I Paesi del Golfo, ormai, sono l’epicentro del lusso: dal Qatar ad Abu Dhabi, ogni grande marchio fa affari d’oro, grazie ai soldi del petrolio persino il calcio e la Formula 1 sono stati conquistati da sultani ed emiri. A fare fatica, invece, tutto il mondo del wine & spirits, per ragioni ovvie: seppur moderati, Paesi come Qatar, Emirati Arabi, Bahrain, sono pur sempre islamici, bere non è illegale tra le mura di casa o negli alberghi, ma certo non pullula di bar e locali. A meno che non si tratti di vino halal, quindi prodotto seguendo i dettami dell’Islam. Come il “Lussory Gold”, prodotto dalla Lootah Premium Foods, azienda leader dell’agroalimentare negli Emirati Arabi, che promette di conquistare la regione più ricca del mondo: uno spumante da uve spagnole (per la precisione della Castiglia La Mancha), da cui è stata rimossa la parte alcolica, tramite un processo di distillazione sottovuoto, e a cui sono state aggiunte scaglie di oro a 24 carati commestibile.
Info: www.lootahpremiumfoods.ae
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