Una “Kylix” in ceramica a figure nere della fine del VI sec. a.C., un notevole “busto di Bacco” di Girolamo Della Robbia (XVI secolo), un “ferro da cialda” inciso e cesellato del XVI secolo e la coppa “Bevi se puoi” di Flaminio Fontana (1575), ma anche un “Baccanale” di terracotta smaltata bianca, che riporta la memoria alle atmosfere neoclassiche (fine XVIII secolo, Reale Fabbrica di Capodimonte, Napoli), e la “Bottiglia mamma” tratta dagli schizzi di Gio Ponti e realizzata dalla Cooperativa di Ceramica di Imola (1994), una metafora del vino quale anello di congiunzione tra il passato e il presente, incubatore di futuro. Sono solo alcune delle opere più belle che dal Muvit, il Museo del Vino di Torgiano, il più grande museo del vino italiano fondato e curato dalla Fondazione Lungarotti (3.000 opere), si trasferiranno a Milano per essere esposte all’Expo2015, in partnership con Veronafiere. “Non poteva mancare ad Expo uno spazio dedicato alla storia del vino italiano - sottolinea Chiara Lungarotti - le cui radici si fondano e intrecciano con lo sviluppo culturale del nostro Paese”.
In particolare, la Fondazione Lungarotti ha stipulato un accordo con Veronafiere per portare all’Esposizione Universale 27 delle 3.000 opere del Muvit, sotto la forma del contratto di prestito, e per essere esposte al Padiglione Vino (in anteprima a Vinitaly a Verona, in mostra da Lungarotti due dei reperti).
“Il patrimonio del Muvit - spiega Chiara Lungarotti - dà voce alla straordinaria complessità e ricchezza di tecniche e tecnologie che hanno segnato la millenaria passione degli italiani per il vino: prestare i nostri pezzi più pregiati all’Esposizione Universale è un privilegio e un dovere”. Il percorso espositivo sarà articolato in sei filoni tematici, a partire da un excursus storico sull’antichità romana e greca, per poi esplorare la relazione tra vino e mito, l’utilizzo del vino come medicamento, la relazione tra amore e il nettare degli dei e, infine, il rapporto vino-alimentazione e quello con la convivialità.
Focus - Identikit: 5.000 anni di storia del vino al Muvit, il Museo del Vino della Fondazione Lungarotti a Torgiano
Il Muvit-Museo del Vino di Torgiano, gestito insieme al Moo-Museo dell’Olivo e dell’Olio dalla Fondazione Lungarotti, è stato creato nel 1974 da Maria Grazia Marchetti Lungarotti, storica dell’arte e archivista, assieme al marito Giorgio Lungarotti. Con oltre 3.000 reperti, le sue collezioni raccontano 5.000 anni di storia della viticoltura del Mediterraneo attraverso materiali archeologici, raccolte di ceramica, arte grafica e editoria antiquaria. Il Museo del Vino di Torgiano è stato recensito dal “The New York Times” come “il migliore in Italia” per la qualità delle sue collezioni artistiche.
Info: www.lungarotti.it
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