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IN TOSCANA LA CAMPAGNA VA FORTE ANCHE IN DICEMBRE: TUTTI ESAURITI GLI AGRITURISMI E BOOM DEL TURISMO IN CANTINA. AD “AGRITOETOUR” (6/8 DICEMBRE) A AREZZO SI PARLA DI ENOTURISMO E STRADE DEL VINO

Italia
La campagna toscana al centro dell'interesse dei turisti

In Toscana va sempre più forte la vacanza in campagna, scelta anche quest’anno da migliaia di turisti che hanno già fatto registrare il tutto esaurito per dicembre, compresi i giorni di Capodanno. Gli agriturismi sono sommersi da richieste e prenotazioni, i ristoranti, le fattorie e le cantine si preparano a fare il pieno di clienti e visitatori. Ma chi sono i turisti che si orientano verso la “country life”, anche se solo per pochi giorni? Spesso arrivano dalle grandi città, hanno una cultura medio-alta, dispongono di un reddito elevato, sono amanti del buon mangiare e del buon bere, prediligono itinerari nel segno dell’arte, della storia e dell’enogastronomia, amano acquistare prodotti tipici e bottiglie preferite direttamente da chi le produce. Ai sempre più numerosi appassionati che prediligono vacanze in campagna nel segno del gusto è dedicato “Agri@tour” (ad Arezzo, dal 6 all’8 dicembre), il primo Salone dell’agriturismo e dell’offerta territoriale. Uno degli appuntamento clou, il convegno “Le Strade del Vino e i territori dell’agriturismo”: il 7 dicembre i più importanti nomi dell’enoturismo in Italia, insieme a giornalisti di importanti testate nazionali, si confronteranno sugli scenari futuri del turismo del vino. Tra gli altri, ci saranno Ornella Venica, vignaiola e presidente del Movimento Turismo del Vino; Magda Antonioli Corigliano, direttore del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano, che per prima ha teorizzato le linee guida del turismo del vino; Donatella Cinelli Colombini, vignaiola, fondatrice del Movimento Turismo del Vino e Assessore al Turismo del Comune di Siena; Fabio Taiti, presidente del Censis Servizi Spa, che ha realizzato, in questi anni, importanti analisi sui territori con potenzialità enoturistiche; Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini; Gianni Zonin, imprenditore vitivinicolo; Martino De Rosa, amministratore delegato di Terra Moretti Spa; Ilaria Tachis, wine tour operator e “figlia d’arte” (suo padre, Giacomo Tachis, è considerato il “decano” degli enologi italiani); Valentina Canali, vice direttore dell’Azienda Romana Mercati (Camera di Commercio & Borsa Merci di Roma).

Cifre & curiosità: il turismo del vino
Quello del turismo enologico è un vero e proprio boom: dimenticate le partenze di massa verso luoghi di villeggiatura iper-affollati o lontane mete esotiche, le nuove tendenze parlano di viaggi all’insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da assaggiare nei week-end o nelle “micro-vacanze”. Gli italiani che subiscono il fascino dei territori del vino sono ormai un esercito: nel 2001, ben 3,5 milioni di turisti di casa nostra hanno scelto mete enogastronomiche ed il fatturato del settore (pari a 2,5 miliardi di euro, nel 2001) è in costante crescita. Il turismo del vino costituisce un’opportunità fondamentale per promuovere il patrimonio di risorse agroalimentari del nostro Paese ed è un oculato strumento strategico per lo sviluppo economico. Grazie al magnetismo dei distretti enogastronomici (la regione cult rimane la Toscana, seguita da Piemonte, Veneto, Campania, Umbria), le prospettive future del mondo del vino si giocheranno sempre più anche nel campo del turismo: ecco perché tanti produttori stanno investendo per qualificare le proprie strutture ricettive. Da una stima del Movimento Turismo del Vino risulta infatti che, nel 2001, il 5% del fatturato delle cantine associate è stato destinato al sostegno e allo sviluppo dell’enoturismo: in particolare, si è puntato al miglioramento delle strutture e all’organizzazione di iniziative (corsi di cucina, seminari sui prodotti locali, eventi culturali e concerti).

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