Il vino italiano sale in cattedra in Cina: le più prestigiose denominazione del Belpaese sono state al centro dell’attenzione degli studenti del Collegio Enologico della Northwest Agriculture and Forestry University di Yangling, nello Shaanxi, considerata una delle migliori università cinesi per qualità dell’insegnamento e della ricerca in campo agricolo. Nel ruolo di docente Sophie Shen, insegnante certificata della “Taste Italy! Wine Academy”, la prima wine school italiana interamente dedicata ai winelovers cinesi fondata Business Strategies, che ha approfondito la storia della viticultura italiana alle Denominazioni di origine, la geografia del vino italiano, ed il tema delle etichette, facendo degustare agli studenti, che hanno sostenuto l’esame per la certificazione “Taste Italy!”, diversi vini dalle principali Regioni d’Italia.
Iniziativa che va incontro alla domanda di formazione ed educazione al vino italiano in Cina, fondamentale, a detta di tutti gli operatori, per crescere davvero in un mercato che sarà imprescindibile per il business enoico mondiale, e dove il Belpaese, secondo le dogane cinesi (https://goo.gl/7C8fQ9), nel primo semestre 2017 è , è cresciuto del 16,9% in volume (14,9 milioni di litri di vino) e del 18,1% in valore (a 67,3 milioni di euro), e dove, secondo l’Osservatorio Business Strategies-Wine Monitor (https://goo.gl/Dsae7t), la domanda complessiva in valore (1,149 miliardi di euro nel semestre) ha superato quella di un mercato storico come la Germania (1,137 miliardi di euro).
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