Care, carissime etichette: si riassume così l'inchiesta condotta dal "Gambero Rosso", la rivista cult dell'enogastronomia d'Italia, sul prezzo del vino. Il mensile, diretto da Stefano Bonilli, spiega: "non ci sono dubbi: costa troppo, e costa troppo soprattutto rispetto ad un passato recente, quando i grandi rossi italiani avevano prezzi molto più ragionevoli sul potere di acquisto dei redditi medi. Ma la cosa più sorprendente che emerge dall'indagine che interessa i costi di produzione: la differenza tra un vino giovane ed un vino da invecchiamento all'uscita dalla cantina è di appena 3,47 euro. Il primo, un vino cioè la cui vendita inizi entro due anni dalla vendemmia, costa a un'azienda 1,46 euro; il secondo, un vino la cui vendita inizia, invece, dopo trenta mesi dalla vendemmia, costa 4,93 euro. In ogni caso, come ricorda il "Gambero Rosso", a far lievitare i prezzi è certamente la banale legge della domanda e dell'offerta (più un vino è raro e più i prezzi crescono), oltre alle regole che accompagnano la costruzione e l'affermazione del marchio.
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