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IL WI-FI E INTERNET TRA I FILARI: GLI AFFARI DECOLLANO ED I CLIENTI APPREZZANO! POTERSI COLLEGARE AL WEB IMMERSI NELLA CAMPAGNA TOSCANA E’ LA NOVITA’ CHE ARRIVA DAI VIGNETI DELLA “SAN FILIPPO”, NEL TERRITORIO DEL BRUNELLO

Italia
Maria Cristina e Roberto Giannelli

Territori blasonati e grandi vini, la bellezza del paesaggio e la qualità dell’accoglienza: sono le “doti” irrinunciabili affinché un wine resort o un’azienda enoturistica abbia fortuna. Ma accanto ai “fondamentali” si presentano oggi nuove e innovative variabili capaci di decretare il successo di pubblico di un’azienda su di un’altra, anche se collocate nello stesso territorio e spesso a poca distanza l’una dall’altro.
E’ l’insegnamento della Tenuta San Filippo (www.sanfilippomontalcino.com), raffinato wine resort, ma anche azienda vinicola, di Montalcino che, da qualche tempo, e non senza fatica, ha messo a disposizione dei propri ospiti una connessione wireless, che permette ai molti enoturisti di connettersi ad internet tramite wi-fi e scaricare la posta e anche lavorare stando comodamente seduti a bordo piscina o ad ammirare o essere negli splendidi vigneti del Brunello.
Una novità per la campagna in generale dove servizi del genere sono davvero difficili da trovare per la difficoltà di portare la linea internet tra i filari. Ma anche una “manna” per i tanti ospiti della struttura, specie quelli stranieri, che oltre alla bellezza del luogo scelgono San Filippo come meta delle loro vacanze proprio per questo servizio che altre aziende non riescono ancora a offrire.
Una semplice connessione a internet diventa così un elemento innovativo capace di fare la differenza nell’affollato panorama degli agriturismi: l’opzione invoglia poi il turista anche a tornare di stagione in stagione nella stessa azienda. Buona idea davvero questa, che rappresenta, in piccolo, il segreto di ogni impresa, vale a dire la capacità di innovare e distinguere il proprio prodotto e con esso l’immagine di un’azienda.
“Ottenere la linea - spiega Maria Cristina Giannelli, manager e moglie dell’imprenditore Roberto Giannelli che nel 2003 ha acquistato la splendida tenuta di Montalcino - non è stata cosa semplice e abbiamo dovuto insistere non poco ma alla fine siamo riusciti a offrire questo valore aggiunto. E gli ospiti hanno davvero gradito tanto che preferiscono venire da noi che non andare altrove perché anche in vacanza può comunque lavorare o tenersi aggiornato tramite internet con il pregio di stare a Montalcino”. E dal wine resort alla vigna il passo potrebbe essere breve tanto che Roberto Giannelli non esclude di portare in futuro la connessione tra i vigneti per monitorare l’andamento delle piante: una scelta questa che segue da vicino la filosofia produttiva che contraddistingue San Filippo, vale a dire quello di innovare la tradizione.
“Da quando ho acquistato l’azienda - spiega a WineNews Giannelli - ho lavorato molto con la massima attenzione verso la qualità del vino; i risultati e la soddisfazione non sono mancati, ma fino ad oggi il mondo del vino in generale è troppo attaccato alla tradizione. E’, invece, necessario anche saper andare oltre per vincere le sfide del futuro, sperimentando anche nuove idee e investendo per il domani senza mai perdere di vista la qualità e il saper fare”.

Il ritratto - La Tenuta San Filippo di Montalcino
Situata a sud-est del territorio di Montalcino, la Tenuta San Filippo, acquistata di recente dal giovane imprenditore Roberto Giannelli, con tante esperienze passate nel trading immobiliare, conta su una superfice di 22 ettari, di cui la metà impiantati a vigneto. Nelle varietà coltivate compaiono Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, ma a spiccare è naturalmente il Sangiovese, con 5 ettari e mezzo, coltivati a Brunello, 2,5 ettari a Rosso di Montalcino e 2 ettari a Sant’Antimo.
Dal 2003, Roberto Giannelli si è occupato di realizzare una nuova cantina e di reimpiantare parte delle vigne di Sangiovese e l’obiettivo, nei prossimi anni, è quello di passare dalle attuali 60.000 bottiglie a quota 80.000.
Oltre alla parte vitivinicola, la tenuta comprende anche uno raffinato wine-resort che offre un’accoglienza di alto prestigio e meta per tanti enoturisti, in buona parte americani, tedeschi, inglesi … ma tantissimi francesi, forse richiamati da un simbolo dell’enologia italiana che sta dando grandi grattacapi alle migliori griffe di Francia!

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