Potrebbero essere presto disponibili i domini internet “.wine” e “.vin”: a richiedere il diritto a gestire le registrazioni all’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, www.icann.org), società privata senza scopo di lucro creata per la gestione dei nomi dei domini internet, sono quattro società private, la June Station LLC e la Holly Shadow LLC dagli Usa, la Afilas Limited dall’Irlanda e la “dot Wine Limited” da Gibilterra. Un’opportunità forse, ma anche un rischio.
Secondo l’Oiv (Organizzazione internazionale della vite e del vino, www.oiv.int), l’“Onu” del vino, nelle proposte di gestione di queste compagnie non sarebbero state espresse sufficienti garanzie per tutelare i nomi di indicazioni geografiche del vino già costitutite. In sostanza, il rischio che si corre, per l’Oiv, è che chiunque possa registrare domini come “Bordeaux.wine” o “Barolo.wine” o ancora, “Franciacorta.vin”, per fare degli esempi, con il pericolo che un utilizzo improprio vada a danneggiare la denominazione stessa e i produttori.
Fino al 12 agosto, sul sito dell’Icann, sarò possibile postare commenti pubblici sull’opportunità delle procedure. Dopo, sarà possibile mettere in campo eventuali procedure di opposizione (a pagamento). Una vicenda che il mondo del vino, italiano e non, deve seguire con attenzione.
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