02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

IL WINE & FOOD RENDE OMAGGIO A DUE DELLE SUE FIRME PIÙ IMPORTANTI: IL 3 MAGGIO A ROMA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LUIGI VERONELLI - LA VITA È TROPPO CORTA PER BERE VINI CATTIVI”; IL 4 IN FRANCIACORTA, LA CONSEGNA DEL PREMIO “FRANCESCO ARRIGONI”

Uno, Luigi Veronelli, è ritenuto da tutti uno dei padri nobili della critica e della comunicazione enogastronomica italiana; l’altro Francesco Arrigoni, firma del “Corriere della Sera”, bergamasco, prematuramente scomparso, con Veronelli, come suo assistente aveva iniziato la sua carriera, ed era stato fondatore e direttore del Seminario Permanente Veronelli. Due personaggi di primo piano dell’enogastronomia italiana che nei prossimi giorni, in due momenti diversi ma legati da un “filo ideale”, saranno celebrati a distanza di poche ore. Il 3 maggio, all’Hotel Columbus di Roma, sarà di scena la presentazione del libro “Luigi Veronelli - La vita è troppo corta per bere vini cattivi”, scritto da Gian Arturo Rota e Nichi Stefi per Giunti e Slow Food Editore, in un incontro moderato da Armando Castagno e Fabio Rizzari. Il 4 maggio in Franciacorta, nel Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo (Brescia), invece, il fondatore di “Libera Terra”, Don Luigi Ciotti, riceverà il “Premio Francesco Arrigoni”, n. 1, assegnato all’associazione nata con l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni confiscati alla mafia per ottenere prodotti di alta qualità con metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona. Quell’agricoltura virtuosa di cui Veronelli e Arrigoni amavano scrivere.

Focus - Il premio Arrigoni a Libera Terra
Il riconoscimento si prefigge ogni anno di valorizzare un’iniziativa contraddistinta da una forte valenza etica nell’ambito dell’enogastronomia. Per la prima edizione la giuria, presieduta da Antonella Colleoni, moglie di Francesco, e composta dal suo primogenito Dante e da alcuni amici di Arrigoni, tra i quali il giornalista Gianni Mura, ha voluto premiare l’esperienza di “Libera Terra”.
Il premio consiste in 5.000 euro e in un oggetto artistico realizzato dalla Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino di Rovato, ogni anno diverso ma con tre caratteristiche fisse: un pezzo di roccia, a ricordare la passione di Francesco per la montagna e le arrampicate, un cuore a ricordare la sua generosità (fino all’espianto degli organi) e la sua passione civile. E qualcosa che spunta dalla roccia, forse una vite, perché gli uomini possono morire, le idee no, sono come semi, portati dal vento o dagli uomini di buona volontà.
Il Premio 2013 è opera della giovane artista Carolina Garoffoli, 17enne rovatese, allieva della Ricchino, vincitrice del concorso regionale aperto agli allievi dei principali istituti artistici lombardi.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli