La Commissione Europea è fiduciosa, il pressing sul Governo indiano potrebbe portare buoni frutti già entro l’anno, quando le accise sul vino dovrebbero scendere dall’attuale 200% ad un più appetibile (per importatori e buyer) 50%. Un’ottima notizia, ma attenzione a non farsi prendere la mano da facili entusiasmi: “l’India - spiega Anthony Maxwell, direttore del Liv-ex - non è la nuova Hong Kong, dove un mercato del vino già esisteva e le tasse sono state tagliate a zero. Il rischio è quello di bruciarsi lentamente un mercato che non ha bisogno di 1 o 2 anni, ma di molto di più per strutturarsi”.
Il mercato indiano potrebbe costituire uno sbocco privilegiato per i vini di fascia medio alta che avrebbero come acquirente la classe emergente della borghesia sempre più predisposta al consumo di vino, tanto che, in valore, il mercato dei vini e dei liquori, secondo i dati dell’Associazione delle Camere di Commercio e Industria dell’India, nel 2015 toccherà i 20, 6 miliardi di euro.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025