.730 1.552.885 10.867.668
Bolzano - 989.143 - 846.255 - 240.351 - 296.100 - 2.371.849
Trento - 1.951.946 - 1.479.587 - 453.212 - 539.690 - 4.424.435
Veneto - 10.175.478 - 11.838.730 - 3.406.211 - 4.171.519 - 29.591.938
Friuli Venezia Giulia - 2.537.675 - 3.458.452 - 953.761 - 1.191.096 - 8.140.984
Liguria - 377.621 - 70.655 - 66.669 - 55.789 - 570.734
Emilia Romagna - 6.856.012 - 11.119.500 - 2.424.066 - 3.401.283 - 23.800.861
Toscana - 7.700.681 - 13.140.235 - 2.716.846 - 3.920.899 - 27.478.661
Umbria - 1.438.073 - 3.655.499 - 579.083 - 972.947 - 6.645.602
Marche - 1.957.113 - 3.895.406 - 788.652 - 1.151.177 - 7.792.348
Lazio - 2.259.169 - 2.302.123 - 1.096.172 - 1.100.388 - 6.757.852
Abruzzo - 2.780.808 - 4.974.052 - 1.441.382 - 1.759.507 - 10.955.749
Mouse - 542.255 - 628.245 - 253.625 - 269.948 - 1.694.073
Campania - 2.064.274 - 2.987.300 - 1.068.949 - 1.192.244 - 7.312.767
Puglia - 6.991.990 - 11.883.607 - 3.927.583 - 4.526.305 - 27.329.485
Basilicata - 502.955 - 925.670 - 226.749 - 299.783 - 1.955.157
Calabria - 928.400 - 2.282.419 - 519.653 - 712.878 - 4.443.350
Sicilia - 8.546.004 - 30.846.998 - 5.094.090 - 8.348.555 - 52.835.647
Sardegna - 2.106.328 - 4.137.030 - 1.376.283 - 1.581.723 - 9.201.364
Totale - 71.515.113 - 124.571.553 - 30.000.001 - 39.999.999 - 266.086.666
Focus - La riforma “Fornero” per le cantine
Contratti a termine, cosidetti “acausali”:
Durata max 12 mesi, sosta per il rinnovo del contratto giorni lavorativi 90. Durata, esempio 30 giorni, rinnovabile una sola volta fino ad un max di mesi 6, sosta per nuovo contratto giorni 50. Per questo tipo di contratto, dal 2013, il contributo per il datore di lavoro, aumenta del 1.40%
Contratti in somministrazione di lavoro
Sono forme che si avvalgono di collocamento di tipo privato. Queste tipologie di lavoro possono protrarsi per 44 mesi rinnovabili per 22 volte senza alcuna interruzione (ogni 2 mesi). Il lavoratore è assunto dalla ditta somministrante il lavoro, dalla quale riceve l’emolumento contrattuale della medesima categoria riferita alla mansione che svolgerà nel lavoro presso la ditta finale. L’azienda finale paga alla somministrante una parcella,variabile secondo la forza contrattuale, dal 3 a 5% del costo totale. La sommatoria di 36 mesi in una stessa ditta, limite entro il quale il lavoratore ha diritto all’assunzione può essere raggiunto sommando anche lavoro in somministrazione
Contratto a chiamata
Stipulabile solo da 55 anni in su e fino a 24 anni. Deve concludersi entro il 25° anno di età, durata max. 30 giorni obbligo di segnalazione all’ente territoriale del lavoro. La chiamata diretta fine settimanale e durante le vacanze natalizie non è più possibile.
Lavoro occasionale e voucher
Il riferimento di 5000 euro non è più per singolo committente, ma al lavoratore, che non potrà superare tale somma fra più committenti. Ogni committente non potrà spendere più di 2000 euro per unità lavorativa annuale.
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