“Il sughero resta protagonista indiscusso nel settore dei tappi da vino, in quanto materiale privilegiato dal punto di vista culturale, enologico e ambientale”. La pensa così l’Oiv Congress, importante appuntamento del settore enologico, tenuto ieri a Logroño (Spagna), dove sono stati analizzati i risultati di tre tavole rotonde organizzate dall’Académie Amorim (Amorin è uno dei maggiori produttori di tappi di sughero, ndr) e dedicate al tema “Sughero, plastica, alluminio. L’impatto dei diversi metodi di tappatura sull’invecchiamento del vino, l’ambiente e le abitudini dei consumatori”.
Vediamo, più in particolare, le analisi degli esperti:
- è stato rilevato che il rito della “stappatura” è fortemente ancorato nella cultura e nelle abitudini dei consumatori: ciò che è importante dunque è garantire l’utilizzo del cavatappi, e ciò spiega perchè la reticenza nei confronti dei tappi in plastica sia minore in Francia. L’immagine del vino di qualità è strettamente legata al sughero. I nuovi metodi di tappatura che adottano una comunicazione di tipo pedagogico per quanto riguarda i tappi a vite e di tipo ludico per i tappi in plastica possono sedurre il consumatore del futuro.
- il tappo in sughero permette al vino di restare all’interno di una filiera naturale, che è fondamentale preservare al fine di tutelare al meglio l’ecosistema. Questo materiale subisce trasformazioni ridotte rispetto agli altri e non presenta le controindicazioni correlate allo smaltimento di sostanza artificiali che impattano in modo negativo sull’ambiente. Inoltre, il sughero offre maggiori garanzie anche in termini di sicurezza alimentare, mentre dannosi fenomeni di emissione di ftalati sono stati osservati nel caso dei tappi a vite. Un ulteriore vantaggio offerto dal sughero è la sua naturale rinnovabilità (lo stesso albero viene privato della corteccia ogni 9 anni) e le foreste di querce da sughero sono in costante crescita.
- i fenomeni di ossidoriduzione sono giudicati quali principale fonte di alterazione del processo di maturazione del vino, soprattutto da quando il Tca (tricloro anisolo) viene gestito in modo migliore dal settore industriale. Viene inoltre sottolineato, nel corso della riflessione, l’aspetto legato all’assenza di marcatori chimici per i vini rossi, che permettono di misurare gli odori complessi dell’invecchiamento deteriorato: il loro utilizzo dovrebbe essere sistematizzato per la misurazione dei fenomeni di ossidoriduzione. Nonostante la mutevolezza che lo caratterizza, il sughero viene comunque considerato più affidabile e sicuro delle altre tipologie di tappi da vino per la conservazione nel lungo periodo. Per i vini consumabili nel breve periodo, il sughero tecnico e i tappi a vite offrono qualità simili ai tappi di sughero tradizionali, mentre i tappi in plastica presentano livelli variabili di permeabilità all’ossigeno.
Queste conclusioni, incoraggianti per l’industria del sughero, si inseriscono in un contesto che vede, in Francia, la conquista da parte dei tappi sintetici di una buona quota di mercato (13% delle bottiglie vengono chiuse con tappi in plastica) e dove il tappo a vite fa la sua prima, timida, comparsa (2% del mercato).
Gli approfondimenti - Impatto su consumatore, sull’ambiente e sul processo di invecchiamento del vino
- Impatto del metodo di tappatura sul consumatore
Tavola rotonda presieduta da Robert Tinlot. Gli esperti: Michel Bettane (Giornalista) - Michel Bourqui (Professore di marketing e Amministratore Oiv) - Benoît Collard (Business Development Director Europe Moët Hennessy Wine Estates) - Philippe Faure-Brac (Sommelier – Best Sommelier of the World 1992) - Philippe Guigal (Direttore Maison Guigal) - Jean-Philippe Marionnet (Produttore -Domaine de la Charmoise-Val de Loire) - Chantal Ménard (Responsabile comunicazione Wwf Italia) - Catherine Pivot (Professore di Economia - Università Lione 3)
Il gesto della stappatura è fortemente ancorato alla cultura e alle abitudini dei consumatori e ciò spiega perchè la reticenza nei confronti dei tappi in plastica sia minore in Francia. Tuttavia, l’immagine dei vini di qualità è strettamente legata al tappo in sughero. Le nuove tipologie di tappi, che adottano una comunicazione di tipo pedagogico per i tappi a vite e di tipo ludico per i tappi in plastica, possono sedurre il consumatore del futuro ma non rappresentano un progresso rispetto ai tappi in sughero, bensì un passo avanti rispetto ai tappi di cattiva qualità.
- Impatto del metodo di tappatura sull’ambiente
Tavola rotonda presieduta da Robert Tinlot. Gli esperti: Christian Asselin (Interloire - Rettore Unione Enologi) - Nora Berrahmouni (Coordinatore programmi Wff) - Aurélie Gigandet (Centro Nazionale d’informatione sui rifiuti - Cniid) - Catherine Loriot (Cp-direttore Centro énergia, materiali e imballaggio Laboratorio Nazionale di sperimentazione) - Joël Rochard (Ingegnere, Enologo, esperto ambientale - Itv) - Jean-Claude Ruf (Amministratore Oiv-Responsabile Commissione Salute e Nutrizione).
Il tappo in sughero permette al vino di restare all’interno di una filiera naturale, che è fondamentale preservare al fine di tutelare al meglio l’ecosistema. La sua trasformazione ha un impatto ridotto rispetto ad altri materiali, soprattutto per quanto riguarda il trattamento di minerali che necessitano l’eliminazione di metalli pesanti dal forte impatto ambientale. Inoltre, il sughero offre maggiori garanzie anche in termini di sicurezza alimentare, mentre dannosi fenomeni di emissione di ftalati sono stati osservati nel caso dei tappi a vite. Un ulteriore vantaggio offerto dal sughero è la sua naturale rinnovabilità (lo stesso albero viene privato della corteccia ogni 9 anni) e le foreste di querce da sughero sono in crescita in Portogallo e Spagna. Il 70% del sughero viene utilizzato per la produzione di tappi ed è importante preservare un’industria che garantisca la diffusione di foreste di quercia da sughero dal forte interesse politico, economico e sociale.
- Impatto del metodo di tappatura sul processo di invecchiamento del vino
Tavola rotonda presieduta da Jacques Puisais. Gli esperti: Pascal Chatonnet (Dottore in enologia, Direttore del laboratorio Excell) - Denis Dubourdieu (Professore di enologia, Università di Bordeaux 2) - Michel Feuillat (Professore onorario di enologia all’University di Burgondy) - Martin Hall (Direttore Campden & Chorleywood Food Association) - Paulo Lopes (Dottore in enologia) - Massimo Orlandin (Direttore di produzione, Martini).
Questa tavola rotonda ha studiato in particolare i fenomeni di ossidoriduzione che sono alla base dell’invecchiamento del vino in bottiglia, e ha dimostrato che se il sistema di tappatura lascia filtrare troppo ossigeno, possono crearsi delle alterazioni soprattutto nei vini bianchi. La tappatura con sughero naturale, che lascia passare più ossigeno delle capsule e meno della plastica, resta il sistema più affidabile, favorendo la maturazione del vino pur proteggendolo dall’ossidazione. Questa considerazione è ancora più valida se si considera che la produzione di Tca in presenza di tappi di sughero è meglio controllata nonostante la variabilità di questo materiale. Per i vini bianchi esistono marcatori chimici che consentono di evidenziare l’eventuale evoluzione ossidativa del vino che può presentarsi dopo alcuni mesi in caso di tappi sintetici. Tali marcatori non esistono per i vini rossi ma altre caratteristiche, come l’evoluzione dei polifenoli può fornire indicazioni sullo stato di ossido-riduzione di questi vini. Per i vini a consumo rapido, il sughero tecnico e i tappi a vite presentano qualità simili, mentre i tappi in plastica sono caratterizzati da livelli variabili di permeabilità all’ossigeno.
Le cifre dei tappi di sughero
Quote di mercato
Circa 17 miliardi di bottiglie nel mondo
In ogni mercato, specifiche caratteristiche del mercato dei tappi:
Francia:
Tappi a vite 60 milioni/anno
Plastica 450 milioni/anno
Sughero rappresenta il 90% dei consumi (federazione francese sindacati sughero 2004)
2,9 miliardi di turaccioli in sughero nel 2004 > 3,7 miliardi nel 2000
Svizzera:
80% delle bottiglie sono chiuse con tappo a vite
Australia:
La plastica rappresenta il 30% dei consumi
Usa:
Il sughero rappresenta il 75% dei consumi, la plastica il 17%, il tappi a vite l’8%
Prezzi (stime)
Prezzo medio (per 1000 pezzi)
Sughero : 20 € a 950 €
Plastica : 17 € a 80 €
Tappi a vite : 20 € a 80 €
Costi correlati
Imbottigliamento (soprattutto per i tappi a vite)
Eventuali costi giuridici
Le stime sono di Catherine Pivot, Académie Amorim
e Professore di Economia all’Università di Lione
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