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ITALIENISCHER BIO-WEIN WAR GEPANSCHT: È LO SCANDALO GRIDATO SULLA STAMPA TEDESCA PER MONTEPULCIANO E TREBBIANO D’ABRUZZO “ANNACQUATI” RITIRATI DAL MERCATO. EURODEPUTATO SILVESTRIS: “INTERVENGA UE”. VERNA, PRESIDENTE DEL CONSORZIO: “MOLTA CONFUSIONE”

“Italienischer bio-wein war gepanscht”, ovvero “il vino italiano bio era adulterato” si legge su www.Huffingtonpost.de e su www.Bz-berlin.de, e, ancora, il vino sarebbe stato spacciato per “prodotto di alta qualità a buon mercato” dice il Rhein-Zeitung, mentre www.lifestyle.de, senza mezzi termini, scrive che si tratta di uno “tra i più grandi scandali alimentari”: è la notizia, riportata da Südwestrundfunk (Swr), una società di radiodiffusione pubblica regionale che serve il sud-ovest della Germania, che, nei giorni scorsi, ha fatto il giro della stampa tedesca, colpendo il Montepulciano ed il Trebbiano d’Abruzzo, di cui intere partite provenienti da un fornitore italiano, 2012 e biologiche, dicono i giornali, sarebbero annacquate, ovvero allungate con acqua, con il conseguente ritiro dal mercato tedesco di 1,3 milioni di litri di vino. “Un inganno al consumatore su grande scala” secondo la portavoce dell’ufficio indagini Kerstin Stiefel, “inserire l’acqua è una procedura non autorizzata, per cui i vini sono irregolari e non possono essere venduti, trasformati o conservati, dunque vanno distrutti”, hanno detto le autorità tedesche. Ma ora in un’interrogazione parlamentare e in una mozione di risoluzione Sergio Silvestris, eurodeputato di Forza Italia, chiede l’intervento della “Commissione Europea per fare chiarezza sulla vicenda e per salvaguardare l’immagine delle cantine abruzzesi”, perché “il vino Montepulciano e Trebbiano Doc biologico 2012 esportato in Germania non è assolutamente annacquato”.
Una vicenda, conosciuta in Abruzzo e che risale a mesi fa, in cui, sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo Tonino Verna “c’è molta confusione, tante chiacchiere, nessuna certezza scientifica”. Tanto che Rocco Pasetti, produttore di vino abruzzese ed ex presidente degli enologi della regione, dice all’Ansa che “si sta parlando di 120 ettolitri per 16.000 bottiglie, una inezia rispetto alle nostre esportazioni in Germania, che però potrebbe avere un effetto mediatico denigratorio” e che ad imbottigliare è un’azienda tedesca, “insomma, tutto discutibile”.
Per Silvestris la notizia ha avuto ripercussioni negative per le esportazioni di vino, un settore che in Abruzzo produce secondo l’Istat 2,4 milioni di ettolitri l’anno muovendo un giro di affari di 300 milioni di euro. L’eurodeputato ha chiesto con due missive l’intervento delle massime autorità competenti: il commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos e il Ministero dell’Agricoltura. “Le autorità tedesche che hanno contestato la qualità di Montepulciano e Trebbiano - afferma Silvestris - non hanno dichiarato quale laboratorio abbia effettuato le analisi scientifiche. Oltretutto l’unico ente predisposto all’operazione, che ha sede a Stresa, non è stato consultato, mentre le contro analisi eseguite in Italia dal Laboratorio Icrf di San Michele all’Adige non sono state tenute in considerazione. Fatto grave è che la repressione frodi tedesca abbia avviato, sulla sola presunzione di un sospetto annacquamento, una campagna disinformativa e diffamatoria, creando così un notevole danno di immagine a molti produttori italiani. Invito il commissario a intervenire sulla faccenda. Basterebbe provare direttamente la bontà del nostro vino biologico per mettere la parola fine su questa faccenda”.
Il contenzioso nel quale è stata portata la ditta italiana sul vino annacquato denunciato dai media è storia conosciuta in Abruzzo, e risale a molti mesi fa. “Si tratta di analisi del tutto discutibili sulla base di parametri sull’ossigeno per un protocollo del Ministero - aggiunge il presidente del Consorzio Verna - si prova a creare un dna dell’uva ma non si tiene conto delle zone di provenienza dell’uva, non c’è nessun rischio per la salute e nessuno lo ha mai messo in discussione”. Pasetti spiega le vere ragioni della polemica innescata in Germania sul Montepulciano: “si tratta di una gara d’appalto per la vendita di grandi quantità di vino in Germania che passa per la grande distribuzione - racconta - da due anni la vince un’ottima azienda abruzzese che conquista il contratto e passa il prodotto, e parliamo di milioni di bottiglie, all’azienda tedesca che imbottiglia. Quindi anche ammesso che sia vino annacquato, chi ci ha messo l’acqua? Si tratta di appalti che arrivano anche a 2 milioni di euro e mi risulta che tra abruzzesi e tedeschi non c’è nessun contenzioso”.

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