02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

IL MONDO DEL VINO SU “SECOND LIFE”, UN LUOGO POSSIBILE DI PROMOZIONE E DISCUSSIONE SUL NETTARE DI BACCO, CHE NON PUO’ PRESCINDERE DA RIFERIMENTI VERI NEL MONDO REALE … LE PRIME ESPERIENZE ITALIANE RAPPORTATE A QUELLE STRANIERE

Italia
La vita enologica su Second Life

Il mondo del vino si espande sempre di più su Second Life, la comunità virtuale creata dalla Linden Labs, che ha ormai raggiunto i 6 milioni di “abitanti”. Cantine virtuali, puramente inventate, ma anche con corrispondenze nel mondo reale, come nel caso dell’umbra Arnaldo Caprai (144,40,0 l’indirizzo di Second Life), che ha utilizzato il mondo virtuale per il lancio del Sagrantino Bianco, vino che ancora non esiste nel mondo reale, o come la californiana Valentine Wineyards, piccola azienda che si trova nella Southern Mendocino County (California), che su Second Life ha ricreato tutto l’ambiente aziendale, vigneti inclusi, visitabili con il proprio avatar, il personaggio virtuale che vive nel mondo di Linden Labs.
Interessante, a livello italiano, anche l’esperienza di Wineart, società vocata alla promozione e alla comunicazione delle risorse locali, intese come talenti artistici e specialità enogastronomiche, che inizia la propria avventura su Second Life dagli stands del Campus della Neal Stephenson’s University, (92,155,604), con la mostra personale di Gabriele Lacchè dal titolo “Cattive Compagnie”. Sei le opere in esposizione dell’artista abruzzese, vicino alla pop art di Keith Haring, Robert Mapplethorpe e Andy Warhol. Nei locali fatti di byte della mostra trovano spazio anche due tavoli con esposte le bottiglie delle aziende San Marco Frascati (che promuove l’Igt Lazio Rosso “Solo Shiraz” ed i Frascati Superiore “Satinata” e “Crio 10”) e della Castel de polis (con “Vigna Adriana”, “Campo Vecchio” e “Quattro Mori”).
La cosa curiosa è che si possono comperare anche dei vini virtuali, pagandoli con i Linden Dollars (la valuta di Second Life, un dollaro reale si scambia con 270 L$), come nel negozio di Wine Sublime (120, 101, 25), che vende anche il tipico fiasco di Chianti per 75L$, ma anche lo Champagne Ruelle-Pertois, che esiste realmente, per 50L$.
Alla luce di questi dati, è evidente come la piattaforma di Second Life non rappresenti un’occasione per fare businness reale, ma sicuramente può essere un sistema di promozione del marchio, specialmente per realtà piccole, dati i costi molto più bassi rispetto ai media tradizionali come giornali e televisioni.
Un’altra cosa interessante è la nascita di gruppi di discussione con tema il vino: a livello italiano, esiste la Sommelier Italia Sl, che conta solo 7 iscritti e si propone come luogo di discussione sul mondo di Bacco e non solo, ma un’esperienza ancora più interessante è quella della Sll Wine Taster Assosation, che ogni lunedì organizza un assaggio di vino reale a distanza, in cui l’avatar fa da portavoce dell’assaggiatore vero.
Un caso quest’ultimo, che mette in evidenza un elemento fondamentale: se per giochi, vestiti o altri generi può anche esistere un mondo virtuale scollegato dalla realtà, per il nettare di Bacco un referente vero nella real life è un presupposto necessario, come spiega Alessandro Regoli, direttore di www.winenews.it e www.winenews.tv: “Second Life può essere sicuramente anche un luogo di discussione sul mondo del wine&food, e al limite anche di promozione come nel caso del Sagrantino Bianco di Caprai, ma per ora ha comunque un ruolo marginale, perchè quello con il vino e la buona tavola non può che essere un rapporto diretto, vissuto con i sensi reali e sempre con l'attenzione a non esagerare”.
Federico Pizzinelli

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli