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IN TEMPO DI CRISI NEL MONDO DEL VINO C’È ANCORA VOGLIA DI INVESTIRE E IL BRUNELLO È ANCORA UNA VOLTA AL CENTRO DI NUOVI INVESTIMENTI “ALTERNATIVI”: L’INDUSTRIALE VENETO DELLA MODA GIUSEPPE PERETTI HA ACQUISTATO A MONTALCINO L’AZIENDA AGRICOLA RIDOLFI

In un momento di crisi finanziaria come quello attuale, in cui molti settori sono in difficoltà, c’è ancora voglia di investire nel vino, con il settore enologico considerato, ancora una volta una valida soluzione che sa entusiasmare gli animi e appagare le esigenze degli investitori, soprattutto in termini di investimenti “alternativi”. Al centro dei quali c’è ancora una volta il Brunello: l’industriale veneto della moda Giuseppe Peretti, già proprietario in Toscana della storica Tenuta Rocchetto a Larciano, nel Chianti Docg, ha acquistato l’azienda agricola Ridolfi a Montalcino, 54 ettari di cui 21 coltivati a vigneto, 9 destinati alla produzione del celebre rosso di Toscana e i restanti a Rosso di Montalcino Doc.
Ma non è nemmeno la prima volta che un industriale della moda approda nel mondo del vino (Castiglion del Bosco a Montalcino è la tenuta di proprietà della maison Ferragamo, ndr), e Giuseppe Peretti, si legge in una nota, dopo l’acquisto della Tenuta Rocchetto, spinto dalla passione per i vini toscani, ha deciso di acquistare la Tenuta Ridolfi a Montalcino, “per continuare ad investire su vini importanti al di fuori delle mode e del tempo, con produzioni limitate e di alto valore aggiunto”. “In un momento di grandi cambiamenti ed incertezze - sottolinea Peretti - ho pensato che continuare ad investire sul vino anche per diversificare gli investimenti fosse un’ottima soluzione. Ho rilevato questa tenuta a Montalcino, perché è patria di grandi vini rossi d’autore, con il fine di dare continuità alla filosofia produttiva dei precedenti e storici proprietari e di poter esprimere la tipicità di questa florida terra al fine di esportare l’unicità del Brunello nei mercati internazionali”.
La Tenuta Ridolfi si trova a Montalcino in zona collinare a 300 metri di altitudine, e i suoi vigneti si estendono a ridosso della celebre Strada del Brunello. La tenuta conta 16 ettari, di cui oltre 9 destinati alla produzione di Brunello di Montalcino Docg e Riserva Docg e i restanti a Rosso di Montalcino Doc. Anche in questa azienda, così come alla Tenuta Rocchetto, tutta la filiera produttiva vuole valorizzare la tradizione, pur non rinunciando all’utilizzo delle moderne tecnologie, partendo anche qui dalla raccolta manuale delle uve per arrivare all’affinamento in botti di rovere da 25 ettolitri.
“Per raggiungere ambiziosi traguardi - continua la nota - Giuseppe Peretti ha voluto al suo fianco un nuovo team giovane e fortemente motivato: Andrea Carpi (A.C. Marketing & Trade, società che da anni si occupa del posizionamento di vini pregiati nei mercati internazionali), l’agronomo Maurizio Saettini e l’enologo Leonardo Conti, entrambi toscani, che avranno il compito di lavorare costantemente nel rispetto delle tradizioni di questo eccellente angolo di territorio”.
Il nuovo investimento a Montalcino, si affianca alla Tenuta Rocchetto che si estende su 22 ettari di cui 5 a vigneto e 11 ad ulivo, acquistata da Giuseppe Peretti qualche anno fa, e situata in collina su terreni di arenarie quarzoso-feldspatiche con galestro e argilla, dove si produce il Rosso di Toscana Igt Viepre, dall’antico nome dell’omonima tenuta e ottenuto dalle varietà storiche Sangiovese e Colorino per valorizzare con la sua complessità ed eleganza la tradizione vitivinicola del territorio, e il Chianti Docg Rocchetto. Le uve sono rigorosamente raccolte a mano e la coltivazione nel massimo rispetto della natura in conversione biologica. La densità di impianto - ritenuta ottimale in funzione delle peculiarità del terreno e del clima locale - è di 5.000 piante per ettaro e la produzione di uva, a regime, di 800 grammi a pianta (40 quintali per ettaro), dopo una preselezione dei grappoli effettuata durante l’estate e, se necessario, una seconda in prossimità della vendemmia. I vigneti sono allevati limitando severamente, da sempre, l’uso di sostanze chimiche, quindi in maniera assolutamente naturale. Ogni operazione in vigna è eseguita rigorosamente a mano, compresa la vendemmia dove l’uva è raccolta esclusivamente in piccole cassette forate, al fine di preservarne l’integrità, per poi essere diraspata in maniera altrettanto accurata, lasciando gli acini integri.
Info: www.ridolfimontalcino.it

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