In Franciacorta è già tempo di vendemmia ed anzi, in alcuni casi, siamo entrati proprio nel vivo. Un fatto che, specie nel recente passato si è verificato altre volte, diretta conseguenza di estati a forte impatto termico e che, comunque, pone l’areale alle porte di Brescia come una delle zone più precoci in assoluto del panorama italiano (per varietà coltivate e per esigenze enologiche). È il caso di Castello di Bonomi, dependance franciacortina della famiglia Paladin, dove la raccolta è già partita un paio di giorni fa, o di Guido Berlucchi l’azienda da 50 anni produttrice di bollicine, che ha comincia la sua vendemmia l’8 di agosto. Ma c’è anche chi ha scelto una strada radicalmente diversa: aspettare ancora prima di tagliare il primo grappolo.
Cominceremo a raccogliere le uve intorno al 20 di agosto - spiega Gianluca Uccelli enologo di Contadi Castaldi - le condizioni metereologiche di giugno e luglio, con temperature basse, hanno rallentato la maturazione. Le uve comunque - conclude Uccelli - sono costantemente controllate con analisi di laboratorio, che consentiranno una raccolta nei tempi più giusti”.
“Fino a questo momento - spiega Mattia Vezzola, enologo di Bellavista - l’andamento climatico ha consentito un corretto sviluppo delle piante. Le nostre previsioni sono dunque buone sia in relazione alla qualità sia in riferimento alla quantità della produzione. Quest’ultima dovrebbe comunque essere minore rispetto a quella dell’anno scorso, soprattutto a causa di una fioritura irregolare delle viti causata dalle piogge di fine maggio. Giugno e luglio sono stati caratterizzati da un abbassamento delle temperature che hanno rallentato il percorso della maturazione. La vendemmia 2012 - conclude Vezzola - dovrebbe essere più simile a quelle degli anni Novanta, quindi spostata verso l’ultima parte di agosto”.
“Quella del 2012 sarà una vendemmia disomogenea - spiega Francesco Iacono enologo di Villa Crespia in Franciacorta una delle tenute dell’Arcipelago Muraori - basti solo pensare che all’inverno rigido di quest’anno si è sommata anche la siccità. Da una parte quindi abbiamo avuto un germogliamento non preciso, con conseguente calo quantitativo e dall’altra gradazioni alcoliche potenziali molto importanti. Insomma le uve sono più concentrate che maturate. Da parte nostra abbiamo scelto di rischiare e aspettare per la nostra vendemmia le probabili piogge di ferragosto per cercare di ricostruire un po’ di equilibrio negli acini. Non è stata una stagione canonica - conclude Iacono - e le uve, molto probabilmente non raggiungeranno mai una maturità perfetta, dovremo quindi lavorare molto in cantina”.
“L’epoca vendemmiale è sempre più anticipata e anche quest’anno - spiega Lucia Paladin uno dei proprietari di Castello Bonomi insieme ai fratelli Roberto e Carlo - nonostante una fioritura difficile, abbiamo dovuto diventare operativi prima della metà di agosto. Ma se vogliamo spumanti con belle acidità e freschezza duratura bisogna agire prima di tutto con i tempi di raccolta, per contrastare le temperature sempre più elevate. Naturalmente - conclude Lucia Paladin - sempre attraverso il controllo analitico dei campioni di uva”. “Abbiamo cominciato con il Pinot Nero - spiega Leonardo Valenti agronomo-enologi di Castello Bonomi - perché il suo grado zuccherino potenziale cresceva costantemente di un punto al giorno. Le uve arrivate per adesso in cantina sono belle, sane e, sostanzialmente, equilibrate nella loro componente chimica. Andremo avanti con lo Chardonnay, evidentemente, ma al di là di ogni considerazione qualitativa, ancora prematura, il punto critico è quello della quantità che, quest’anno, è davvero scarsa”.
“Abbiamo cominciato dagli appezzamenti più giovani - spiega Arturo Ziliani enologo e vice-presidente di Berlucchi - e i primi dati analitici ci parlano di una vendemmia particolarmente scarsa con un calo in termini di uve del 20-30% sul 2011, ma anche con la resa della uva in mosto molto bassa che dovrebbe produrre un calo in vino nell’ordine del 30%. Qualitativamente i risultati fanno però ben sperare, specialmente in termini di acidità che ancora le uve riescono a mantenere a livelli più che buoni per una tipologia come lo spumante. Il Pinot Nero è stato più precoce dello Chardonnay quest’anno, ma la maturazione, in generale, non è omogenea come in altre annate, anche al’interno dello stesso vigneto. Una difficoltà in più - conclude Ziliani - che ha reso difficile anche la scelta del periodo della vendemmia”.
Focus - Al via in anticipo, con qualche eccezione, la vendemmia anche al sud Italia. Raccontano quello che sta accadendo le griffe siciliane Planeta, Tasca d’Almerita, Donna Fugata e Cusumano e, dalla Puglia, Tormaresca (Antinori)
Partita in anticipo anche la vendemmia 2012 in vaste arre del Sud Italia. Complice il caldo eccezionalmente torrido che ha investito sia le isole che il continente, sia il versante tirrenico che quello ionico-adriatico, con temperature africane che, pare, solo da adesso in poi dovrebbero attenuarsi, ecco entrare nel vivo delle operazioni di raccolta una parte importante delle terre da vino del Bel Paese.
In Sicilia, peraltro terra abituata da sempre a confrontarsi con il grande caldo (basti, solo per fare un esempio, la grande siccità del 2002) e quindi “attrezzata” a far fronte a questo tipo di emergenza, le operazioni di vendemmia sono già cominciate in molte delle più importanti realtà produttive dell’isola. “E’ dal 7 di agosto che abbiamo cominciato a vendemmiare i vitigni precoci come lo Chardonnay - spiega Alessio Planeta direttore della produzione della Griffe con base a Menfi - Per ora tutto bene anche se è difficile dare giudizi conclusivi. L’inverno qui da noi è stato generoso in termini idrici e comunque le nostre vigne sono irrigate, il che ci ha potuto far lavorare in tranquillità, anche se registriamo un anticipo di circa 7 giorni sul 2011. Tuttavia - conclude Planeta - siamo abituati e attrezzati a stagioni di questo genere e la 2012 non la rubricherei fra le annate più siccitose del recente passato”.
“Abbiamo cominciato a raccogliere da martedì lo Chardonnay - afferma Diego Cusumano, proprietario insieme al fratello Alberto dell’azienda con sede a Partinico - e le uve arrivate in cantina sono molto belle. La settimana di caldo intenso ha dato qualche problema ma sono ottimista. Se il buon giorno si vede dal mattino ...”.
Poco più tardi comincia la vendemmia anche a Donnafugata con l’appuntamento ormai classico della “vendemmia notturna”. “Cominciamo a raccogliere lo Chardonnay questa notte - segnala Antonio Rallo a capo dell’azienda di Marsala assieme alla sorella José - le temperature, peraltro, sembrano in calo e quindi ci aspettiamo buoni risultati, ammesso che il bel tempo prosegue anche per il resto della vendemmia. I quantitativi sembrano essere maggiori dello scorso anno e, in generale, in tutta la Sicilia ci sarà un recupero, ma non credo superiore al 10%”.
In leggera controtendenza Tasca d’Almerita che ha cominciato a raccogliere soltanto le uve impiegate come base spumante, a cominciare da Pinot Nero l’unico vitigno “che ha avuto un impennata notevole nella sua maturazione proprio in questa settimana - spiega Alberto Tasca d’Almerita, patron dell’azienda di Regaleali - Cominceremo la vendemmia sul serio non prima dell’inizio di settembre, a parte, probabilmente, con lo Chardonnay che raccoglieremo a fine agosto”.
Situazione più determinata in Puglia dove la vendemmia ha registrato un anticipo decisivo sia nella Murgia, anche di 15 giorni che nel Salento, almeno 7 giorni. “Abbiamo cominciato la settimana scorsa a raccogliere le prime uve - spiega Davide Sarcinella direttore della produzione di Tormaresca, dependance pugliese di Marchesi Antinori - ma le uve sono molto buone e perfettamente sane, il che ci fa ben sperare. Non è un’annata produttiva - aggiunge - Chiaramente le ondate di caldo hanno provato le viti, ma dove si è potuto irrigare, come qua da noi, non ci sono stati problemi insormontabili. Un’annata comunque calda e secca - conclude Sarcinella - che va avanti da giugno, molto diversa dal 2011 che fu, invece caratterizzato, da un improvvisa impennata delle temperature dopo ferragosto”.
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