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IN ASIA I VINI MIGLIORI SONO QUELLI DELL’EMISFERO SUD DEL MONDO ENOICO, ALMENO SECONDO I “DECANTER ASIA WINE AWARDS” BY DECANTER DI SCENA A “PROWINE” DI SHANGHAI. AUSTRALIA PROTAGONISTA, IN UN MERCATO DOVE I PREMI VALGONO ANCORA QUALCOSA ...

In Asia i vini migliori sono quelli dell’Emisfero Sud del mondo enoico, almeno secondo il magazine britannico Decanter, che, ai “Decanter Asia Wine Awards”, consegnati ieri al ProWine di scena a Shanghai, ha premiato con ben 7 riconoscimenti su 15 l’Australia, che lascia tutti glia altri competitor al palo, dalla Spagna, l’unica a sommare due riconoscimenti, alla Francia, passando per Italia, Argentina, Nuova Zelanda, Sudafrica e Usa, fermi ad un premio ciascno.
Tra i vincitori , l’annata 2010 del Pinot Nero della Tasmania “Eileen Hardy” di Accolade Wines, premiato con il Pinot Noir International Trophy, mentre il Riesling “Eden Springs” 2009 di High Eden si è affermato tra i Riesling. Tra gli stile bordolesi, la California (Napa Valley) sbaraglia la concorrenza del Vecchio mondo, con il “Cakebread Cellars” 2010 Dancing Bear Ranch, mentre è il Sudafrica a imporsi tra i vini che seguono lo stile del Rodano, con il Saronsberg Shiraz 2011 di Tulbagh. L’unica soddisfazione per la Francia, battuta ripetutamente sui suoi punti di forza, arriva dalla categoria dedicata agli spumanti, con il Blanc de Blancs Brut Champagne 2008 di Bauget - Jouette. L’Italia ha vinto solo nella categoria a lei dedicata, con l’Alfiera 2010 Barbera d’Asti Superiore di Marchesi Alfieri, mentre la Spagna, oltre a “La Rioja Alta 904” 2001 tra i vini iberici, ha piazzato in cima alla classifica anche con il miglior blend internazionale, il “Dehesa de Luna” 2011.
Etichette che, ai più, dicono poco o niente, ma in un mercato giovane come quello asiatico i premi internazionali continuano ad esercitare un grosso ascendente sui neofiti di Bacco, spingendo in maniera importante le vendite, anche di vini poco blasonati che, però, spesso fanno la maggior parte dei profitti del settore.

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