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L’AGROALIMENTARE ITALIANO PROTAGONISTA ALL’EXPO 2015: C’È LA FIRMA DEL GOVERNO. SPAZIO A VINO, INNOVAZIONE E PROMOZIONE. MARTINA: “TOCCA ALLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA”. ADESSO, EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE E MARCHIO UNICO DEL MADE IN ITALY

Italia
Il Ministro delle Politiche Agricole , Martina, il Commissario unico del Governo per Expo 2015, Sala, il Commissario generale Padiglione Italia, Bracco

Il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, il Commissario unico del Governo per Expo 2015, Giuseppe Sala e il Commissario generale del “Padiglione Italia”, Diana Bracco, hanno siglato oggi a Roma il Protocollo di intesa “Per la partecipazione dell’Agroalimentare italiano all’Expo 2015”. L’accordo prevede in particolare un ampio e riconoscibile spazio, nel Padiglione Italia, dedicato all’esperienza vitivinicola italiana. Saranno previsti, inoltre, spazi ed eventi per la valorizzazione delle start-up nel settore agricolo e agroalimentare, individuate dal Mipaaf; sarà realizzato un master in campo agroalimentare per 100 giovani neolaureati in discipline riferibili al settore agricolo e agroalimentare, grazie al supporto delle università, dell’Ismea e del Cra.
L’intesa prevede, inoltre, un progetto dedicato alle eccellenze italiane nel campo dell’agroalimentare (un settore strategico, che rappresenta 17% del Pil, i numeri dell’export sono straordinari e rappresenta le imprese dal Nord e Sud e soprattutto un settore che ha incrociato tradizione, perfezione e innovazione italiana, ndr), con uno specifico bando di gara per la selezione, nelle diverse filiere agricole e agroalimentari, di nuovi progetti con elevato contenuto di innovazione che saranno presentati nel corso dell’esposizione.
L’accordo prevede, quindi, un progetto di promozione del made in Italy con eventi dedicati alla promozione delle produzioni nazionali di qualità (Dop), degli eventi dedicati al settore del biologico e la promozione di un marchio identificativo della produzione nazionale.
Un documento con cui “perfezioniamo le linee progettuali che, a mio modo di vedere, aiuteranno tutta l’esperienza agroalimentare italiana ad essere protagonista dell’evento”, ha commentato Martina, sottolineando che “noi istituzioni arriviamo fino a un certo punto ed è ora compito di tutte le Organizzazioni delle imprese sfruttare questa opportunità”.
“Con la firma di questo protocollo svoltiamo passando a una fase operativa molto concreta: l’esposizione universale può diventare - continua Martina - una piattaforma per un salto di qualità del settore agroalimentare italiano; si tratta di un’occasione unica anche per valorizzare le straordinarie esperienze innovative del comparto”.
La preparazione all’Expo 2015, del resto, fa un tutt’uno con le “scelte che dobbiamo compiere come governo da qui a qualche ora perché tutto si tiene. Penso che questo primo set di strumenti - continua Martina - ci consenta di utilizzare la piattaforma dell’Expo per portare le nostre filiere e le nostre esperienze nel mondo. Ci potranno essere altre azioni nelle prossime settimane ma con questo protocollo iniziamo veramente ad entrare in modo molto concreto nella fase operativa dell’Expo”.
Al di là della partecipazione italiana, la grandezza dell’Esposizione Universale sarà il risultato dello sforzo di decine di Paesi, a partire dai 144 che hanno aderito finora, come ricorda il Commissario unico del Governo per Expo 2015, Giuseppe Sala: “abbiamo puntato sulla centralità e la forza del cibo come elemento che convinca gli italiani e gli stranieri a venire all’Expo 2015. Poi i contenuti della rassegna li fanno i diversi Paesi, oggi, per esempio, abbiamo avuto l’adesione di Grenada, l’isola caraibica regina delle spezie. Nel “Padiglione Italia” - continua Sala - ci sarà, innanzitutto, spazio per il vino, che è molto apprezzato all’estero per la sua qualità, ma anche per tutte le altre filiere. Expo non è una fiera commerciale ma fa scoprire le qualità dei vari paesi, in questo caso dell’Italia. Come al solito - conclude il Commissario di Expo 2015 - stiamo lottando contro il tempo, si lavora anche di notte a causa dei rallentamenti sui lavori causati dalle piogge battenti. Ma siamo veramente soddisfatti della partecipazione, ad oggi hanno aderito 144 Paesi. Mi auguro che con la visita del Presidente Usa, Barack Obama, in Italia arrivi anche il contratto di partecipazione degli Usa”.
Quella dell’Expo 2015, però, sarà anche l’occasione per portare, finalmente, l’educazione al cibo nelle scuole, un argomento che non lascia freddo il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: “la scuola italiana potrà fare del 2015 l’anno dell’educazione alimentare. L’Expo è un’occasione straordinaria per dare un messaggio culturale ed educativo al resto d’Europa. C’è stata subito intesa con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, e con la scuola potremmo fare un grande lavoro: credo sia una opportunità che non tutti hanno”.
L’Expo 2015, quindi, dovrà essere “non solo culture e padiglioni, ma l’occasione per dare un messaggio culturale educativo all’Europa e al resto del mondo. L’Italia - continua il ministro Giannini - ha una tradizione con il cibo che non è solo “mangio perché devo”: si dovranno dare a bimbi e adulti una serie di principi di educazione alimentare che facciano sì che a quel tasso di obesità drammatico, una prospettiva diversa, una riconciliazione in temi di rapporto naturale con il cibo. Dobbiamo dare ai più piccoli la possibilità di capire che si deve mangiare bene e non troppo. Diventa uno strumento per migliorare la nostra società. Immagino che in quei sei mesi, soprattutto in certi periodi, alla fine dell’anno e all’inizio del successivo, siano mesi in cui i bimbi avranno una meta in più di gite scolastiche”.

Focus - I punti cardine del Protocollo Ministero delle Politiche Agricole, Expo 2015 Spa e Padiglione Italia
Il Protocollo definisce le modalità di coordinamento, attuazione e contribuzione per la presenza dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano all’Esposizione Universale di Milano, che sarà sostenuta e rappresentata dal Ministero delle Politiche Agricole, da Expo 2015 Spa e da Padiglione Italia.
Con l’obiettivo di favorire la rappresentazione delle filiere agroalimentari e di garantire al visitatore un’esperienza integrata dell’agricoltura e dell’agroalimentare Italiano, l’accordo prevede la realizzazione di progetti con finalità educative e di intrattenimento in grado di coinvolgere il più ampio numero di strutture associative agricole, industriali e cooperativistiche.
Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana
Il “Padiglione Italia” realizzerà il Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana in un ampio e riconoscibile spazio dedicato.
Rappresentazione delle filiere agroalimentari
Expo 2015 Spa favorirà la rappresentazione delle filiere agroalimentari, mettendo a disposizione uno spazio dedicato per la realizzazione di un Padiglione specifico.
Progetto start-up
Saranno previsti all’interno di Padiglione Italia spazi ed eventi per la valorizzazione delle start-up nel settore agricolo e agroalimentare individuate dal Ministero delle Politiche Agricole.
Progetto “Formazione”
Sarà realizzato, con il supporto delle Università, dell’Ismea e del Cra, un Master in campo agroalimentare per 100 giovani neolaureati in discipline riferibili al settore agricolo e agroalimentare.
Progetto “Le eccellenze italiane”
Il Ministero delle Politiche Agricole attiverà uno specifico “Bando di gara” per la selezione, nelle diverse filiere agricole e agroalimentari, di nuovi progetti con elevato contenuto di innovazione che saranno presentati nel corso dell’esposizione
Progetto “Promozione del Made in Italy”
- eventi dedicati alla promozione delle produzioni nazionali di qualità (Dop)
- eventi dedicati al settore del biologico
- promozione di un “Marchio identificativo” della produzione nazionale.

Focus - L’Expo 2015 ed il “Marchio Unico” per il made in Italy
“Posso garantirvi un impegno serio, ma non anticipiamo nulla: c’è un punto fermo di partenza che è il Collegato Agricoltura alla Legge di Stabilità, per uno studio di fattibilità di un marchio da perfezionare e istruire con il coordinamento del Ministero”. Così il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina sul marchio unico per il made in Italy.
“Vogliamo verificare se ci sono le condizioni per fare una sperimentazione interessante, dal mio punto di vista - aggiunge Martina - credo che si possa fare partendo dalle Dop”. “Poi il Semestre europeo di Presidenza italiana sarà anche l’occasione per sviluppare questa discussione. Expo 2015 ci aiuterà sul fronte della scansione temporale, entro un anno dobbiamo fare il salto di qualità”.
Il “Marchio Unico” pe ril made in Italy, che verrà presentato nel collegato Agricoltura alla legge di Stabilità, a quanto si apprende da fonti ministeriali, sarà “facoltativo, privato e in linea con le norme europee”, mentre il Ministero delle Politiche Agricole sarà la “cabina di regia per le riunioni con le organizzazioni agricole”.

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