Degustare grandi etichette in cantina? Non solo e non più, perché, per sua stessa natura culturale, conviviale e di condivisione, il vino esce dai luoghi classici e tradizionalmente legati al suo consumo, per andare incontro ad un consumatore globale sempre più multi-tasting: invade musei, teatri, librerie, cinema e perfino gli stadi, viaggia in treno ad alta velocità e sul winebus, in crociera in mare aperto, si degusta in volo tra le nuvole e dentro gli aereoporti. Con Bacco che entra sempre più spesso anche nelle case dei wine lovers “via” radio e Tv. Sono solo alcune delle occasioni più insolite e curiose che vedono protagonisti i vini delle cantine del Belpaese.
Se è vero che il vino è cultura, perché racconta la storia e la tradizione di un territorio, è naturale allora trovarlo in un museo, vicino ad esposizioni di pittura o scultura di artisti famosi. E se brindare ai vernissage che inaugurano mostre è cosa nota, oggi sono molte le occasioni in cui il vino incontra l’arte, e i wine lovers possono degustare etichette ammirando le opere esposte in un museo, aggirarandosi con un calice di un grande vino tra i capolavori di artisti di ogni epoca. Ma può succedere anche che il vino si degusti nel foyer di un teatro, aspettando l’inizio del prossimo spettacolo che di solito coincide con l’ora di cena, o trattenersi alla fine di una messa in scena, approfittandone per scambiare opinioni sorgeggiando del buon vino, che di solito accompagna i buffet offerti agli spettatori.
E se l’esperimento di portare il vino dentro ai cinema per il momento è una tendenza che si registra soprattutto Oltreoceano - fatta eccezione, in Italia, per eventi particolari, ma prestigiosi come la Mostra del Cinema di Venezia, dove il vino è protagonista da sempre nelle cene di gala o negli aperitivi prima delle proiezioni - molto diffusa tra le cantine del Belpaese è la tendenza di presentare i propri vini in libreria, magari “abbinandoli” alla presentazione di volumi dedicati al wine & food, o per rendere più piacevole i tradizionali incontri degli autori con i propri lettori. Ma molte sono anche le cantine sponsor o testimonial di avvenimenti sportivi o delle squadre più famose, se solo si pensa al mondo del calcio, con il vino che entra negli stadi per brindare alle vittorie, o per intrattenere i tifosi prima del fischio di inizio, ma anche nei ristoranti che si trovano direttamente all’interno degli stadi di ultima generazione.
E poiché il mondo è sempre più fatto da viaggiatori, anche il vino si adegua, creando nuove occasioni di consumo. Un esempio? La degustazione ad alta velocità nei treni, che ormai periodicamente ospitano le cantine e i loro vini per incuriosire i wine lovers con l’esperienza di una degustazione viaggiante, ma anche per rendere più piacevole il loro viaggio. E, tra winebus e motorhome, a viaggiare su quattro ruote sono anche speciali spazi lounge che si spostano da una località all’altra, con a bordo una ricca selezione di etichette da far assaggiare agli appassionati.
Un brindisi tintinnante a 10.000 metri di altezza non è il massimo? No problem: per chi del piacere di un buon calice non può farne a meno nemmeno quando è in viaggio, negli aereoporti principali e più frequentati le cantine hanno propri wine bar griffati dove assaggiare etichette aspettando di prendere il volo. Ma il turismo del vino si può fare anche in crociera: molte compagnie propongono non solo degustazioni di etichette sulle proprie navi, ma anche veri e propri itinerari marittimi dedicati agli eno-appassionati, con tappe nelle più famose zone vinicole vicino alle coste. E per chi resta a casa, basta accendere la radio o la Tv per sentire parlare di vino o vedere stappare bottiglie, e, perfino, imparare a fare il sommelier: e dalle immagini allo scendere in cantina per aprire un grande vino, il passo è breve.
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