Il vino italiano mantiene la sua posizione in quantità (+0,7%) e la migliora in valore (+8%), nel primo semestre dell’anno sullo stesso periodo del 2013. Si tratta di un risultato estremamente positivo, dopo le contrazioni registrate nei primi mesi dell’anno in corso. I dati fatti registrare dall’Italia, alla vigilia di Ferragosto, trovano riscontro in una analoga situazione di stabilità dell’intero mercato di importazione Usa (-0,1% in quantità e +4,1 in valore).
L’Italia continua quindi a mantenere la sua leadership sul mercato Usa, distanziando i principali paesi concorrenti, passando da 1.248.320 ettolitri, per un valore di 632 milioni di dollari, del primo semestre del 2013, a 1,25 milioni di ettolitri, per un valore di 682 milioni i dollari, del primo semestre dell’anno in corso. La quota di mercato dei vini importati dall’Italia è salita al 26,5% in quantità e al 33,9% in valore.
Le importazioni statunitensi, nel primo semestre del 2014 sono ammontate a 4,74 milioni di ettolitri, per un valore di 2 miliardi di dollari contro i 4,75 milioni di ettolitri per un valore di 1,9 miliardi di dollari del corrispondente semestre dell’anno precedente, con una riduzione dello 0,1% in quantità ed un incremento del 4,1% in valore. È interessante notare l’analisi del prezzo medio all’origine per litro dei vini in bottiglia importati, che è stato di 5,6 dollari per i vini italiani (con un aumento di due centesimi rispetto al primo semestre del 2013); 3,3 dollari per vini australiani (con un aumento di 0,1% rispetto al 2013); 3,5 dollari per i vini cileni (contro i 3,6 dollari del 2013); 4,6 dollari per i vini argentini (senza variazione rispetto al 2013); 10 dollari per i vini francesi (contro i 9,7 dello stesso semestre del 2013).
Le importazioni americane di vino spumante nel corso del primo semestre del 2014, hanno subito un incremento del 14,4% in quantità e del 19% in valore, rispetto allo stesso periodo del 2013. Il totale delle importazioni Usa di spumanti è infatti passato da 297.440 ettolitri, per un valore di 280 milioni di dollari del 2013, a 340.300 ettolitri, per un valore di 333 milioni di dollari del 2014. Da notare che gli spumanti di origine italiana detengono una quota di mercato pari al 51,5% in quantità e del 30,5% in valore. Molto positivo, infatti, anche l’andamento delle esportazioni italiane di spumanti negli Usa, sempre in testa alla classifica registrando, nel periodo preso in esame, un aumento del 18,4% in quantità e del 23,9% in valore. Le importazioni statunitensi di vino spumante italiano sono ammontate a 175.210 ettolitri, per un valore di 101 milioni di dollari, contro i 147.930 ettolitri per un valore di 82 milioni di dollari del periodo compreso fra gennaio e giugno del 2013.
Focus - Le aziende che hanno dominato il mercato Usa nel 2013
L’Euromonitor International ha analizzato le vendite di vino fermo in diversi Paesi, tracciando per l’anno 2013 le quote di mercato suddivise per brand. Negli Stati Uniti, un mercato che si presenta particolarmente frammentato, i soli due marchi più forti che riescono a superare il 5% nello share delle vendite. La classifica generale vede al primo posto Franzia, del gruppo The Wine Group Inc. con il 7,5%, seguono due etichette di E&JmGallo Winery Inc.: Barefoot Cellars con il 6% (seconda posizione) e Carlo Rossi con il 3,7% che si aggiudica il terzo posto a pari merito con Sutter Home, del gruppo Trinchero Family Estates. Tra i gruppi italiani in classifica troviamo: Cavit della Cantina Viticoltori, Consorzio Cantine Sociali del Trentino (Cavit) con l’1,2% (alla posizione n.11), Riunite delle Cantine Cooperative Riunite con una quota di mercato dello 0,6%, Bolla del gruppo Giv - Gruppo Italiano Vini e Celladi Civ & Civ, entrambi con 0,2%. Lo share totale delle private label è dello 0,8%.
Focus - Le importazioni di vino nel mercato Usa dal Cile
Le importazioni dal Cile, divenuto in quantità il secondo paese fornitore del mercato Usa, a scapito dell’Australia, al termine dei primi sei mesi del 2014, sono risultate pari a 947.070 ettolitri, per un valore di 149 milioni di dollari, contro 894.280 ettolitri, per un valore di 168 milioni di dollari, del corrispondente periodo del 2013, con un aumento in quantità del 5,9% ed una diminuzione in valore dell’11,6%, facendo conquistare così il secondo posto in classifica. Da sottolineare l’aumento registrato nel periodo in esame nelle importazioni di vini cileni sfusi, pari al 12,4% in quantità ed una diminuzione del 16,1% in valore, e la contrazione del 7,3% in quantità e dell’8,9% in valore nelle importazioni di vini in bottiglia.
Focus - Le importazioni di vino nel mercato Usa dall’Australia
Le importazioni dell’Australia, declassato a terzo paese fornitore del mercato Usa, sono passate da 914.640 ettolitri, per un valore di 228 milioni di dollari del primo semestre del 2013, a 807.180 ettolitri, per un valore di 197 milioni di dollari del primo semestre dell’anno in corso, con una contrazione del 11,7% in quantità e del 13,3% in valore.
Focus - Le importazioni di vino nel mercato Usa dall’Argentina
Nel periodo sopracitato, le importazioni dall’Argentina, il quarto paese esportatore, sono ammontate a 578.960 ettolitri, per un valore di 150 milioni di dollari, contro i 494.950 ettolitri, per un valore di 147 milioni di dollari del 2013, facendo così registrare un aumento in quantità del 17% e dell’1,5% in valore. Da notare che rispetto allo stesso periodo del 2013, le importazioni di vini sfusi dall’Argentina hanno subito un incremento pari al 48,7% in quantità e al 59,7% in valore.
Focus - Le importazioni di vino nel mercato Usa dalla Francia
Nel periodo che va da gennaio a giugno del 2014, le importazioni dalla Francia, quinto paese fornitore del mercato Usa, sono ammontate a 436.250 ettolitri per un valore di 430 milioni di dollari, contro i 448.860 ettolitri, per un valore di 415 milioni di dollari dello stesso periodo del 2013, facendo così registrare una contrazione del 2,8% in quantità ed un aumento dello 3,7% in valore. Da notare come nel corso dei primi sei mesi del 2014 le importazioni Usa di vini sfusi francesi abbiano subito un decremento in quantità pari a ben il 70,1% e del 19,9% in valore.
Focus - Le importazioni in Usa di vino da Nuova Zelanda, Spagna e Germania
Sempre nel corso del periodo in esame le importazioni dalla Nuova Zelanda sono ammontate a 249.820 ettolitri, per un valore di 162 milioni di dollari, con un aumento del 29,1% in quantità e del 24,8% in valore. Da notare il continuo aumento delle importazioni dei vini sfusi neozelandesi, con una percentuale in quantità pari al 356,2% e del 47,7% in valore. Le importazioni dalla Spagna sono ammontate a 209.650 ettolitri, per un valore di 109 milioni di dollari, con una diminuzione del 12,3% in quantità e dello 0,5% in valore, rispetto al primo semestre del 2014. Infine le importazioni Usa provenienti dalla Germania, sono ammontate a 94.420 ettolitri, per un valore di 54 milioni di dollari, con una contrazione del 14% in quantità ed un aumento dello 0,7% in valore.
Focus - Gli spumanti francesi e spagnoli sul mercato Usa
Al termine del primo semestre del 2014 gli altri due principali paesi esportatori di spumanti verso gli Stati Uniti, Francia e Spagna, hanno fatto entrambi registrare aumenti in quantità. La Francia ha fatto registrare un aumento del 18,8% in quantità, e del 19,6% in valore, passando dai 75.760 ettolitri, per un valore di 163 milioni di dollari, del 2013, a 89.990 ettolitri, per un valore di 195 milioni di dollari. La Spagna ha fatto anch’essa registrare un aumento in quantità del 4,8% ed un aumento in valore del 6,6%, passando dai 60.670 ettolitri, per un valore di 28 milioni di dollari del 2013, a 63.590 ettolitri per un valore di 30 milioni di dollari dello stesso periodo del 2014.
Focus - Le vendite di vini nei supermercati Usa
Secondo i dati diffusi dalla Nielsen Company, le vendite al dettaglio di vini da pasto negli Stati Uniti attraverso le grandi catene di supermercati, i grandi magazzini ed i maggiori “grocery store” americani sono aumentate del 3,9% nel periodo intercorso fra maggio 2013 e maggio 2014. La Nuova Zelanda rimane sempre il paese che registra il maggior tasso di crescita a livello di vendite. Nel periodo preso in esame le vendite di vini neozelandesi sono infatti aumentate del 14,6%. Nel corso dell’anno in esame si è registrato un aumento nelle vendite dei vini domestici del 4,5% e del 2,2% nei vini importati. Da notare che tra i vini di importazione sono state registrate contrazioni nelle vendite di vini australiani, tedeschi e sudafricani.
Focus - I principali Paesi di provenienza dei vini che arrivano sul mercato Usa
Nel periodo che va da maggio 2013 a maggio 2014, le vendite di vini italiani sono ammontate a più di un miliardo di dollari, con un aumento del 4,5% sull’anno precedente, seguite da quelle dei vini australiani che sono ammontate a 766 milioni di dollari, con una diminuzione del 5,5%. Al terzo posto si posizionano i vini argentini con vendite pari a 398 milioni di dollari, ed un aumento del 6,5%, seguono i vini cileni con 301 milioni di dollari, con un aumento del 2,0% rispetto all’anno precedente. Al quinto posto si posizionano i vini neozelandesi con 267 milioni di dollari ed un aumento del 14,6%, seguono poi i vini francesi con 264 milioni di dollari ed un aumento del 4,8%. Al settimo e ottavo posto si trovano rispettivamente i vini spagnoli con vendite a 158 milioni di dollari ed un aumento del 4,0%, ed i vini tedeschi con 105 milioni di dollari ed una diminuzione del 9,2%; in coda vi sono i vini sud africani e portoghesi rispettivamente con 26 milioni di dollari e una diminuzione delle vendite del 0,9%, e 22 milioni di dollari con un aumento del 4,9%.
Focus - Vini bianchi, rossi e rosati in Usa
Nell’analisi delle vendite per tipologia di colore, nel corso del periodo preso in esame, si è registrato un aumento in tutte le categorie. Le vendite di vini rossi sono ammontate a 6,24 miliardi di dollari, con un aumento del 4,8%, quelle dei vini bianchi sono ammontate a 5,3 miliardi di dollari, con un aumento del 3% e quelle dei vini rosati sono ammontate a 745 milioni di dollari con un aumento del 2,4%.
Focus - Le tipologie di vini più richiesti in Usa
Le vendite di Chardonnay, il vino più richiesto dai consumatori americani, sono ammontate a 2,3 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,9% rispetto al 2013, seguite dal Cabernet Sauvignon, con 1,9 miliardi di dollari ed un aumento del 7,5%, dal Pinot Grigio, con 1 miliardo di dollari ed un aumento del 6,9%, dal Merlot, con 903 milioni di dollari ed una diminuzione del 3,4%, dal Pinot Noir, con 814 milioni di dollari ed un aumento del 8,3%, dal Moscato, con 650 milioni di dollari ed un aumento dell’8,9%, dal Sauvignon Blanc, con 624 milioni di dollari ed un aumento dell’8,5%, dallo Zinfandel Bianco, con 384 milioni di dollari ed una diminuzione dell’8,9%, dal Riesling, con 268 milioni di dollari ed una diminuzione del 4,2%, e dal Malbec, con 273 milioni di dollari ed un aumento dell’8,5%.
Focus - Vendite vino in Usa per fasce di prezzo
Al primo posto come vini più venduti troviamo quelli nella fascia di prezzo 3-5.99 dollari, con vendite pari a 3,9 miliardi di dollari ed una lieve contrazione dello 0,1% sullo scorso anno. Al secondo posto troviamo ancora i vini da 9-11.99 dollari, con vendite che raggiungono i 3 miliardi di dollari ed un aumento dell’8,8%; i vini nella fascia 6-8.99 dollari raggiungono 1,7 miliardi di dollari con una diminuzione del 2,7%, seguono poi i vini con un prezzo di 12-14.99 dollari, con vendite pari a 1,2 miliardi di dollari ed un aumento del 10,9%. I vini della fascia 0-2.99 dollari hanno invece registrato vendite pari a 813 milioni di dollari, con una diminuzione dello 0,4%, e la fascia 15-19.99 dollari ha raggiunto i 741 milioni di dollari, con un aumento del 6,2%; concludono la lista i vini con prezzo superiore a 20 dollari, con vendite pari a 764 milioni di euro ed un aumento del 15,5%.
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