Il vino come l’acqua o il latte sbraca al distributore automatico? È bene non lasciare niente di intentato per far tornare a crescere i consumi interni di vino in Italia, in costante calo e scesi nel 2012 sotto la soglia dei 40 litri procapite all’anno (erano 48,2 litri procapite nel 2007). E c’è già chi ha pensato ad esplorare un canale di vendita nuovo per il vino, ma diffusissimo per altre bevande, come l’acqua o il latte. Si chiama “MyWine” ed è l’ultima trovata della T&T Tradizione e Tecnologia srl, azienda specializzata nella lavorazione dell’acciaio e nell’elettronica applicata: una “macchinetta”, proprio come quelle dove ormai dentro si trova di tutto per soddisfare ogni capriccio e buco allo stomaco, dagli snack alle bevande, ai libri a pasti completi fino al pregiato beluga, che custodisce al suo interno il nettare di Bacco. “Facile da usare, sostenibile, low cost, e che abbatte i costi di produzione per le aziende” spiegano dall’azienda, che si presenterà a Vinitaly, l’appuntamento italiano di riferimento internazionale del vino, di scena, a Verona, dal 7 al 10 aprile 2013 (www.vinitaly.com).
Perché proprio i distributori automatici? Sono i numeri a parlare: il business del vending di bevande e cibi - anche grazie a prezzi concorrenziali - non langue, anzi, secondo i dati Confida, associazione nazionale della distribuzione automatica, a novembre 2012 il settore conta oltre 2 milioni di macchine automatiche installate, una ogni 29 abitanti, per un fatturato che supera i 2 miliardi di euro, con gli utenti in crescita del 2,9% sul 2011. E così prende vita questa idea di un dispenser automatico per il vino che secondo l’azienda T&T tradizione e tecnologia srl, produttrice dell’insolito distributore, può realmente dare un ulteriore sviluppo del marketing strategico di posizionamento in questo settore, infatti, nei primi mesi di sperimentazione la media mensile di prodotto erogato si attesta oltre i 1.500 litri al mese e il vino utilizzato per il test è stato rigorosamente italiano.
L’ideale sarebbe il posizionamento nella grande distribuzione, nei pressi dell’azienda vinicola oppure in altri luoghi di passaggio. Attraverso una gestione automatizzata e la ridotta manutenzione, spiega la T&T, “MyWine” mette il produttore a contatto diretto con il cliente. Per le aziende questo significa sviluppare a basso costo nuove possibilità di vendita e per il consumatore la possibilità di scegliere in tutta sicurezza un prodotto italiano di qualità e di risparmiare visto che sul prezzo d’acquisto non gravano gli oneri di trasporto e confezionamento. L’erogazione massima è di 99 tipi di vino, attraverso un commercio ecosostenibile con pochi sprechi di risorse come ad esempio il basso costo sul trasporto ed il riciclo delle bottiglie.
Info: www.tt-dispenser.com
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