Notizie allarmanti provengono dalla Francia e precisamente dall’Institut National des Appellations d’Origine (Inao), che sovrintende alle denominazioni transalpine.
Gran parte delle zone di produzione viticole più importanti di Francia sono messe sotto pressione dall’urbanizzazione, o meglio, della cementificazione selvaggia. Nuovi insediamenti residenziali, parcheggi, autostrade e altre strutture son praticamente costruiti su terreni a vigneto, tanto da non permettere più a nessuno di stabilire con un buon grado di precisione i confini reali delle denominazioni.
La situazione è particolarmente critica proprio a Bordeaux e in Borgogna, i “fiori all’occhiello” della produzione enoica francese, dove la mappa attuale del complesso sistema a denominazione delle due zone è così obsoleta da essere irrilevante. “E’ semplicemente ridicola”, ha detto, senza mezzi termini, a “WineSpectator”, Alexis Guyot, agro-ingegnere dell’Inao. Chiaramente, una volta che un centro commerciale è stato costruito o una cava ha scavato nella terra, “quella terra ha definitivamente perduto la sua vocazione a vigneto” ha sottolineato Guyot.
Insomma, sempre più spesso il valore dei terreni edificabili è diventato di gran lunga superiore a quello destinato ai vigneti, anche in zone e denominazioni di primo piano. A Pessac Léognan, sottozona bordolese tra le più importanti, a meno che non si tratti di uno Château di assoluto prestigio, la terra vale più se è edificabile con condomini e centri commerciali.
La perdita di potenziale produttivo per il vino non è l’unico problema. Lo stesso paesaggio progressivamente “modificato” abbassa la notorietà della denominazione e dei suoi vini. Utilizzando immagini satellitari e altri strumenti di precisione, l’Inao sta realizzando delle mappe dettagliate della conformazione delle “nuove” denominazioni francesi da mettere a disposizione a chi ne farà richiesta. I sindacati del vino, per esempio, potranno usare queste mappe per proteggere i vigneti delle zone più a rischio e opporsi alla cementificazione in aumento. Secondo la legge francese, vi è anche la possibilità di classificare alcuni “siti eccezionali”, dove sarà vietata ogni tipo di costruzione.
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