Dopo mesi di conferenze online, degustazioni digitali e incontri attraverso uno schermo, il mondo del vino torna a darsi appuntamento “in presenza”, ricercando sempre di più una normalità, senza perdere di vista le misure anti-contagio. Così, alcuni dei più grandi territori del vino italiano riportano in scena i loro eventi di punta, dalla Campania, con le sue “Campania Stories”, quest’anno in super location, a Paestum, città piena di storia e arte, punti di forza da cui il vino della Campania decide di ripartire, al Veneto, con una versione più lunga e diffusa di “Soave Versus”, la festa del bianco tra i più famosi e amati d’Italia; dalla Toscana, dove la preparazione della vendemmia in terra di Brunello si intreccia quest’anno con L’Eroica, una “festa del ciclismo d’altri tempi” che è celebrazione del connubio tra sport, territorio, turismo sostenibile e scoperta delle eccellenze enogastronomiche della Toscana, alla Lombardia, Regione tra le più colpite dalla pandemia di Coronavirus, che decide di ripartire proprio dalle bollicine, quelle del famoso Franciacorta, con il Festival Franciacorta in Cantina, “sdoppiata” a causa Covid in due week end, in cui le cantine aprono le porte a wine lovers ed appassionati. Un ritorno sulla scena degli eventi del vino, che ancora con qualche timore post-lockdown, si riaffaccia sull’agenda dei wine lovers dando via ad una stagione sempre più fitta di appuntamenti dedicati al wine&food da non perdere.
Cominciando da questo week end, in terra di Brunello, a Montalcino, dove andrà in scena il 30 agosto un’edizione speciale de L’Eroica, che celebra il ciclismo, immerso nello splendido paesaggio della Val d’Orcia, e che quest’anno, in piena estate, permetterà ai mille ciclisti, che si distribuiranno lungo i cinque percorsi a disposizione (il percorso lungo Eroico, 96 chilometri, il percorso medio Val d’Orcia, 70 chilometri, il corto Crete Senesi, 46 chilometri, e il piccolo Brunello), di incontrare i vignaioli di Montalcino, impegnati nei preparativi della vendemmia 2020.
A ruota, poi, appuntamento dal 1 al 4 settembre, con Campania Stories, direttamente da Paestum: l’antica città della Magna Grecia è la location, in un’edizione più diffusa, vista la necessità di seguire disposizioni di sicurezza, ma sempre incentrata sul mondo del vino della Campania, con oltre 80 cantine del territorio, protagoniste di tasting tecnici per l’assaggio dei vini, ma anche tour su tutto il territorio per visitare le cantine ed incontrare i produttori, iniziative per dare la possibilità di apprezzare il volto più autentico della Campania, in un dialogo inedito tra il patrimonio artistico-storico-naturalistico della regione e il vino. Non mancherà la tappa al meraviglioso Parco Archeologico di Paestum, gioiello archeologico italiano e patrimonio Unesco, che si aggiunge agli altri simboli della Campania nel mondo che hanno finora ospitato la rassegna: il Museo Diocesano Complesso Monumentale Donnaregina, la Reggia di Caserta e la Costiera Amalfitana, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per l’indiscussa bellezza ed unicità del suo paesaggio naturale. L’ultimo giorno, il 4 settembre, il classico momento dedicato agli operatori del vino di tutta Italia, “Campania Stories Day”, con la possibilità di degustare i vini proposti in assaggio dalle aziende partecipanti. Bellezza, territorio ed eccellenza che sono anche le parole chiave che porta avanti il progetto firmato da Allegrini e Feudi di San Gregorio, con il ciclo di cene esclusive a Villa Cimbrone, a Ravello, uno dei luoghi più suggestivi d’Italia che si affaccia direttamente sulla Costiera Amalfitana e il Golfo di Salerno, condotte da alcuni dei più grandi chef italiani, che hanno cucinato a quattro mani con Lorenzo Montoro (Il Flauto di Pan - 1 stella Michelin), accompagnati da una selezione dei migliori vini delle cantine Allegrini e Feudi di San Gregorio, giunte agli ultimi due appuntamenti: il 7 settembre, la cena dedicata alla Bellezza, che farà da cornice alla cucina dello chef stellato Vito Mollica, de Il Palagio Four Season di Firenze, e il 19 settembre, con i piatti di Pino Lavarra, bistellato del The Luxury Collection di Doha, dedicati alla Passione, al tempo e alla perfezione dell’arte italiana.
Ci si sposta poi in Veneto, per Soave Versus, uno degli eventi più longevi del vino italiano, che si trasforma, all’insegna di “Dream Verona & Drink Soave”, da tre giorni di kermesse nel borgo di Soave, in un mese intero di eventi che coinvolgeranno tanti tra i migliori ristoranti di Verona e Provincia, in una grande degustazione continua e diffusa con uno dei vini bianchi più famosi d’Italia abbinato a piatti pensati ad hoc dagli chef del territorio, per una sinergia tra produttori di vino, ristoratori e non solo. Con la collaborazione dell’Associazione Hostaria il Soave Versus è diventato un calendario di appuntamenti lungo due mesi dove chiunque potrà degustare il vino bianco più famoso d’Italia accompagnato da deliziosi piatti nei migliori ristoranti di Verona e Provincia. Sul sito www.soaveversus.com è possibile acquistare dei voucher del valore di 10, 15 o 20 euro da spendere, previa prenotazione, dal 2 settembre al 9 ottobre e che danno diritto a un abbinamento di un calice di Soave con un piatto studiato apposta dagli chef. Tutti i ristoranti aderenti all’iniziativa sono consultabili nel sito. La settimana clou è dal 2 al 7 di settembre, dove il Consorzio, ha organizzato una serie di serate tematiche per celebrare la fine dell’estate e per far scoprire il Soave nei suoi innumerevoli aspetti: dalla “Wine and food experience: Soave ad the City”, il 2 settembre a Verona, alla notte “Bianca del Soave”, il 3 settembre, a Roverchiara, da “Soave & Volcanic Wines”, il 4 settembre, nella Tenuta San Martino a Legnago, dove il Soave incontrerà vini di altri territori vulcanici, dall’Etna al Vesuvio, da Pitigliano ai Colli Euganei fino a Capo Verde, a “Soave terroir”, a Verona, il 6 settembre, in una delle terrazze più belle della città, quella di A.M.E.N. sulle Torricelle, con la presentazione del nuovo lavoro edito dal Consorzio Tutela Soave, dal titolo “Soave Terroir”, 4 postazioni che rappresentano i 4 colori delle terre del Soave, a “Soave Seven - La Longevità del Soave”, a Mezzane, dove si confronteranno Soave d’annata con altri di 7 anni prima.
Il Lombardia, poi, l’appuntamento è in cantina, in Franciacorta, da Berlucchi a Barone Pizzini, da Bellavista a Bersi Serlini, da Ca’ del Bosco a Castello Bonomi, da Cavalleri a Contadi Castaldi, da Corte Aura a Ferghettina, da La Montina a Majolini, da Tenuta Montenisa della Marchesi Antinori a Monte Rossa, da Mosnel a Ricci Curbastro, da Uberti a Villa Franciacorta: sono solo alcune delle 62 cantine protagoniste del Festival “Franciacorta in Cantina”, l’appuntamento fisso per gli amanti delle bollicine, firmato dal Consorzio del Franciacorta, guidato da Silvano Brescianini, che, dato l’anno particolare, si “sdoppia” eccezionalmente in due weekend, il 12 e 13 e il 19 e 20 settembre, per permettere ai visitatori di suddividersi, considerate le limitazioni numeriche nella capacità di accoglienza di ospiti per tutte le attività, che sono imposte dalle normative vigenti in tema di contenimento del contagio. Attenzione alle regole di distanziamento e non assembramento quindi, ma con sempre lo spirito di sempre: la scoperta di uno dei territori del vino più amati e prestigiosi d’Italia, con eventi diffusi tra cantine, street food, trekking e cultura, ma anche spazio agli sportivi, che potranno avventurarsi tra i vigneti e le colline facendo trekking e percorrendo itinerari a piedi o in bicicletta, così come alle famiglie che avranno la possibilità di divertirsi con iniziative ludiche e pic-nic nella natura. E, percorrendo la Strada del Franciacorta, si potrà anche andare alla scoperta dei luoghi pieni di storia e cultura, tra castelli, monasteri e musei.
Mentre l’Etna, altro grande territorio del vino italiano, si prepara ad ospitare ViniMilo (n. 40), dal 28 agosto al 13 settembre, in versione “mini”: un’edizione ridotta e misurata per la storica manifestazione che, sia pure con le limitazioni imposte dall’emergenza Covid, presidia con alcuni significativi eventi il tradizionale appuntamento pre-vendemmia sull’Etna dedicato a produttori, enologi, sommelier, esperti di enoturismo e ristoratori sempre più interessati alle etichette “made in Etna”. Fra questi l’Etna Bianco Superiore, vino Doc da uve carricante che da disciplinare è coltivato esclusivamente sul territorio di Milo, dove nel 2019 sono stati imbottigliati 405 ettolitri (+ 85% rispetto al 2015) e dove ad oggi, nell’arco di cinque anni, i produttori di Etna Bianco Superiore certificati da 3 sono cresciuti fino a 7 (dati Irvos e Consorzio Etna Doc).
Si rinnova la collaborazione fra Trento Film Festival e Palazzo Roccabruna, e anche quest’anno il sodalizio si celebra nel segno del gusto: per l’edizione n. 68 della kermesse cinematografica, in scena a Trento dal 27 agosto al 2 settembre, la casa dei prodotti trentini proporrà un’iniziativa dedicata alla valorizzazione dei sapori del territorio che coinvolgerà una ventina di operatori della ristorazione fra Trento e Rovereto. Montagna Gusto - questo il titolo dell’evento - darà vita ad una rete di bar, ristoranti e bistrot che nel periodo del Festival elaboreranno menù a base di specialità rigorosamente trentine, da consumare sia in presenza che in modalità take away, per sottolineare lo stretto legame culturale e socio-economico che esiste fra la nostra montagna e le sue produzioni tipiche. Paese ospite è la Georgia, repubblica caucasica dalle imponenti catene montuose, crocevia di culture e depositaria di un’antichissima tradizione vitivinicola, rappresentata da Joško Gravner. Il vignaiolo di Oslavia sarà protagonista dell’incontro “Joško Gravner il contadino. Dal Collio alla Georgia e ritorno: riflessioni su vino e territorio”, che avrà luogo il 29 agosto (dalle ore 11, Cantina Martinelli, a Mezzocorona, Trento). Gravner ripercorrerà in dialogo con Fabio Giavedoni, coordinatore nazionale di Slow Wine, il percorso che lo portò ad abbandonare la viticoltura convenzionale e a disfarsi della tecnologia, per abbracciare la fermentazione con lunga macerazione e l’antico metodo della vinificazione in anfora, proprio della tradizione caucasica. Dall’esordio negli anni Settanta alla prima importante svolta con la macerazione in grandi tini di legno fino al viaggio, dal Collio goriziano alla Georgia, intrapreso nel 2000 per approfondire l’utilizzo dei qvevri, le grandi anfore in terracotta interrate tipiche della zona dei Kakheti che Gravner aveva iniziato ad usare già nel 1997. Temi dell’incontro che si potranno ascoltare sorseggiando un bicchiere di quella Ribolla vinificata in una delle 47 anfore importate dal paese caucasico e lasciate a dimora nella terra della cantina di Oslavia.
In Maremma, intanto, ci si prepara per l’imminente vendemmia: il 29 agosto, a le Mortelle, griffe del vino della famiglia Antinori, va in scena la Festa di inizio vendemmia, una serata speciale allestita nel giardino della tenuta tra vino, cucina e musica. Una visita in cantina, seguita da una cena a base di prodotti di fattoria e ingredienti locali in abbinamento alle etichette Vivia e Botrosecco.
Se il tradizionale Settembre Rotaliano, festeggiamenti trentini per il Teroldego, è stata posticipata al 2021, gli amanti del Teroldego Rotaliano possono, comunque, festeggiare con A Tutto Teroldego, rassegna a tema che ogni anno la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino organizza con l’intento di far conoscere le caratteristiche di questo vitigno autoctono sia dentro che fuori dalla Piana Rotaliana, suo territorio di elezione. Dal 3 al 13 settembre, quindi, si potrà prendere parte ad una delle 24 iniziative in programma, tra degustazioni e cene a tema, aperitivi in rifugio e visite in cantina, dall’Altopiano della Paganella alla Vallagarina, dal Lago di Garda all’Altopiano di Pinè, dalla Piana Rotaliana alla Valsugana, passando per la città di Trento. Con il via, come consueto, con la Proposta Roccabruna Speciale Teroldego che, dal 3 al 5 settembre e dal 10 al 12 settembre, darà l’opportunità di effettuare assaggi di diverse etichette di Teroldego Rotaliano tra le splendide sale e l’ampio cortile all’aperto di Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino di Trento.
Al Braida Wine Resort, nell’astigiano, continuano gli appuntamenti dedicati a vino e cibo all’aria aperta: dopo la serie di pic nic in vigna, arrivano gli AperiSunset, aperitivi tra i filari, un modo giovane di scoprire la bellezza e la bontà del Monferrato, a partire dal 28 agosto, per godere di un tramonto indimenticabile sulla collina dell’Asinara, degustando vini Braida, insieme a un piatto preparato dalla gastronomia Dolce& Salato.
Alle luci del tramonto, immersi nel Parco Nazionale del Vesuvio, va in scena una serata per celebrare la bellezza delle “contaminazioni”, unendo i saperi e i sapori dei territori vulcanici: da Tokyo al Vesuvio, si scoprono ingredienti, pietanze e vini, abbinati sapientemente tra loro attraverso un viaggio a tavola, ideato da Massimo Setaro, chef Giuseppe Molaro di “Contaminazioni Restaurant” a Somma Vesuviana, con la partecipazione di Paolo De Simone “Storie di Pane”. Ecco la cena in vigna, il 31 agosto, organizzata a Casa Setaro, cantina alle pendici del Vesuvio, con chef Giuseppe Molaro, pupillo di chef Heinz Beck, che conquista la stella Michelin come executive chef nella sua esperienza a Sensi by Heinz Beck a Otemachi, Tokyo. La serata inizia con un wine tour con aperitivo a base di pietanze “snack” in stile ZioMì, il popub di Molaro aperto con suo padre Mimmo, e prosegue con una cena seduta in cui sono serviti tre piatti di “Contaminazioni Restaurant”, dal concept vesuviano-giapponese di Molaro. Partecipa alla serata anche Paolo De Simone di Storie di Pane, accompagnando l’Olio Extravergine d’Oliva Casa Setaro e il Metodo Classico Pietrafumante, Caprettone in purezza, con la nuova etichetta che mostra una pietra vulcanica in braille.
L’Umbria, intanto, si prepara ad “Abbinamenti”, evento dedicato ai grandi vini del territorio di Montefalco e Spoleto, tra gastronomia d’eccellenza, musica dal vivo, appuntamenti con l’arte, cultura del buon vivere, degustazioni, laboratori ed iniziative in cantina al calar del sole: l’evento, organizzato dal Consorzio dei Vini di Montefalco e la Strada del Sagrantino, con il contributo del Psr dell’Umbria, con il patrocinio del Comune di Montefalco, andrà in scena dal 18 al 20 settembre a Montefalco (Perugia), nel borgo famoso per essere la “Ringhiera dell’Umbria”, dove poter vivere tre giorni interamente dedicati alle eccellenze di un territorio unico nel suo genere. L’iniziativa vuol essere un invito a vivere un’esperienza a tutto tondo, degustando i vini a tavola ed in occasioni di incontro tra arte e musica. Montefalco ed i comuni abbracciati dalle denominazioni che portano questo nome, è da sempre una grande “terra per il vino”, come dimostra l’evoluzione recente del paniere, con una confidenza sempre maggiore su diverse varietà e tipologie di vino. Un evento a misura di turisti, appassionati e famiglie, per appuntamenti esclusivi, con posti limitati e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Ampio spazio sarà dato a degustazioni guidate, a laboratori che coinvolgono anche i più piccoli e ad un programma ricco di appuntamenti da non perdere.
Parte da Tenute Graziani, il 30 agosto, l’ultima de “Le Camminate del Gusto”, la serie di trekking firmate dalla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e di Cesena, che chiude l’edizione 2020 con passeggiata e degustazione sui colli dello Spungone tra Fratta Terme e Bertinoro. Nell’escursione si percorreranno sentieri, stradelli bianchi e tratti asfaltati, il tutto tra vigne, uliveti e altri coltivi con scorci panoramici sull’entroterra particolarmente suggestivi al tramonto.
L’Associazione di Produttori di Vino Classico Berardenga, che conta fra i soci 20 aziende del territorio di Castelnuovo Berardenga, organizza due serate estive, il 29 agosto e il 4 settembre, pensate per l’assaggio dei vini dedicate a residenti e turisti, e volte a promuovere le caratteristiche specifiche e uniche di un territorio vitivinicolo. “Vivi Classico Berardenga” aprirà le porte per l’assaggio dei vini - dieci le cantine protagoniste in ogni appuntamento - e per una chiacchierata nel “salotto” del vino allestito per l’occasione.
Per tutto agosto, poi, in Piemonte si festeggia il celebre principe bianco, in terra di grandi rossi: il Gavi. Col tradizionale Festival rimandato al prossimo anno, il Gavi promuove l’offerta turistica integrata della denominazione con “Happy Gavi! Estate 2020”. Un evento diffuso che, per tutta l’estate, animerà il territorio del Grande Bianco Piemontese tra concerti sotto le stelle, degustazioni di vino e tipicità alimentari in vigna e cantina, percorsi in e-bike nella natura, wellness tra i filari, arte, shopping e cultura. L’obiettivo è rendere il Gavi una destinazione turistica organizzata e appealing, promuovendo l’offerta del territorio in modo sistemico ed efficace e favorendone una agevole fruibilità.
E continuano anche gli appuntamenti estivi a Eataly Lingotto, all’aperto, nell’ampio dehors, oltre 200 metri quadri immersi nel verde dell’Orto Urbano di Torino Nizza Millefonti. Il tema dell’estate, Fish&Wine, è declinato con una selezione di piatti che uniscono il miglior pescato del giorno agli ottimi vini dell’Enoteca di Eataly, per portare il mare anche a Torino. Il 28 agosto, poi, ritorna l’ormai consueto appuntamento con il Grande Circo del Mercato: dalle 19 una cena speciale con le proposte di straordinari artisti della cucina e con l’intrattenimento di artisti circensi. Ospite d’onore una grande eccellenza italiana, il Grana Padano Dop: in menù una degustazione di diverse stagionature e tortelli freschi al Grana Padano con spuma al Grana. Il 1 settembre, invece, Genova e la sua tradizione gastronomica arrivano direttamente nella Terrazza al primo piano di Eataly Lingotto, grazie a Marco Visciola, chef de Il Marin, il ristorante gourmet di Eataly Genova. Giovane esponente della cucina ligure contemporanea, la sua parola d’ordine è la semplicità, con l’obiettivo di esaltare al meglio le materie prime di alta qualità in ogni sua creazione. Il protagonista della cucina è senza dubbio il pesce: Visciola predilige quello della Cooperativa Pescatori di Camogli, che opera nelle acque dell’area marina protetta di Portofino, proponendo piatti creativi e originali, realizzati nel pieno rispetto del mare. Il tutto, con le proposte di tapas e spiedo di chef Visciola e in abbinamento i cocktail pensati per l’occasione da Carlotta Linzalata, la barlady del Lounge Bar di Mago Rabin già vincitrice dell’ottava edizione della competizione internazionale di mixology Mediterranean Inspiration, e dal bartender Samuel Donniacuo, attualmente bartender da Edit-Torino e precedentemente al Piano35. Protagonista dei cocktail sarà il Gin Mare Capri, la nuova etichetta in esclusiva per Eataly della maison spagnola Vantaguard.
Non si ferma nemmeno l’estate ampezzana, quella dello storico Hotel de la Poste, che ha fatto la storia di Cortina: il 27 agosto andrà in scena la presentazione di “Cortina. Discover the Dolomites”, la rivista edita da Gruppo Editoriale e Doc-Com, magazine bilingue che accompagna alla scoperta del territorio ampezzano, raccontato attraverso storie e personalità illustri. E per l’occasione, Antonio di Franco, da 56 anni e 108 stagioni dietro al bancone del Bar dell’Hotel de la Poste, ha ideato un drink speciale, il Cocktail Amico a base di mandarino, ingrediente simbolo della mixology al Posta, Santa Margherita Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Aperitivo Select e vodka. Il 28 e 29 agosto, invece, andranno in scena, negli spazi dell’Hotel de la Poste, i GQ Talk: incontri che metteranno a confronto il direttore di GQ Giovanni Audiffredi con differenti interlocutori del mondo della moda, del food e dell’innovazione, sul tema “creativity, sparkling e fashion”.
Il 27 agosto, alla Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi, andrà in scena il concerto dei Trittico Trio, per la rassegna “Jazz in Fattoria”, nata da un connubio trail Comune di Pontassieve e il Consorzio Chianti Rufina per la promozione del territorio e la qualità dei vini prodotti.
Per tutto il mese di agosto invece, Borgo Nonino, a Udine, nel cuore dell’omonima distilleria, abbracciato da vigne, boschi e cantine di invecchiamento sotto sigillo, aprirà le sue porte, nei week end, dal venerdì alla domenica Ferragosto compreso, a wine lovers e appassionati, per scoprire il dietro le quinte della prestigiosa distilleria, dove prende vita la famosa Grappa Nonino.
Intanto, ad Identità Golose Milano si aspetta la fine della pausa estiva per tornare ad accogliere il pubblico: il 3 settembre, arriva la prima di due serate esclusive che inaugurano il programma autunnale. La cena che inaugura la nuova stagione di via Romagnosi vedrà protagonisti cinque grandi amici di Identità Golose, grandi firme della cucina d’autore milanese: Andrea Berton (Berton, una stella Michelin), Davide Oldani (D’O, una stella Michelin), Alessandro Negrini e Fabio Pisani (Il Luogo di Aimo e Nadia, due stelle Michelin) e Gianluca Fusto (Fusto Milano). La sera successiva, il 4 settembre è in programma una cena che chiama a raccolta, da tutta Italia, quattro ispirati interpreti della cucina d’autore: Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma, una stella Michelin), Massimiliano Mascia (San Domenico, Imola, due stelle Michelin), Paolo Rota (Da Vittorio, Brusaporto, tre stelle Michelin), Loretta Fanella (Loretta Fanella Pastry Lab, Livorno). Il 5 settembre, poi, sarà la volta di Andrea Ribaldone e Simone Maurelli, con un menù pensato per celebrare la ricchezza dell’offerta ittica che ha sempre caratterizzato il mercato meneghino. Poi, il 9 e il 12 settembre, tocca al grande pasticcere Corrado Assenza, che porta la sua arte gastronomica da Identità Golose con un menù di quattro portate. Un’elegante mise en place “sotto le stelle” sarà allestita, invece, il 14 settembre, lungo il tratto di via Andegari che collega Identità Golose Milano al Mandarin Oriental Hotel. Gli chef di Identità Golose Milano e Seta del Mandarin Oriental hanno deciso di unire le forze per uno speciale charity dinner a favore de L’abilità Associazione Onlus. L’esclusivo gala dinner sarà firmato dagli chef Antonio Guida, Federico Dell’Omarino e dal pastry chef Nicola Di Lena (ristorante Seta del Mandarin Oriental) con Andrea Ribaldone e Simone Maurelli (Identità Golose Milano). Parte, poi, una serie di incontri dedicate all’arte della pizza, in collaborazione con Acqua Panna e S.Pellegrino e che prevede per ogni serata due pizzaioli individuati fra i migliori interpreti della pizza contemporanea. Quali sono certamente Renato Bosco e Pier Daniele Seu, protagonisti del primo appuntamento, in scena il 15 settembre. Identità Golose Milano per la prima volta ospita un progetto bello e importante come Fish & Chef, il 28 settembre, giunto alla undicesima edizione. Questa iniziativa fa incontrare chef e pasticcieri del Benaco - così era chiamato il Lago di Garda dagli antichi - che si cimentano in un dialogo che ha come grammatica l’utilizzo delle materie prime locali.
La voglia di tornare alla socialità, ad ogni modo, non ferma i tanti appuntamenti digitali: il viaggio enoico #SommelierAtHome di Aspi-Associazione Sommellerie Professionale Italiana prosegue con nuovi incontri online, rivolti ad appassionati e professionisti, alla scoperta dei territori e dei vitigni italiani, regione per regione. Dopo Piemonte, Campania e Lombardia, la protagonista delle tre lezioni online sarà la Sicilia, terra potente ed elegante, unione di tradizione e innovazione. I partecipanti, che riceveranno le tre bottiglie di vino comodamente a casa prima dell’inizio del corso, potranno seguire ogni videoconferenza tramite la piattaforma Zoom in compagnia di Paolo Porfidio, head sommelier del ristorante milanese Terrazza Gallia. Si parte il 7 settembre con “Il Cerasuolo di Vittoria, l’unica Docg siciliana”; poi il 14 settembre, con “Il Passito di Pantelleria, alla scoperta dell’isola del tesoro”; e si chiude il 21 settembre, con “Tra fuoco e mare, i vini vulcanici dell’Etna”.
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