Il vino, la ristorazione d’eccellenza e i prodotti tipici, ma anche le opere d’arte, i musei, l’artigianato artistico, la cultura e il turismo. Sono alcune delle eccellenze su cui la Toscana, specie in questo momento di crisi, ha deciso di scommettere ancora di più di sempre, mettendole insieme, perché questa è la ricetta vincente, in modo da promuovere sempre più il made in Tuscany ed i suoi territori. Ecco “Vetrina Toscana” 2012, progetto di promozione avviato da tempo da Regione e Unioncamere Toscana, che conta oggi tra gli aderenti 752 ristoratori e quasi 268 botteghe alimentari. Per sviluppare ancor di più il progetto, quest’anno Vetrina Toscana è stata ulteriormente rinnovata con un nuovo disciplinare per ristoranti, botteghe di vicinato, artigiani alimentari, e produttori. Presentato inoltre un calendario di iniziative che vuol essere un volano per il turismo di qualità, rivolto a chi viene a visitare la regione, ma anche ai cittadini, per promuovere ulteriormente i prodotti toscani. Si tratta di 50 eventi che coinvolgeranno i vari protagonisti di Vetrina Toscana.
“Il nuovo progetto - spiega l’assessore toscano alla cultura Cristina Scaletti - è centrato su una strategia volta ad esaltare prodotti e territori e oggi coinvolge tutti i soggetti interessati (oltre alle Camere di Commercio e alle associazioni di settore, le province, le associazioni agricole, dell’artigianato, la cultura). Sono stati così costituiti i coordinamenti provinciali che stanno integrando tutti i protagonisti della nuova edizione. L’obiettivo è quello di una ulteriore qualificazione dell’offerta che trasformi i ristoranti e le botteghe nei primi ‘ambasciatori’ dei prodotti e delle tradizioni locali”. Secondo Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura, così facendo “ampliamo il raggio d’azione. Continuerà e si allargherà la promozione di alcuni prodotti, come il ‘pesce dimenticato’, ma a questa si aggiungeranno altri prodotti come l’olio, il vino, il formaggio, la carne, sopratutto nei tagli meno nobili ma che hanno un legame vero con il nostro territorio, il pane di cui presto avremo la Dop come pane toscano”.
“Vogliamo puntare davvero sulla filiera corta - conclude Salvadori - per questo crediamo che sia giusto lavorare su prodotti di cui ci sia la disponibilità per farli arrivare davvero sulle tavole dei consumatori toscani e anche su quelli dei turisti che vengono in vacanza in Toscana. Così faremo un servizio vero ai produttori e alle imprese dell’agroalimentare ma anche ai consumatori e a tutti gli operatori che lavorano nel settore della ristorazione e del turismo”. Nell’ambito di Vetrina Toscana è stato poi inserito il progetto Taste the quality, che propone di promuovere la produzione di cristalli di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena. Come? Chi rottama i propri vecchi bicchieri, viene data la possibilità di reintegrarli con quelli messi a disposizione a prezzi particolarmente vantaggiosi da un’azienda leader come la Rcr di Colle Val d’Elsa. Il progetto si appresta a fare un salto di qualità su scala regionale, coinvolgendo tutti gli esercizi aderenti a Vetrina Toscana. “Quello che si è innescato - spiega l’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini - è un processo virtuoso che consente di tenere insieme più aspetti, tutti essenziali per lo sviluppo della nostra regione. Penso ad un’attività radicata come la produzione del cristallo, che deve saper innovare senza venir meno alle proprie tradizioni e alla quale questo progetto può contribuire a dare prospettive produttive e occupazionali.
In più, il progetto prevede la possibilità di riciclare il 100% dei materiali rottamati, garantendo così la sua sostenibilità ambientale. E ancora le aziende di ristorazione avranno certezza di approvvigionamenti e potranno contare su modelli aggiornati e di qualità”. Secondo il presidente regionale di Unioncamere Vasco Galgani “la Toscana importa prodotti agricoli per 392 milioni di euro e ne esporta per 265, con un deficit di 127 milioni. Anche l’import-export di prodotti agroalimentari presenta un deficit per 686 milioni e solo il vino riesce a compensare la bilancia commerciale con un surplus di 651 milioni”. Per questo, ha aggiunto, con “Vetrina Toscana e l’ulteriore allargamento di questa rete, puntiamo a qualificare la nostra offerta definendo un modello unico nel panorama italiano ed internazionale”.
Focus - “Rottamazione - Taste the quality”: via i vecchi calici, arrivano i nuovi di qualità superiore nei ristoranti, locali ed enoteche della Toscana
Si chiama Progetto “Rottamazione - Taste The Quality” ed è una delle iniziativa di Vetrina Toscana, un modo nuovo per coniugare promozione del territorio e valorizzazione delle sue produzioni a 360 gradi, promossa dal Consorzio del Cristallo di Colle Val d'Elsa. Un progetto che riesce a ottimizzare da un punto di vista innovativo e attraente per il pubblico del turismo nazionale ed internazionale la proposta di vino e cristallo, prodotti della terra e manufatti da apprezzare nell’unicità del panorama toscano, in linea con gli obiettivi di Vetrina Toscana. Il progetto, sostenuto dal Comune di Colle Val D’Elsa, punta infatti a promuovere le produzioni vetrarie di Colle Val d'Elsa e valorizzarne la ristorazione di qualità, un'iniziativa partita nel 2011 che ha già fatto registrare ottimi risultati.
Colle Val D’Elsa è considerata la “Capitale del Cristallo”: rappresenta il 95% della produzione italiana e il 40% di quella mondiale, impiega circa 600 addetti con un fatturato annuo di circa 80 milioni di euro. Il Progetto coinvolge 50 ristoratori che danno calici e bicchieri da rottamare al Consorzio del Cristallo. Per il momento sono stati rottamati oltre 25.000 pezzi per un totale di oltre 6 tonnellate di vetro. Il Consorzio li sostituisce con nuovi calici, prodotti con materiale innovativo, un vetro sonoro superiore ottenuto dalla fusione delle migliori materie prime e che è caratterizzato da massima trasparenza, massima brillantezza, miglior equilibrio tra trasparenza e brillantezza, oltre a leggerezza e resistenza. I nuovi calici del Consorzio permettono di attualizzare lo stile dei ristoratori, che sono così motivati a elaborare apparecchiature originali e di maggiore appeal, e di apprezzare appieno la qualità del vino toscano. Il tutto facendo conoscere la qualità della produzione di cristallo e una parte importante della storia del territorio e della comunità - le prime fornaci e vetrerie di Colle Val D’Elsa risalgono al Quattrocento - anche attraverso vetrofanie e depliant esplicativi.
Tanti i vantaggi per la comunità, che vedrà rafforzarsi l’identità e la cultura del territorio, sottolineando da un lato le specificità manifatturiere, in questo caso portatrici di valori ecosostenibili, e dall’altro la ricchezza del proprio patrimonio enogastromico e ricettivo. Da considerare anche il ritorno economico per gli esercenti e per i produttori. In questo caso il Consorzio del Cristallo di Colle Val D’Elsa, che si afferma come presenza qualificata e green oriented sul territorio, può aspirare ad un mercato potenziale del cristallo stimato in 150-160 milioni di euro. Da sottolineare che il comparto del vetro sonoro o vetro di qualità si espande fino a 550 milioni di euro nei Paesi tradizionali produttori come Francia, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Slovenia, Turchia. Lo slogan “Taste the quality made in Tuscany” rispecchia gli obiettivi profondi del progetto Vetrina Toscana che unisce Regione e Unioncamere nella ricerca ed attualizzazione di nuove leve per il turismo di qualità.
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