Dalla cucina “concettuale” di Ferrian Adrià, ma anche dalle suggestioni di quella scandinava e orientale un segnale piuttosto chiaro: il vino non necessariamente resta il “compagno” ideale della grande gastronomia. Sempre più spesso, infatti, i grandi piatti, più ricchi di aromi, ingredienti e sfumature, esigono essere accompagnati da bevande meno “invasive” rispetto al vino. E’ la tendenza che coglie il giornalista e critico enogastronomico Paolo Marchi ai microfoni di www.winenews.tv nell’imminenza dell’apertura di “Identità Golose” (Milano, 28/31 gennaio). Spagna, Francia e, in parte l’Italia, nono possono continuare ad essere considerate le cucine di riferimento mondiale. “Premono” nuove forze: dall’Europa la cucina scandinava promette grandi cose, mentre anche dall’Oriente, Giappone in particolare, arrivano nuove e interessanti suggestioni. Ma è la qualità - sempre secondo Marchi - a crescere a livello globale, anche in Paesi non storicamente votati alla grande cucina.
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