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LAVORO E BENESSERE

Il welfare aziendale paga, e sempre più imprese ci investono. Ed anche il vino ha le sue eccellenze

Ruffino (n. 1 assoluto nel settore agricoltura), Mastroberardino e Terredora premiate dal Welfare Index Pmi 2024 by Generali Italia e Confagricoltura
Confagricoltura, CONSIGLIO DEI MINISTRI, GENERALI ITALIA, RUFFINO, TERREDORA, WELFARE, WELFARE INDEX PMI, Italia
Ruffino, cantina storica del Chianti Classico, al top del Welfare Index Pmi 2024

Il welfare aziendale paga, e sempre più imprese ci investono. Tanto che ormai il 75% delle Pmi italiane ha un livello almeno medio di welfare interno, mentre quelle hanno un livello alto o molto alto, dal 2016 ad oggi, sono triplicate, passando dal 10,3% al 33%, con una crescita netta negli ultimi due anni (+8%). Uno strumento, quello del welfare aziendale, che può costituire la base di un nuovo welfare di comunità capace di promuovere la coesione sociale anche al di fuori delle aziende: le imprese raggiungono il 44% delle famiglie italiane. Ancora, per il 18% delle Pmi il welfare aziendale è una leva strategica di gestione dell’impresa, e di queste più dell’80% ottiene i migliori risultati di impatto sociale. La conciliazione vita-lavoro ed il sostegno economico sono le aree più in crescita. Ma il welfare aziendale contribuisce alla produttività e al successo economico: vedono fatturati in crescita il 28,8% delle imprese a livello iniziale, ed il 46,5% di quelle a livello molto alto. Fotografia che emerge dal “Welfare Index Pmi” 2024, iniziativa promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane - Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio - a cui hanno preso parte 7.000 imprese, più che triplicate rispetto alla prima edizione, e da tutti i settori produttivi. E che si basa su un modello di analisi su dieci aree: Previdenza e protezione, Salute e assistenza, Conciliazione vita-lavoro, Sostegno economico ai lavoratori, Sviluppo del capitale umano, Sostegno per educazione e cultura, Diritti, diversità, inclusione, Condizioni lavorative e sicurezza, Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori, Welfare di comunità. Nella presentazione, oggi, a Roma, alla presenza, tra gli altri, della Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella, anche il vino, come sempre, ha avuto la sua parte, con premi andati a realtà come Tenute Ruffino, uno dei nomi storici del Chianti Classico (oggi del gruppo Constellation Brands, ndr) e a due realtà di riferimento del vino di Campania, Matroberardino e Terredora.
Tenute Ruffino, prima classificata nella Categoria “Agricoltura” del Welfare Index Pmi, è stata premiata per i diversi interventi in campo: buoni spesa e benzina si affiancano alla possibilità per i lavoratori di convertire il premio aziendale in welfare, a cui l’azienda aggiunge il 10%. È messo a sistema lo smart working di due giorni a settimana ed una maggiore elasticità in caso di esigenze comprovate. La tutela del territorio passa attraverso un impianto fotovoltaico, un parco macchine quasi completamente elettrico, e un efficiente sistema di depurazione delle acque. Mastroberardino Società Agricola, invece, è vincitrice della menzione speciale “Giovani e ascensore sociale”, ritirata da Piero Mastroberardino, titolare e fondatore. “Produttrice di vini radicati nel territorio che la ospita, l’azienda da sempre porta avanti una politica di grande attenzione verso le nuove generazioni. Proprio a loro sono rivolti diversi piani di welfare progettati per la crescita professionale. Il personale ha a disposizione programmi di formazione personalizzati che spaziano dalla conoscenza della lingua inglese alle materie tecniche. Con partnership e tirocini, Mastroberardino porta avanti un dialogo con il mondo universitario finalizzato anche all’assunzione di giovani talenti”, si legge in una nota, che spiega come alla base del premio ci sia anche “l'attenzione alle famiglie dei dipendenti con rimborsi spesa dedicati ai figli per la copertura dei costi dei libri scolastici, corsi di formazione e viaggi d’istruzione. Degna di nota la creazione, anche, del Museo d’Impresa Mastroberardino Atripalda”. Tra le aziende premiate, come anche Terredora, storica cantina della Provincia di Avellino, fondata da Paolo Mastroberardino, “e pioniera, nel suo territorio, nell’applicazione di contratti a tempo determinato stabilizzati. Accanto a questa scelta che punta a consolidare la permanenza dei dipendenti in azienda nell’arco di tutto l’anno, ci sono piani formativi con particolare attenzione al tema della sicurezza sul lavoro. Un impianto fotovoltaico alimenta la cantina mentre le tecniche colturali non prevedono l’uso di prodotti chimici. Il rapporto con il territorio passa anche attraverso una stretta collaborazione con il mondo universitario con il quale Terredora ha collaborato per la sostenibilità dei processi e la salvaguardia dei vitigni autoctoni, protagonisti della sua produzione”. “Il Welfare Index Pmi e i risultati della sua ricerca si confermano fondamentali per le imprese del nostro comparto. Dai risultati dell’ultimo rapporto appare evidente come le imprese abbiano ormai raggiunto un alto livello di welfare aziendale, estendendolo anche alle famiglie dei propri dipendenti e alle comunità: dalle politiche di conciliazione vita-lavoro alla salute e all’assistenza per i familiari, dalla previdenza integrativa alla tutela dei diritti e delle pari opportunità”, ha commentato Sandro Gambuzza (Confagricoltura).

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