In tanti sognano di diventare vigneron. Ma per chi non può farlo concretamente, c’è l’alternativa, quella di adottare un vigneto o un filare. Di occasioni in Italia ce ne sono sempre di più. Come quella di Castagnole delle Lanze (Asti), dove da tre anni il Comune sostiene l’iniziativa “Adotta un filare”, a cui hanno già aderito 2.000 persone dall’Italia, ma anche dall’Europa e dell’Australia, che offre la possibilità di mantenere un pezzetto di vigna, personalizzandolo con il proprio nome inciso sul palo di testa del filare, e poi camminare nel vigneto, assistere alla vendemmia e alla vinificazione, e, infine, ricevere 12 bottiglie di Barbera d’Asti Docg Lanze, assaporando così il proprio vino.
E il 29 giugno, nel paese astigiano, sarà di scena la “Celebrazione di intitolazione dei filari”, quando chi ha adottato i propri filari da tre anni potrà scrivere in testa al filare il proprio nome. “L’obiettivo di “Adotta un filare” - spiegano il vice sindaco Carlo Mancuso e l’assessore Marco Cortese - è garantire la sopravvivenza dei piccoli produttori e contemporaneamente promuovere il territorio”.
Un traguardo raggiunto grazie alla cura di ogni dettaglio, dalle etichette dipinte da artisti locali all’enoteca tinteggiata con colori vivaci, favoriti da un paesaggio incantevole, con le vigne che disegnano ghirigori sulle colline verdeggianti.
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